DA VENERDÌ 17 GENNAIO IL CARTELLONE 2025 DEGLI APPUNTAMENTI CON LA STORIA
Si riparte da Spilimbergo, quindi Reana del Rojale, Martignacco e Povoletto. In arrivo gli storici Andrea Zannini, per una “Controstoria dell’alpinismo” (17 gennaio), l’archeologo Daniele Morandi Bonacossi per un excursus su “l’Isis e la distruzione del patrimonio culturale dell’antica Mesopotamia” (24 gennaio), le storiche e accademiche Ilaria Pavan sulle leggi razziali in Italia (7 marzo) e Laura Pepe su Atene e Sparta, due città e due mondi nella Grecia antica. Introdurrà le lezioni Tommaso Piffer, storico dell’Università di Udine. Ingresso aperto al pubblico per ogni incontro, info friulistoria.it
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UDINE – Da venerdì 17 gennaio e fino al 14 marzo 2025 tornano gli Appuntamenti con la storia, il cartellone Ideato e curato dall’Associazione Friuli Storia in sinergia con le Amministrazioni comunali coinvolte: un programma diffuso sul territorio di lezioni e approfondimenti dedicati alla storia e ai suoi temi portanti, affidati a saggisti e divulgatori di riferimento del nostro tempo. Gli Appuntamenti con la storia sono organizzati con il contributo e la collaborazione della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Federazione Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio Culturale dell’Università di Udine, del Circolo Culturale San Clemente di Povoletto e della Associazione èStoria. Venerdì 17 gennaio a Spilimbergo, alle 18.30 nell’Auditorium Olindo Contardo – Casa dello studente (via Udine 3), protagonista sarà lo storico Andrea Zannini, ordinario di Storia dell’Europa all’Università di Udine, per parlare di Scienziati o alpigiani? Chi ha inventato l’alpinismo (XVI-XIX secolo), sul filo rosso della recente Controstoria dell’alpinismo pubblicata dallo storico per Laterza.
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Già, chi ha inventato l’alpinismo? Davvero è cominciato tutto con la salita di Francesco Petrarca al Mont Ventoux? Oppure sono stati gli illuministi del Settecento? O, ancora, i viaggiatori ed esploratori inglesi dell’Ottocento? Rovesciando la tradizionale narrazione sulla nascita dell’alpinismo, ci spiega Andrea Zannini, possiamo porre al centro di questo racconto i veri protagonisti finora dimenticati: i montanari. Venerdì 24 gennaio 2025, sempre alle 18.30 nella Sala Consigliare di Reana del Rojale (via del Municipio 19), ancora una riflessione capace di congiungere la storia antica, e le antiche vestigia dell’arte, a drammatici accadimenti del nostro tempo: sul tema L’ISIS e la distruzione del patrimonio culturale nell’antica Mesopotamia (2014-2017) interverrà l’archeologo Daniele Morandi Bonacossi, che ha personalmente condotto vari scavi in Siria, Yemen, Oman e Iraq. L’Isis prometteva di radere al suolo tutti i siti archeologici, i musei e i manufatti antichi, i santuari e le tombe non islamiche, i luoghi di culto non sunniti, le statue e i monumenti moderni, insieme alle biblioteche pubbliche delle regioni dell’Iraq e della Siria controllate dal sedicente Califfato islamico. La lezione di Daniele Morandi Bonacossi, professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte della Asia Occidentale e del Mediterraneo Orientale antichi nell’Università di Udine, focalizzerà su quanto è accaduto al ricchissimo patrimonio culturale di Siria e Iraq fra 2014 e 2016, e sull’iconoclastia dell’Isis come crimine contro l’umanità. Penultimo appuntamento, venerdì 7 marzo, a Martignacco: sul tema de Le leggi razziali in Italia interverrà la storica Ilaria Pavan, professoressa ordinaria di Storia contemporanea presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca e docente di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
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Alla questione delle Conseguenze economiche delle leggi razziali Ilaria Pavan ha dedicato una riflessione pubblicata dal Mulino, ripercorrendo il silenzio vischioso, legato ad atteggiamenti di omertà e collusione, che aveva velocemente iniziato ad avvolgere la vicenda dei beni sottratti agli ebrei nel periodo fascista. Una vicenda non ancora del tutto conclusa a quasi ottant’anni dalla fine della guerra. Venerdì 14 marzo gli Appuntamenti con la Storia si congedano a Povoletto con una lezione della storica e saggista Laura Pepe dedicata ad Atene e Sparta. Due città e due mondi nella Grecia antica, ispirata dalla recente pubblicazione Sparta, pubblicata per Laterza dalla relatrice. Due città effettivamente agli antipodi, nella tradizione storica, Atene e Sparta: patria di poeti e filosofi, libera, culla della democrazia la prima, e polis militare, “simile a un accampamento” (così Plutarco), severa se non addirittura spietata e oligarchica, la seconda. Oggi, invece, l’idea che Sparta sia stata una città eccezionale e unica nel panorama della Grecia antica è da più parti ridimensionata, forse i punti di contatto con la storica rivale sono più numerosi di quanto la storia ci abbia tramandato.