Top 5
- K. Antonelli : Sesto in gara , settimo nella sprint race ma soprattutto il pilota più giovane a conquistare una pole position. Questo basta ed avanza per metterlo tra i piloti migliori di questo weekend , soprattutto se consideriamo che questa è solo la sua sesta gara in F1. Lotta come un leone e dimostra di avere una grande velocità di punta , spesso simile a quella del ben più esperto compagno di squadra. Ha le qualità per stare tra i migliori , ora basta dargli solo il tempo , voto 8
- Oscar Piastri : Terza vittoria di fila per il giovane pilota australiano che dimostra una grande capacità di apprendimento , come dimostrato dal sorpasso su Verstappen ( a differenza del suo compagno di squadra che ancora non ha preso bene le misure sul pilota olandese), ma soprattutto una grande fame di vittorie. Non è fortunato nel corso della sprint race a causa di una safety car che ancora una volta qui a Miami favorisce Norris ma la cosa che sorprende ancora di più è il deludente quarto posto raggiunto nel pomeriggio del sabato. Tuttavia Oscar si rimbocca le maniche e in pochi giri , complice una McLaren imprendibile (voto 10 per il team), raggiunge l’asso olandese e si prende la vetta senza lasciarla più, voto 8.5
- Max Verstappen: la celebre frase di Ferrari sul perdere secondi a giro non ha sicuramente colpito il fenomeno olandese che in pista sembra avere la fame e la grinta di sempre. Strappa una pole position con forza , dopo essere rimasto coinvolto in una penalizzazione in cui non ha colpe nel corso della sprint race, ancora una volta anticipando la potenza della McLaren e dimostrando che il campionato non potrà che passare attraverso la lotta con lui. Risponde con la stessa arma che gli era stata inflitta in Arabia Saudita in partenza , dimostrando di non voler mollare mai un cm , atteggiamento che sembra però funzionare più con Norris che con Piastri, favorito quest’ultimo anche da una potenza superiore della monoposto , voto 7,5
- Alexander Albon : Se andiamo a vedere il rapporto monoposto-pilota la gara del pilota thailandese è quella migliore e a tratti anche sorprendente. Grazie ad una Williams molto veloce, quarta forza di giornata (voto 9), l’ormai veterano alfiere di casa Groove taglia il traguardo in quinta posizione davanti a monoposto decisamente più ambiziose come quella di Antonelli ed entrambe le Ferrari. Guida con grande tranquillità , anche quando finisce temporaneamente dietro al suo compagno di squadra Sainz, ed è proprio questa lucidità che gli permette di approfittare subito dell’errore del 55 e riprendersi la posizione , voto, 8
- George Russell : più rimane sottovalutato più lui risponde in posta con prestazioni solide e convincenti. Ancora una volta si issa fino al podio , dopo aver giocato ottimamente di strategia e superato un mai domo Verstappen. Poco fortunato invece nel corso della sprint dove paga l’ottima chiamata dell’ex compagno di squadra. Se è vero che nel 2026 la PU Mercedes sembra essere quella favorita ci sarà da divertirsi con George , voto 7,5
Flop 5
- Aston Martin : Indecifrabile la direzione presa da parte del team di Silverstone che anche oggi è tra le peggiori in griglia , superata persino dalla sua versione LEGO. E’ anche vero che il loro focus è sulla prima monoposto targata Newey, ovvero quella del 2026, ma se non vogliono arrivare impreparati e soprattutto con piloti svogliati, le cose devono cambiare al più presto. Unico raggio di speranza è il quinto posto di Stroll nel corso della Sprint Race , che conferma quindi il brutto periodo di forma di Alonso, ad oggi ancora fermo a zero punti , come non accadeva da moltissimi anni , voto 4,5
- Ferrari: togliendo le prestazioni veramente deludenti e a tratti imbarazzanti se si pensa alla caratura della scuderia e ai risultati ottenuti dalla stessa fino a qualche mese fa , a destare preoccupazione è sia il potenziale della SF-25 , che veramente sembra non esserci , a dispetto di quanto venga detto dalle parti di Maranello, che il nervosismo che inizia ad aleggiare forte da parte dei piloti nei confronti della scuderia. Ad emergere dalle scaramucce dei team radio (in particolare quelli di Hamilton) è una crescente sfiducia nelle scelte e nell’investimento sulla monoposto , che a sei gare dall’inizio del campionato ancora non ha una direzione chiara. Si aspettano ora gli aggiornamenti di Imola per vedere se c’è ancora speranza per questa stagione anche se il fatto di non essere riusciti a passare , per larghi tratti della gara, sia la Williams che la Haas fa capire diverse cose… , voto 3
- Gran premio di Miami : fresco di rinnovo fino al 2041 , il circuito americano conferma la sua staticità in termini di emozioni gara. Tolto qualche sussulto dovuto al sabato per la pioggia e ad un Super Max che tiene accesa la gara nelle fasi iniziali , nella parte restante del tempo regna la noia , che porta all’esaltazione ancora più evidente del dominio iniziato dalla McLaren , voto 4,5
- L.Norris : insufficienza leggera per il pilota inglese che stavolta ha quantomeno provato a reagire alla situazione di lotta presentatagli da Verstappen, anche se per l’ennesima volta commette un errore di valutazione , perdendo troppo tempo con il pilota olandese e lasciandosi sfuggire il suo compagno di squadra nonché leader del mondiale. Vince la sprint più per una safety car benevola che per altro ma sembra non avere quella freddezza necessaria per sfidare un Piastri che ormai si allontana via via sempre di più ,e considerando che sono a parità di macchina la situazione per Lando inizia ad a farsi complicata , voto 5.5
- C.Leclerc : Oggi il miracolo non gli è riuscito ed anzi nel corso del weekend il pilota monegasco si è dimostrato complessivamente sottotono , complice anche una situazione non facile a causa della cocente delusione della SF.25. E’ distratto all’inizio della sprint race finendo a muro e perdendo la possibilità di partecipare ad una gara in cui il suo compagno di squadra arriva a podio , voto 5.5
Sintesi
Torna il weekend di gara in cui va in scena la Formula 1, che a Miami, fresca di rinnovo fino al 2041, ospita anche il formato Sprint, regalando un weekend ricco di conferme importanti. Dopo un inizio di stagione complicato, la Ferrari, grazie ad un Charles straordinario, si è presa di forza il primo podio di stagione nella regular race in Arabia Saudita e si presenta qui con nuove ambizioni e un atteggiamento più deciso. Il venerdì però presenta subito un conto amaro: a dominare è la McLaren mentre le due Rosse si devono accontentare solo di un sesto e settimo posto; la scena però la conquista il più giovane pilota di sempre a prendersi una pole , stiamo parlando ovviamente di Kimi Antonelli , autore di un giro sontuoso.
