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Formula 1 : il paggellONE di MONZA 2025

DiF1 addicted

Set 7, 2025

Top 5

  • M.Verstappen: pilota che ogni volta continua a sorprendere. Regala la pole position più veloce della storia di Monza grazie a una guida fenomenale e conferma il suo grande talento e la sua grande forza vincendo con ben 20 secondi di vantaggio sulla macchina più forte degli ultimi decenni. Dimostra ancora una volta perché ha 4 titoli mondiali, voto 9.5
  • G.Bortoleto: Un’altra prova convincente per il giovane rookie brasiliano che, grazie a una prestazione solida e veloce, si classifica all’interno della zona punti (ottava posizione) dimostrando grande costanza e maturità con il passare della stagione e forse la possibilità di ambire a lottare per qualcosa di più il prossimo anno in Audi, voto 7
  • I.Hadjar: Sembrava un weekend destinato al fallimento per lui e per la Racing Bulls, dopo l’eliminazione in Q1 e la conseguente partenza dalle retrovie. Ma il giovane pilota francese ancora una volta dimostra di avere ottime carte in mano, concludendo la propria gara all’interno della zona punti , voto 7
  • L.Norris: Non si dà per vinto per tutto il weekend, cercando di rosicchiare più punti possibili al suo compagno di squadra. Prova a prendersi la pole position ma deve arrendersi alla super prova di Max Verstappen, così come all’inizio della gara, dove l’olandese non lascia spazio. Stava per chiudere in terza posizione a causa di un errore ai box, ma il comportamento ottimale del suo compagno di squadra gli permette di chiudere in seconda posizione, recuperando qualche punto su Piastri, voto, 7.5
  • A.Albon: Ottima prova da parte del pilota thailandese che, dopo essere partito in quattordicesima posizione con una Williams che sembrava lontana dalla prestazione ottimale, riesce invece, grazie a una gestione perfetta delle gomme e del pit stop, a chiudere in settima posizione. Un risultato meritato sorpasso dopo sorpasso, anche ai danni del compagno di squadra Sainz, apparso più in difficoltà rispetto al comportamento della sua monoposto, voto 8

Flop 5

  • Aston Martin: Weekend non ottimale per il team di Silverstone, che perde Fernando Alonso a causa di un guasto alle sospensioni — guasto raro all’interno del Circus della Formula 1 — ma che non riesce a capitalizzare con Lance Stroll, ancora una volta insufficiente, l’assenza del pilota spagnolo. Dopo una qualifica negativa, chiusa in sedicesima posizione, il canadese conclude la gara addirittura in ultima. Risultato non all’altezza di un team come quello inglese, voto 5
  • O.Bearman: La prestazione, di per sé, non era stata assolutamente negativa, ma l’errore commesso in curva 4 con Sainz è molto ingenuo e gli costa non solo la zona punti, ma anche qualche voto all’interno del pagellone. Era chiaro che Sainz fosse davanti e deve imparare a gestire meglio queste situazioni , voto 5
  • Y.Tsunoda: Il suo compagno di squadra conclude la gara in prima posizione, mentre lui resta fuori dalla zona punti pur essendo partito all’interno di essa. E questo basta a spiegare il risultato negativo del pilota giapponese, che sembra non essere in grado di trovare la quadra con una monoposto che aveva sognato a lungo, voto 4.5
  • C.Sainz: Un tempo questo Gran Premio lo viveva come quello di casa, oggi invece lo osserva da fuori la zona punti. Dopo una qualifica non esaltante, chiusa in tredicesima posizione, la sua gara si complica fin da subito, sia nel confronto con il compagno di squadra, molto più in linea con le potenzialità della monoposto, sia con gli altri piloti con cui è apparso spesso nervoso , vedasi ad esempio il contatto con Bearman , in cui si è incolpevole ma dove poteva essere più “morbido”, voto 5
  • Alpine : È ormai da tempo che il team francese non si dimostra competitivo, perdendo posizioni sia in gara che nella classifica generale. Le prestazioni dei due piloti non sono neanche così malvagie — tra la bravura di Gasly e la crescita lenta ma costante di Colapinto — ma per lottare davvero nel centro classifica serve un cambio di passo consistente, voto 4.5

