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DNA UCRAINO – Progetto culturale durante la Biennale di Architettura di Venezia 2023

DiRedazione

Mag 22, 2023

L’installazione è un viaggio materiale, spaziale e temporale attraverso i momenti della storia ucraina e del presente.

Organizzatori: Camera dell’Architettura dell’Unione Nazionale degli Architetti dell’Ucraina, Design4Ukraine, Scuola Permanente dell’Abitare.

Inaugurazione venerdì 19/5 alle ore 11.00

Performance musicale dell’ospite speciale dell’evento: musicista, ambasciatore della Wheel Lyre — Gordiy Starukh venerdì 19/5 alle 19:00

Indirizzo: Venezia – Isola della Giudecca, Sala del Camino C.S Cosmo, 620 (la fermata actv è Palanca alla Giudecca)

Le opere in loco rappresentano iconografie della storia dell’Ucraina e fungeranno da scenografia e racconto per immagini per lo spazio che ospiterà incontri tra artisti, curatori, storici e architetti ucraini con la comunità italiana e internazionale.

L’allestimento è stato realizzato grazie al lavoro curatoriale di Design4Ukraine e alla collaborazione tra le artiste Darya Alyoshkina, Diana Bilchenko, Ornella Ostapenko.

Il “collettivo” temporaneo degli artisti che hanno lavorato contemporaneamente ha portato alla realizzazione della scenografia con opere d’arte: “Lace of Centuries” una serie di 12 grandi pannelli di carta di Vytynanka, e con opere realizzate con le radici del grano denominate “Rhizome”, con icone grafiche basate sulla storia dell’Ucraina per periodi fatta dalla grafica Ornella Ostapenko.

Importante è stato anche il contributo di Olga Neshta, architetto e storica dell’architettura che ha lavorato sull’identità ucraina a partire dall’epoca bizantina, con i valori e i codici che questo incontro ha portato all’evoluzione del costruire chiese e anche in generale per la storia dell’arte in Ucraina .

Il compito del progetto è stato quello di mostrare una sintesi culturale che includa architettura, artigianato tradizionale, storia, musica, arte e vita vissuta; non possiamo rimanere senza parole.

In fase di sviluppo la mostra “UCRAINIAN DNA” si è completata con H U M A N L E S S , anatomia di un tavolo di NÙEVÙ STUDIO. Autori: Nadiya Yamnych, Walter Espedito Trento, Massimo Romanazzi.

E il culmine del progetto arriva con la capsula del tempo “QUI e ORA” / “ТУТ” / con le voci degli architetti ucraini – breve video creato sotto la cura dell’Unione Nazionale degli Architetti dell’Ucraina.

L’intera comunità di architetti, designer e artisti ucraini si è mobilitata per questa partecipazione privata, poiché l’Ucraina non partecipa a questa Biennale dal 2016 e poiché il tema di quest’anno recita “Laboratorio del futuro”, è particolarmente importante per gli architetti ucraini avere una voce Oggi.

Cosa possono dire gli ucraini alla gente del mondo in questo momento unico della storia?

La nostra memoria collettiva è piena delle date in cui resistiamo al colonialismo e agiamo per preservare la nostra identità.

Gli ucraini sono legati ai loro antenati e alle generazioni future dalle sottili radici dell’autocoscienza senza tempo. Una cultura della cura e della responsabilità personale, la memoria delle generazioni, uno stretto legame con la terra natale, la forza e la coscienza collettive e la volontà di difendere i propri valori, la capacità di auto-organizzarsi all’istante: le proprietà del pizzo del nostro DNA.

Tutto questo si tratta di un obiettivo fondamentale affinché la strategia della ricostruzione sia complessa. Preservare le tradizioni, l’identità e creare la visione del futuro con la cura integrale incentrata sull’uomo nel nucleo come approccio.

Ed infine DNA UCRAINO proprio alla Giudecca, che negli ultimi anni è diventata un luogo speciale per le Arti a Venezia e al Chiostro di San Cosma e Damiano dove risiedono gli artisti in residenza, incontrando quindi anche gli artisti e le gallerie e i critici che si sono stabiliti in questo meraviglioso angolo della città lagunare.

Durante le giornate inaugurali dal 18 al 19 maggio ci saranno diversi momenti di confronto e presentazioni con ospiti provenienti dall’Ucraina e dall’Europa.

Hanno dato il loro patrocinio: il Comune di Venezia, la Fondazione Bevilacqua La Masa, l’Unione Internazionale degli Architetti, il Consiglio Nazionale Italiano dell’Ordine degli Architetti, l’Ordine degli Architetti di Venezia, la Scuola Grande di San Marco.

Curatori e organizzatori: Anastasiia Biletska e Anna Manako, Ambasciatori dell’Associazione Design4Ukraine, Anna Kyrii, Vice Presidente della Camera dell’Architettura dell’Unione Nazionale degli Architetti dell’Ucraina, Presidente del Consiglio della Fondazione UUA, Olga Neshta, Dottore in Filosofia in Architettura , membro dell’Unione Nazionale degli Architetti dell’Ucraina, Edoardo Milesi e Roberto Bianconi per la Scuola Permanente dell’Abitare. Sana Moreau – Curatrice del progetto Rhizome.