Il risultato conquistato il venerdì però dura poco per il pilota italiano che in curva 1 viene spinto fuori (in un contatto ancora oggi dubbio , viste anche le decisioni prese due settimane fa in Arabia) da Piastri che si prende la leadership della gara. A prendersi la scena è però la violenta pioggia che stravolge le carte in tavola e porta a diversi colpi di scena : sul finire della gara Hamilton ,con l’aiuto della Ferrari , sceglie di montare anticipatamente le soft , acquisendo così un discreto vantaggio sui concorrenti che gli permetterà di chiudere sul gradino del podio , dietro a Piastri e al vincitore della Sprint Norris , ancora una volta fortunato con la safety car qui a Miami;Il poleman di giornata chiude solo settimo a causa di un unsafe release folle da parte del team Red Bull che lo ha portato a dover effettuare due soste ai box; sul finire della gara inoltre fioccano non poche penalizzazioni per i piloti in gara , stravolgendo così costantemente la classifica dove a sorpresa troviamo un Lance Stroll in quinta posizione.
Chiusa la parentesi della Sprint a prendersi la scena sono le qualifiche che regalano non pochi colpi di scena. Appare fin da subito la grande difficoltà delle Ferrari che con Hamilton non passano il Q2 , mentre con Leclerc si devono accontentare solo di un ottava posizione , dietro ad entrambe le Williams, apparse particolarmente veloci sul circuito americano. Ancora una volta sorprendente il giro secco di Antonelli che si porta in terza posizione accanto ad un deludente Piastri. La pole position viene segnata ancora una volta da un colpo da maestri di Verstappen che ancora una volta getta il cuore oltre l’ostacolo mettendosi davanti alla monoposto obiettivamente più forte del campionato.
La gara vede subito protagonisti i quattro davanti che fin dalle prime curve si danno battaglia per la leadership , mantenuta però saldamente da parte di Max che per diversi giri riesce perfino a difendersi dallo strapotere della monoposto papaya. Ovviamente questi scontri al limite non fanno che alimentare le voci sulle penalità in gara e sulle valutazioni della federazione , che ancora stenta a trovare una regola generale. Finisce subito invece la gara di Doohan a causa di una foratura dovuta ad uno scontro con Lawson , che si ritirerà a sua volta qualche giro dopo. Ritiro anche per Bearman e Bortoleto , a causa di danni meccanici alle loro monoposto. Nel mezzo fanno riflettere le discussioni avute tra la Ferrari ed Hamilton , con quest’ultimo che reclama la perdita di tempo ,a favore di mescola , dietro Leclerc , richiamando più volte lo swap delle posizioni , che però una volta effettuato non si rivela efficiente e costringe così la scuderia a tornare sui suoi passi. Davanti, la strategia McLaren è impeccabile: passo gara, degrado gestito e decisioni giuste al momento giusto lanciando così Piastri verso la sua terza vittoria consecutiva, che lo lancia in fuga nel mondiale. Russell chiude terzo, confermando una Mercedes costante e solida.
Alle spalle dei primi, le due Ferrari riescono a limitare i danni con un settimo posto per Leclerc e ottavo per Hamilton, ma la sensazione è che questa SF-25 sia ancora lontana dalla competitività necessaria per lottare stabilmente per il podio. Ottima gara invece per Albon, che con un quinto posto trascina la Williams sempre più in alto, mentre Antonelli continua a crescere, chiudendo sesto davanti a Leclerc. Tsunoda riesce a portare a casa un punto per la Red Bull, mentre Verstappen, pur partendo dalla pole, chiude quarto e non riesce mai a lottare realmente per la vittoria.
Weekend quindi dominato da una McLaren in stato di grazia, con Piastri che si impone come l’uomo da battere. Ora si guarda al prossimo appuntamento ad Imola, dove i valori in campo potrebbero nuovamente cambiare, ma con un messaggio chiaro: la lotta per il titolo è più aperta che mai, ma al momento la McLaren e Piastri sono il riferimento.