Sintesi

Non ci nascondiamo dietro un dito: è il weekend di gara che più aspettiamo nel corso dell’anno. Non solo perché è quello di casa, ma anche perché si corre su uno dei tracciati più veloci del calendario, capace di accendere la passione di milioni di tifosi che fanno della velocità il loro focus principale. L’entusiasmo per le due rosse è altissimo fin dai primi giorni pre-gara, visti i precedenti vittoriosi con Leclerc di poco meno di un anno fa, ma le aspettative purtroppo sono ben diverse se si considera il fattore papaya, sempre più dominante all’interno del Circus della Formula 1.

Le prime libere raccontano però altro: la Ferrari chiude davanti a tutte le altre, seguita subito a ruota dalla McLaren e da un ottimo Max Verstappen che, come al solito, non sembra volersi dare per vinto, aiutato da un team che cerca in ogni modo di mettere in mano alla sua stella una monoposto più competitiva possibile. Col passare delle sessioni però inizia ad emergere il valore del team inglese, che torna sui propri ritmi abituali, seppur non così dominanti e lontani da quelli della Ferrari e della Red Bull. Più distante invece la Mercedes, soprattutto con Russell, a causa di un bilanciamento più carico pensato per preservare l’usura delle gomme posteriori.

L’attesa per le qualifiche del sabato è spasmodica, e il primo Q1 porta già sorprese, con l’eliminazione di Isaac Hadjar, recente protagonista del podio olandese. In Q2 ci sono poche sorprese, mentre il Q3 regala spettacolo: Hamilton, che deve scontare una penalità di 5 posizioni in griglia, insieme alla Ferrari decide di non concedere la scia a Leclerc, apparso molto vicino alla pole nel corso del primo tentativo , limitando così il posizionamento della Rossa in quarte e quinta posizione , diventata poi decima a seguito della penalità. Verstappen si prende la pole position e la scena chiudendo con il giro più veloce della storia di Monza, davanti alle due McLaren e a Leclerc.

La domenica di gara diventa subito incandescente, con Verstappen che parte forte e respinge l’attacco di Norris, per poi costruire un gara fuori dall’ordinario che lo porta alla bandiera a scacchi con un margine sulle McLaren di 20 secondi, fattore anche solo impensabile a livello di ipotesi. Una prestazione che ribadisce perché l’olandese è 4 volte campione del mondo. Ottima prova anche di Norris, aggressivo in partenza ma costretto a piegarsi ad un Max semplicemente insuperabile. Per poco non perde il secondo posto a causa di un errore ai box, risolto dal fair play del compagno Piastri che, sotto ordine del team, gli restituisce la posizione. Leclerc, mai domo, chiude quarto, dopo aver tentato tutto per salire sul podio ma con una Ferrari ed una monoposto mai davvero in lotta per la vittoria. Hamilton offre spettacolo con una rimonta dalla decima alla sesta posizione, mentre Russell resta anonimo in quinta piazza. Spunti positivi arrivano da Bortoleto, ottavo e in costante crescita, da Hadjar, autore di una bella rimonta fino alla zona punti, e da un eccellente Alex Albon che porta la Williams al settimo posto. Uno dei weekend più caldi della stagione si chiude così con la clamorosa vittoria di Max Verstappen. Che sia un segnale in vista del 2027? Potrebbe essere l’anno in cui Max vestirà il rosso? Per ora restano solo speculazioni, ma i tifosi Ferrari possono continuare a sperarci. Appuntamento tra due settimane sul circuito cittadino di Baku, altra tappa attesissima del campionato di Formula 1.

Di F1 addicted

Thomas SERAFINI