Grande successo di pubblico per la prima serata dell’iniziativa civica spontanea “Codroipo nel tempo / Codroip tal timp” ideata e promossa dagli intellettuali Zorzini e Travain a rinnovare un connubio di sinergie tra il capoluogo del Medio Friuli e la storica Capitale friulana
Un successo oltre ogni aspettativa il primo appuntamento con “Codroipo nel tempo. Rovistando tra le memorie di un quadrivio di mondo / Codroip tal timp. Sgarfant ta lis memoriis di un cuadrivi di mont”, ciclo di serate culturali mensili spontaneamente offerte alla cittadinanza dai sodalizi “Codroipo nel Tempo fb” e “Fogolâr Civic di Udin” nello storico “quadruvium” della friulanità.
Un’iniziativa nata da un’idea del noto cultore di storia locale sig. Maurizio Zorzini e dell’intellettuale e docente udinese prof. Alberto Travain, con il patrocinio dell’ Arengo e del Club per l’ Unesco di Udine nonché del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”. Anfitrione il TaxiBar della signora Patrizia Calcinoni, affacciato su Via Battisti, arteria pulsante – per lo meno in passato – del borgo codroipese “da la Stazion”.
E proprio al 165° compleanno della ferrovia asburgica – la “Veneto-Illirica” – che, il 21 luglio 1860, alle ore 7:01, connetté anche Codroipo ai ritmi incalzanti della Contemporaneità avviando in loco anche un nuovo sviluppo urbanistico a settentrione del centro storico, è stata dedicata quella prima serata del 18 luglio 2025. Lingue veicolari: friulano e italiano.
In apertura, Zorzini, referente del gruppo Codroipo nel Tempo, ha voluto ringraziare i tanti cittadini che negli anni hanno affidato a sue cure e promozione un patrimonio fotografico che costituisce davvero un grande album di famiglia od archivio spontaneo della memoria di comunità. Travain, leader di Fogolâr Civic, ha introdotto la serata richiamando innanzitutto l’attenzione sull’importanza della “terapia civica” di un “ripasso collettivo” delle vicende di un territorio, “ripasso” e “riscoperta” condivisi, proposti come estrema scusa per riaggregare e motivare alla coesione le disgregate collettività di oggi. Il professore ha infine dedicato un particolare saluto ai suoi alunni codroipesi, presenti in bella delegazione.
Pregnanti anche gli interventi istituzionali, con unanime plauso all’iniziativa.
L’Assessore comunale alla Protezione Civile, sig. Luca Comisso, in rappresentanza dell’Amministrazione codroipese, ha ripreso il tema del rafforzamento della comunità tramite promozione della conoscenza storica di un territorio condiviso, rinnovando suggestivo richiamo alla “polis” greca, modello storico di comunità civica di base, suprema cifra dell’identità di cittadinanza rimandante alle matrici più gloriose della civiltà europea. Presente, tra il pubblico, anche il consigliere comunale per. agr. Graziano Ganzit.
Il Sindaco dei Ragazzi di Codroipo, lo studente Pietro Mangiacapra, ha ricordo il valore ideale connesso ad ogni Stazione ferroviaria, approdo e ribalta verso nuove mete, esperienze ed opportunità, localmente rimandanti anche all’epopea della grande emigrazione friulana del passato, immortala a Codroipo da memoriale artistico sotto il portico di Casa Moro.
Il saluto della cittadinanza della Capitale del Friuli Storico è stato portato dal “Camerarius” del risorto Arengo civico udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, in rappresentanza di vario civismo e nelle vesti, in particolare, di presidente del Club per l’Unesco di Udine, acceso caldeggiatore della candidatura codroipese alla guida di una cordata di territori richiedenti il riconoscimento del Tagliamento come patrimonio dell’Umanità. Registrata anche nota di appezzamento dell’iniziativa pervenuta dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Dopo gli indirizzi di saluto e i discorsi introduttivi, l’inaugurazione dell’“imperialregia” ferrovia è stata ricordata con il gesto solenne del taglio di un nastro giallonero asburgico – i colori specifici della serata – ad opera del Sindaco dei Ragazzi. Forbici ornate con nappe biancorosse e bianconere, segno di amicizia tra le cittadinanze codroipese e udinese, rinnovata dal connubio tra i due sodalizi organizzatori.
Poi la “lezione” en plein air del prof. Travain sull’intricata vicenda delle rotaie che collegarono, passando per Codroipo, Milano a Vienna attraverso Venezia e Trieste. Immancabili gli strali del professore sulla faziosità di gran parte di stampa, intellighenzia e classi dirigenti del Friuli del tempo: “Fecero di tutto per censurare, minimizzare, ridicolizzare, boicottare, la grande impresa ed il gratuito dono che Casa d’Austria, il governo di Vienna, aveva disposto a pieno beneficio dell’entroterra udinese, su interessato eppur saggio consiglio dell’imprenditoria triestina dell’epoca e sotto l’egida autorevolissima del grande feldmaresciallo Radetzky. “Cos’ha fatto l’Austria per il Friuli? Lo ha connesso al mondo contemporaneo!”. Il prof. Travain, patrocinatore oltre un ventennio fa della riscoperta dell’identità storica del borgo udinese della Stazione, “gemello diverso” di quello codroipese di cui nel 2023 aveva già iniziato a promuovere una presa di coscienza con il brindisi rionale di compleanno nella ricorrenza del 21 luglio 1860, non ha infine mancato di ricordare a studiosi e curiosi lo splendido saggio sull’argomento, con riferimento diretto a Codroipo, pubblicato nel 2008 a firma del dott. Romano Vecchiet, al tempo direttore della Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine.
Il ricercatore Maurizio Zorzini ha, poi, proposto un viaggio tra le fotografie dell’incredibile storia della Stazione e del borgo ferroviario locale, tra binari, mulini, alberghi, teatri, pastifici, villini, opifici e mercati: una trasognata Belle Époque codroipese che ha potuto incantare il numero pubblico dei convenuti da entrambe le sponde del Tagliamento, pubblico certo vario d’origine, d’età e d’estrazione. Presenti figure istituzionali, intellettualità, appassionati, cittadini, studenti. Dall’apprezzato intellettuale locale dott. Mario Banelli sino al dott. Agostino Mangiacapra, figura storica di responsabile dei servizi ferroviari codroipesi: vari ed incalzanti sono stati gli interventi tra la bella adunanza nel quadro di un procedere “partecipato” della narrazione intorno al prezioso corredo fotografico magistralmente raccordato dall’esperto. Tra le fotografie che hanno più suscitato reazioni e commenti d’attualità quella relativa alle bancarelle del mercato storico settimanale del martedì, che fino a non troppi anni fa raggiungevano dal Centro Storico la Stazione. “Da riproporre – ha detto Travain – anche solo per il giorno di San Simone, data della storica fiera locale: non è bene che Codroipo escluda da un suo grande momento identitario quella propaggine che storicamente l’ha agganciata al mondo contemporaneo!”.
Confermata quindi nella reciproca e consolidata stima la collaborazione tra i due promotori e relativi sodalizi, collaborazione foriera di future e raddoppiate sinergie a salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, auspicato perno di rinnovata coesione civica.