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PAKAI – esce il libro del “Trio che si è fatto in quattro” di Alessio Screm – Domenica 19 febbraio la presentazione

DiRedazione

Feb 8, 2023

Il libro del mito musicale carnico 

Il musicologo Alessio Screm scrive la storia del Trio Pakai

nell’anno cinquantenario della loro fondazione

(fondato il 2 luglio del 1972, quest’anno si chiude l’anno celebrativo)

Domenica 19 febbraio la presentazione a Paluzza

«Si chiamavano Trio Pakai, ma erano in quattro, come i tre moschettieri», scrive il mensile “Azzurro, orizzonte italo-sudafricano” nel numero dell’11 novembre del 1984. È l’ensemble più rappresentativo della musica popolare friulana dagli anni Settanta ai Novanta, il primo gruppo emblema di un folk revival che sarà modello per tutti gli altri a venire. La celebre formazione carnica è ora l’oggetto di un libro, il primo, completo sul suo conto, promosso dall’ Associazione Giovins Cjanterins di Cleulas e scritto nell’anno che chiude il cinquantesimo della loro fondazione. S’intitola Pakai. Il trio che si è fatto in quattro. Storia e aneddoti del mito musicale carnico”, edito da Nota di Valter Colle e scritto dal musicologo e ricercatore, carnico doc, Alessio Screm.

Verrà presentato domenica 19 febbraio alle ore 16.30 nella Sala San Giacomo a Paluzza, alla presenza dell’autore, dei fondatori viventi del gruppo e di vari ospiti moderati da Angela Cortolezzis. Non mancherà certamente la musica e quel contagioso spirito d’allegria che ha caratterizzato il loro estro umano ed artistico. 

Sono loro il Trio: Amato Matiz “Pakai” alla fisarmonica, Genesio Puntel al contrabbasso, Paolo Morocutti alla chitarra e Stefano Paletti alla voce, il quarto dei tre moschettieri entrato nel gruppo nel 1976.

Hanno fatto ballare e sognare centinaia, migliaia di friulani in Friuli e nel mondo. Sono stati leader nelle sagre, nelle feste, nei festival e nei raduni dei fogolârs, stregando tutti con la loro musica, le loro gag, la simpatia. Non si contano i concerti e le apparizioni in tutta la regione, in diverse parti d’Italia, d’Europa, Canada, Stati Uniti e Sudafrica. Il libro racconta la loro storia per filo e per segno, senza mancare di quell’humor che contraddistingue lo spirito della formazione. 

Alessio Screm

«È stato un gran divertimento scriverlo», racconta l’autore Alessio Screm. «La storia e gli aneddoti dei quattro musicanti della Carnia, mattacchioni capaci di far ballare anche gli zoppi, è senza precedenti. Credo di appartenere a quell’ultima generazione di carnici cresciuti a pane, acqua, vino e Pakai, e ancora oggi molti giovani eternano il loro mito suonando la loro musica, me compreso: “Valzer popolare”, “Fieste”, “Cence pinsîrs”, “Valzer di Pakai”, “Fantastico Gaithal”…potrei andare avanti a lungo perché la loro produzione conta 45 pezzi che sono intramontabili».

Per scriverlo Screm ha raccolto testimonianze dirette ed indirette a mezzo di interviste e corrispondenze, fotografie, lettere, memorie, diplomi, riconoscimenti, attestati, pubblicazioni, tra cui il prezioso testo di Celestino Vezzi “Amato Matiz Pakai – un om e la sô armoniche”. Inoltre ha passato in rassegna tutta la loro produzione discografica in vinili da 45 e 33 giri, audiocassette e cd, oltre ad aver fatto spoglio della stampa dell’epoca, regionale ed internazionale. «Questo perché il Trio Pakai si è esibito toccando diversi continenti, i primi del folk in regione ad intraprendere tournée oltreoceano. La stampa, con diverse uscite a cura dei Fogolârs Furlans e dell’Ente Friuli nel mondo, annunciava la loro presenza con entusiasmo. Inoltre, per scrivere il libro, è stato fondamentale il contatto diretto con Paolo Morocutti e Stefano Paletti, protagonisti e testimoni diretti ancora molto attivi, salutati Amato e Genesio, il primo scomparso nel ’85 ed il secondo nel 2016».

Composto da 33 capitoli dove viene ripercorsa con criterio e metodo la loro storia, oltre a diversi aneddoti e spassosi episodi, focus su tutta la loro produzione discografica e numerose fotografie, il libro si chiude con testimonianze di amici e cultori: Claudio Calandra, Dario Zampa, Massimo De Franceschi, Gli Amici della Fisarmonica del FVG, Denis Biasin, Sdrindule e Gigi Maieron. Tutte le informazioni e per altre richieste di presentazioni: www.nota.it.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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