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Cerimonia di Premiazione 36° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano, 13 novembre, ore 20.00

DiRedazione

Nov 12, 2021

Al 36° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano,
la Cerimonia di Premiazione, dalla Sala Luttazzi
Il programma dedicato in larga parte alla Retrospettiva su Cristián Sánchez
Su Mowies, El cielo sobre Riace, documentario argentino da Contemporanea Malvinas

La Cerimonia di Premiazione del XXXVI Festival del Cinema Ibero-Latino Americano si terrà domani, 13 novembre, alle ore 20 nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, nel Porto Vecchio. L’ingresso sarà gratuito a partire dalle ore 19.30; al termine della Cerimonia, alle ore 22.30, il film El cumplimiento del deseo dalla Retrospettiva dedicata al cineasta cileno Cristián Sánchez.

E, in attesa della premiazione, buona parte della giornata sarà dedicata al cinema di Sánchez. Si inizia alle ore 9.00 con Cautiverio feliz, processo di mutazione etnica al contrario, ovvero un giovane ispano-creolo scopre, durante la prigionia tra i Mapuches che forse i selvaggi da civilizzare non sono loro. Subito dopo, alle ore 12.00, El otro round segue la vita di un pugile fino all’incontro casuale e fatale che gli offrirà un nuovo “round”; Cuídate del agua mansa, alle ore 16.30, è la storia di un geologo, che a una studentessa instabile preferisce la vicina nudista.

Nel pomeriggio, alle ore 15.00, anche l’unico film fuori concorso della Sezione Ufficiale, la coproduzione ispano-cubano-colombiana Entre perro y lobo firmata da Irene Gutiérrez, per narrare le vicende di tre ex combattenti della Guerra d’Angola, che, nella più profonda selva cubana, mantengono vivo lo spirito rivoluzionario, come ultimi samurai della Revolución.

Su Mowies, oltre ai film già passati in sala, (Ambar di Esteban Ramírez, Costa Rica/Argentina; Santiago rising di Nick MacWilliam, Cile/Regno Unito; Los últimos recuerdos de abril di Nancy Cruz, Messico; Malpaso di Héctor Valdez, Repubblica Dominicana), ci sono tre piccole chicche che non si sono viste a cinema. El cielo sobre Riace di Damián Olivito è un tributo a Riace, da cui sono partiti i nonni del regista per l’Argentina, e al lavoro dell’ex sindaco Domenico Lucano, cugino di Damián. Raccontando la storia della sua famiglia, Damián ricorderà il dramma di chi oggi cerca di raggiungere l’Europa. L’ecuadoriano Distopia di Michel La Torre immagina la lotta contro un futuro distopico voluto da gruppi di potere, attraverso manipolazioni mentali, magia nera e armi biologiche, all’ombra delle rovine inca, sulle Ande. Si cambia totalmente genere con il colombiano Déjame di Luis Carlos Osorio Páez, storia di Marta, Emeterio e Diego, una delle famiglie più rappresentative della musica con la marimba e dei canti tradizionali della regione del Sud Pacifico colombiano.

Il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano proseguirà domenica 14 e lunedì 15 novembre in Sala Luttazzi, con la proiezione dei film vincitori (domenica) e con una programmazione di film dedicata al pubblico giovanile, pensata per le scuole superiori che avranno aderito all’iniziativa, ma ovviamente aperta a tutto il pubbico (lunedì).

Ricordiamo che l’accesso alle sale del Festival è consentito solo se in possesso del Green Pass e che all’interno delle sale è obbligatorio l’uso della mascherina. Tutte le informazioni sul sito del Festival, www.cinelatinotrieste.org.

Il 36° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano è co-organizzato con il Comune di Trieste – Assessorato Politiche della Cultura e del Turismo.

Programma di sabato 13 novembre 2021

Sala Luttazzi

Ore 09.00
Retrospettiva
Cautiverio feliz di Cristián Sánchez, Cile, 1998 – 158 min.
Cautiverio Feliz rappresenta un processo di mutazione etnica al contrario. Il segreto divenire indigeno del giovane ispano-creolo Francisco Núñez de Pineda y Bascuñán che rivendica, combattuto dai sentimenti, a partire dalla maturità, il periodo più intenso e rivelatore della sua gioventù. Durante i sei mesi di prigionia tra i Mapuches, capisce che i presunti barbari sono più umani dei civilizzati.
Ore 12.00
Retrospettiva
El otro round di Cristián Sánchez, Cile, 1983 – 60 min.
Che un pugile debba rischiare di morire per sentirsi vivo non è strano, e che lontano dal ring diventi uno zombie lo è ancora meno. Questo è il caso di Dinamite Araya, che abbandonato alle faccende utilitaristiche di una vita troppo pratica e senza pericolo, passerà senza pene né gloria da un’attività all’altra nella tragicommedia della vita quotidiana. Sarà l’incontro casuale con una donna a farlo reagire. Che il prossimo round sia con la vita è chiaro.
Ore 15.00
Sezione Ufficiale Fuori Concorso
Entre perro y lobo di Irene Gutiérrez, Spagna/Cuba/Colombia, 2020 – 75 min.
Immersi nella profonda selva cubana, tre ex combattenti della Guerra dell’Angola mantengono vivo lo spirito rivoluzionario che li ha uniti come commilitoni più di trent’anni fa. Sempre all’erta, si addestrano quotidianamente indossando le loro vecchie uniformi per una missione senza fine: un gioco di guerra nel quale sono ancora intrepidi, forti e soprattutto giovani nello spirito. Sono gli ultimi samurai della Rivoluzione Cubana.
Ore 16.30
Retrospettiva
Cuídate del agua mansa di Cristián Sánchez, Cile, 1995 – 94 min. (sottotitoli in italiano)
Un geologo in apparenza superficiale respinge una studentessa di storia dal carattere instabile, fidanzandosi con la vicina nudista.
Ore 20.00
Cerimonia di premiazione della XXXVI edizione del Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste
Ore 22.30
Retrospettiva
El cumplimiento del deseo di Cristián Sánchez, Cile, 1994 – 83 min.
Una studentessa di psicologia sonnambula, desidera trovare un’immagine sconosciuta di se stessa. Come un fantasma, cerca la sua immagine tra i morti. Solo in questo modo realizzerà il suo desiderio.