Ospite speciale: musicista, ambasciatore della Wheel Lyre — Gordiy Starukh

Gordiy Starukh è un cantante, musicista, polistrumentista e produttore del suono ucraino, noto produttore di lira, scultore, rappresentante del gruppo electro-folk Lirwak, ex membro del gruppo Joryj

Kiev-Venezia 2023

www.archua.fund

UKRAINIAN DNA – Cultural project during the Venice Architecture Biennale

The installation is a material, spatial and temporal journey through the moments of Ukrainian history and present time. 

Organizers: Architectural Chamber of the National Union of Architects of Ukraine, Design4Ukraine, Scuola Permanente dell’Abitare.

Inauguration on Friday 19/5 at 11 a.m

Musical Performance by special guest of event: musician, ambassador of the Wheel Lyre — Gordiy Starukh Friday 19/5 at 7 p.m

Address: Venice – Giudecca  island, Sala del Camino C.S Cosmo, 620 ( actv stop is Palanca in Giudecca) 

The works on site represent iconographies of the history of Ukraine and will act as a scenography and narrative through images for the space that will host meetings between Ukrainian artists, curators, historians and architects with the Italian and international community.

The setting was set up thanks to the curatorial care of Design4Ukraine and cooperation between the artists Darya Alyoshkina, Diana Bilchenko, Ornella Ostapenko. The temporary united “collective” of the artists who worked simultaneously created the scenography with art works : “Lace of Centuries” a series of 12 large paper panels by Vytynanka, works made with the roots of wheat called “Rhizome”,  the graphic icons based on research history of Ukraine by periods made by Ornella Ostapenko. 

Also important was the contribution of Olga Neshta, architect and architecture historian who worked on Ukrainian identity starting from the Byzantine era, with the values and codes that this meeting brought to the evolution of building churches and also in general for the history of art in Ukraine.

The project’s task was to show a cultural synthesis that includes architecture, traditional craftsmanship, history, music, arts and real life; we can not remain speechless. 

During the developing the exposition “UKRAINIAN DNA” completed with  the H U M A N L E S S, anatomy of a table by NÙEVÙ STUDIO. Authors: Nadiya Yamnych, Walter Espedito Trento, Massimo Romanazzi. 

And the culmination come up with the Time capsule “HERE and NOW” / “ТУТ” /  with the Voices of Ukrainian architects – short video created under the care of the National Union of Architects of Ukraine. 

The entire community of Ukrainian architects, designers and artists mobilized for this private participation, as Ukraine has not participated in this Biennale since 2016 and as this year’s theme says “Laboratory of the Future”, it is especially important for Ukrainians architects to have a voice today.

What the Ukrainians can tell to the people of the World about in this unique moment of the time? 

Our collective memory is filled with the dates when we resist colonialism and act for preserving one’s identity.

Ukrainians are connected to their ancestors and future generations by the thin roots of timeless self-awareness. A culture of care and personal responsibility, the memory of generations, a close connection with the native land, collective strength and consciousness, and a willingness to defend one’s values, ability to instantly self-organize – the properties of the lace of our DNA.

That is why we concern a fundamental objective for the strategy of reconstruction to be complex. Preserving traditions, identity and creating the vision of the Future with the integral human centered care in the core as approach.

UKRAINIAN DNA right on the Giudecca, which in recent years has become a special place for the Arts in Venice and at the Cloister of San Cosma and Damiano where artists in residence reside, therefore also meeting the artists and galleries and critics who have settled in this wonderful corner of the lagoon city.

During the opening days from 18 to 19 of May there will be various moments of discussion and presentations with guests from Ukraine and Europe.

The following have given their patronage: the Municipality of Venice, the Bevilacqua La Masa Foundation, the International Union of Architects, the Italian National Council of the Order of Architects, the Order of Architects of Venice, the Scuola Grande di San Marco.

Curators and organizers:  Anastasiia Biletska and Anna Manako, Ambassadors of Design4Ukraine Association, Anna Kyrii, Deputy Chairman of the Architectural Chamber of the National Union of Architects of Ukraine, Chairman of the Board of the UUA Foundation, Olga Neshta, doctor of Philosophy in Architecture, member of the National Union of Architects of Ukraine, Edoardo Milesi and Roberto Bianconi for Scuola Permanente dell’Abitare. Sana Moreau – Curator of Rhizome project.

Special guest: musician, ambassador of the Wheel Lyre — Gordiy Starukh

Gordiy Starukh is a Ukrainian singer, musician, multi-instrumentalist and sound producer, well-known lyre-maker, sculptor, representative of the electro-folk group Lirwak, former member of the Joryj group

Kyiv -Venice 2023 

www.archua.fund

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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