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Lavoratori fragili ed inidonei con pseudo-tutele

DiRedazione

Set 25, 2021

I lavoratori fragili ed inidonei sono delusi anche da questo Governo.

Il Governo Conte inizialmente raccomandava smart working per noi, con il “regalino” che non tutti i lavori si possono svolgere con questa modalità, lasciandoci soli a decidere se morire di fame o di Covid. Successivamente, il Governo Conte ci ha lasciato a casa con la malattia equiparata al ricovero ospedaliero. Abbiamo inizialmente gioito di questa tutela, ma improvvisamente ci siamo ritrovati importanti decurtazioni dello stipendio e addirittura alcuni di noi hanno subìto il licenziamento, in quanto in molti contratti lavorativi il ricovero ospedaliero rientra nel conteggio del cosidetto periodo di comporto.

Ci siamo chiesti allora se il Ministro del Lavoro Catalfo conoscesse le conseguenze negative che avrebbe comportato quella pseudo-tutela per noi.

Abbiamo lottato per ottenere la precisazione che tale periodo di assenza equiparato a ricovero fosse escluso dal comporto, precisazione che finalmente è arrivata con il Governo Draghi. Pensavamo a questo punto che il nostro “incubo” fosse finito ma oggi molti di noi (seppur non siano stati licenziati) tuttavia non hanno ricevuto l’indennità di malattia per tutto il periodo di assenza giustificata.

L’INPS, infatti, applicando con i “paraocchi” quanto previsto nei vari contratti collettivi di lavoro, ha pagato fino ad un certo periodo l’indennità ai lavoratori, in base appunto ai propri specifici e relativi contratti di lavoro (CCNL).

Possibile che il Ministro del Lavoro Orlando ignori questi aspetti così  importanti e delicati?

Possibile che cambiano i Governi, cambiano i Ministri ed i lavoratori fragili continuano ad essere presi in giro ed a subire le conseguenze di norme nebulose e parziali?

Siamo stanchi di leggere titoloni di giornali in cui si parla della nostra tutela, quando in realtà l’INPS non sta pagando più molti lavoratori fragili da mesi ormai. 

Non parliamo della beffa di entrambi i Governi (Conte e Draghi) ai danni dei lavoratori giudicati inidonei alla mansione per rischi correlati alla pandemia, mai tutelati.

La lotta per i diritti dei lavoratori non è ancora finita, insieme al Sindacato SNALV Confsal sempre vicino alle problematiche dei lavoratori fragili, continueremo a lottare per ottenere interamente il pagamento dell’indennità di malattia INPS per tutto il periodo di tutela dei lavoratori fragili (se è vero, come è vero, che siamo in emergenza sanitaria, allora le leggi devono assolutamente essere adeguate a questo contesto di eccezionalità,  andando in deroga alle normative previste in tempi “ordinari”) e lotteremo per i diritti anche dei lavoratori inidonei, dichiarati tali dal medico competente secondo la sorveglianza sanitaria eccezionale  (prorogata dal Ministro Speranza ed Orlando fino al 31 Dicembre).

Possibile che nessuno si sia accorto che questa che voleva essere una tutela (già introdotta dal Governo Conte) per i più vulnerabili in realtà era ed è un boomerang?

Questi lavoratori sono stati lasciati a casa dal medico competente fino a fine emergenza e attualmente molti di loro si sono ritrovati lo stipendio dimezzato, purtroppo alcuni di loro sono stati perfino licenziati.

Oggi con il senno di poi vissuto sulla nostra pelle, possiamo dire che la tutela dei lavoratori fragili si è rivelata nei fatti una pseudo-tutela, e che i lavoratori  fragili non possono dormire sogni tranquilli al pari dei  lavoratori inidonei.

Il gruppo Facebook dei LAVORATORI FRAGILI (oncologici, immunodepressi, in terapia salvavita, art. 3 comma 3 legge 104) e LAVORATORI INIDONEI giudicati tali dal medico competente (secondo la sorveglianza sanitaria eccezionale) nasce con lo scopo di confrontarsi in questo periodo di pandemia, per condividere aggiornamenti normativi volti a tutelare le suddette categorie di lavoratori (fragili ed inidonei).

https://www.facebook.com/groups/896391054290922/?ref=share

Di Redazione

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