Cosa ha spinto José Saramago, che si è sempre definito come non credente, ad affrontare il mistero della Passione di Cristo, e a raccontarla dal punto di vista di Gesù? Proprio l’accostamento fra il grande autore portoghese, Premio Nobel 1998, e le Sacre scritture, ha ispirato il giornalista, saggista e critico musicale Sandro Cappelletto, ideatore di una straordinaria partitura scenica inserita nel cartellone della 31^ edizione del Festival di Internazionale di Musica Sacra: appuntamento – con ingresso libero e aperto alla città – nella serata di venerdì 11 novembre alle 20.45 nella Chiesa Concattedrale di San Marco a Pordenone, per il concerto affidato al Quartetto d’Archi sloveno String Quartet Mint (in foto di copertina), protagonista dell’esecuzione su testi di Saramago, tratti dal controverso e straordinario libro Il Vangelo secondo Gesù Cristo. Le parole di Saramago faranno da contrappunto al celebre capolavoro di Haydn “Musica instrumentale sopra le 7 ultime parole del nostro Redentore in croce, ovvero, Sette Sonate con una introduzione ed alla fine un Terremoto”, composto nel 1787. Voce recitante, per il pubblico di Pordenone, sarà lo stesso musicologo, Sandro Cappelletto, qui autore di una appassionante drammaturgia. “Le sette ultime parole di Cristo sulla croce”, dalla metà del 1600 furono messe in musica da numerosi compositori. Nel 1787 Haydn ne ricevette la commissione per accompagnare la cerimonia del Venerdì Santo nella Chiesa della Santa Cueva di Cadice in Spagna. Doveva trattarsi di una musica strumentale per orchestra che ispirasse la meditazione sulla sacra scrittura della passione. Lo stesso anno nacque questa versione per Quartetto d’Archi che, anche in questo caso, accompagna una lettura di testi, quelli appunto del Vangelo di Gesù Cristo dello scrittore José de Saramago. Scrittore, e storico della musica, Sandro Cappelletto sarà per l’occasione anche protagonista di un incontro con il pubblico di Pordenone, in programma alle 20 nella stessa location del concerto, per entrare insieme nel tema “Le sette ultime parole: il Vangelo secondo Gesù di José Saramago incontra la musica di Franz Joseph Haydn”. Cappelletto ha all’attivo varie pubblicazioni dedicate alla musica e al mondo a essa collegato e altrettante collaborazioni con formazioni musicali e direttori d’orchestra.
Autore di programmi radiofonici e televisivi, ha scritto anche numerosi testi teatrali, confermandosi scrittore poliedrico e sempre attivo su fronti diversi. Su invito di Giuseppe Sinopoli ha diretto il settore drammaturgia e didattica del Teatro dell’Opera di Roma. Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, ne è stato direttore artistico dal 2009 al 2013. È recente la sua nomina ad Accademico di S. Cecilia. Composto da Mojca Batič e Matija Udovič violino, Barbara Grahor Vovk viola e Petra Tavčar Verdev violoncello, il Quartetto d’archi Mint si è formato a latitudini internazionali, attraverso masterclass con insegnanti prestigiosi – da Benjamin Ziervogel a Brian Finlayson, Ofer Canetti, Daniel Rowland – e ha avuto l’opportunità di esibirsi in importanti sale da concerto nel mondo. I quattro musicisti hanno iniziato il proprio percorso musicale in Slovenia e hanno vissuto diverse esperienze artistiche all’estero, affermandosi in molti concorsi internazionali ed esibendosi anche in varie formazioni cameristiche e orchestrali. Repertorio di riferimento è quello al cuore della musica cosiddetta classica, ma l’Ensemble frequenta anche il mondo della musica contemporanea e pop, con l’intento di portare nuove idee ed energia sul palco e fare musica fuori dagli schemi. Dal settembre 2017 lo String Quartet Mint ha intrapreso la direzione artistica dell’Orchestra d’archi NOVA (di Nova Gorica).
Diretto dai Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, promosso da Presenza e Cultura, Centro Iniziative Culturali Pordenone e Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, il Festival internazionale di Musica Sacra trova il sostegno del MIC-Ministero della Cultura, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, di Promoturismo Fvg, del Comune di Pordenone e di Fondazione Friuli. Inserito stabilmente nel circuito Italiafestival – la rete nazionale Agis dei più importanti festival italiani – il Festival è inoltre sostenuto da Fondazione Friuli, Bcc Pordenonese Monsile, Electrolux e DForm, e si svolge in partnership con Fondazione Concordia Sette e la Diocesi Concordia Pordenone. Il programma su www.musicapordenone.it