Programma di sabato 13 e domenica 14 novembre, su Mowies

Ambar di Esteban Ramírez, Costa Rica/Argentina, 2020 – 85min.
Helmut è un investigatore privato che affronta le sue ferite e i segreti del passato perché vuole chiarire le strane circostanze che vi sono attorno all’incidente di sua figlia Ambar, nei confronti della quale è stato un padre assente.
Si può vedere in Italia

Santiago rising di Nick MacWilliam, Cile/Regno Unito, 2021 – 89 min.
Santiago Rising è stato filmato nella capitale cilena alla fine del 2019 durante le gigantesche proteste sulla disuguaglianza economica. Ha a che fare con movimenti sociali, i manifestanti e i cittadini in lotta per la dignità e i diritti umani. Enfatizza il ruolo della musica e dell’arte come mezzi di dissidenza politica. Si assiste anche alla brutale repressione dello Stato che cerca di soffocare le proteste. Il popolo cileno trova nell’unità la sua forza, mentre lotta per eliminare il lascito di Pinochet.
Si può vedere in Italia/UE/UK/Continente americano

Los últimos recuerdos de abril di Nancy Cruz, Messico, 2020 – 20 min.
Camila e Abril sono cresciute insieme in un paesino sulla costa e sono migliori amiche. Tra loro c’è una attrazione evidente, ma allo stesso tempo scomoda. La famiglia di Abril si trasferisce in città e le loro strade dovranno separarsi per sempre. Nessuna delle due sa come dire addio alla persona che ama.
Si può vedere in Italia/UE/UK

Malpaso di Héctor Valdez, Repubblica Dominicana, 2019 – 80 min. (sottotitoli in italiano)
Nel mercato di frontiera di Malpaso, Braulio lavora con suo nonno mentre suo fratello gemello Candido rimane isolato a causa del suo albinismo. Dopo la morte di suo nonno, Braulio dovrà prendersi cura di Candido, che sogna il ritorno del padre assente.
Si può vedere in Italia/UE/UK

Déjame di Luis Carlos Osorio Páez, Colombia, 2021 – 54 min.
Déjame è la storia di Marta, Emeterio e Diego, una delle famiglie più rappresentative della musica fatta con la marimba e dei canti tradizionali del comune di Timbiquí-Cauca, nella regione del Sud Pacifico colombiano. Essi sono conoscitori e a loro volta figli di una diaspora che ha coinvolto l’intera eredità afro antica di questa regione, che si rivela in questo documentario nel quadro di una delle celebrazioni religiose più importanti dell’anno, come lo è la celebrazione della Settimana Santa.
Si può vedere in Italia/UE/UK/Continente americano

Distopia di Michel La Torre, Ecuador, 2021 – 89 min.
Nelle Ande si trova la città più vicina al sole dalla Terra, vicino alle rovine inca e a un sinistro ambiente gotico. Gruppi di potere cospirano per scatenare il caos sulla popolazione usando armi biologiche, manipolazione mentale, quarantene e magia nera. Luca e Lulu affrontano il capo delle operazioni segrete, Mos Antor, e i suoi poteri esoterici. I due devono prevenire gli attacchi alla popolazione e sfidare un complotto che vuole condurre l’umanità verso un futuro distopico.
Si può vedere in Italia/UE/UK/Continente americano

El cielo sobre Riace di Damián Olivito, Argentina, 2019 – 79 min.
Damián va a Riace, un paese italiano che i suoi nonni dovettero abbandonare, emigrando in Argentina durante l’esilio. Riace è diventato un paese che dà asilo ai rifugiati. Colui che fa di questo posto un luogo di accoglienza è il sindaco, Domenico Lucano, cugino di Damián. Raccontando la storia della sua famiglia, Damián riuscirà ad esprime il dramma degli immigrati che oggi cercano di raggiungere l’Europa.
Si può vedere in Italia/UE/UK

Di Redazione

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