Gli orologi di Pesariis a Convegno
Giornata di studi transfrontalieri
in collaborazione con l’Università di Udine
Venerdì 4 ottobre nel Polo universitario Santa Chiara a Gorizia
Venerdì 4 ottobre, a partire dalle ore ore 9.30 nel Polo Universitario di Santa Chiara a Gorizia, in collaborazione con l’Università di Udine – Sasweb Lab, prenderà il via il Convegno di studi transfrontaliero “L’Orologeria storica nella Mitteleuropa fra il Sette e il Novecento – Pesariis e Gorizia, testimonianze di orologeria alpina e urbana”, organizzato dall’associazione Amici dell’Orologeria Pesarina Giovanni Battista e Remigio Solari (ingresso libero, gradita la prenotazione scrivendo a info@orologeriapesarina.com).
Il Convegno rientra nel progetto “Pesariis, Gorizia: testimonianze di operosità e traguardi di eccellenza nell’Orologeria europea” (RFVG – Avviso Divulgazione Umanistica anno 2023), elaborato d’intesa con il Comune di Prato Carnico, custode e gestore del Museo dell’Orologeria di Pesariis, in coerenza con le linee di sviluppo previste nel progetto PNRR “Viaggiare nel Tempo. La Val Pesarina tra storia, tradizione, innovazione”.
Interverranno il dottor Stefano Solari, discendente alla nona generazione dei Solari orologiai di Pesariis, professore associato di Economia Politica presso l’Univeristà di Padova, con una digressione dal titolo “L’orologeria Mtteleuropea: uno schema di analisi storica” e la presentazione del volume “Alle origini dell’Orologeria pesarina”. A seguire la relazione di Alceo Solari, discendente all’ottava generazione dei Solari orologiai, già dirigente alla Fratelli Solari di Pesariis, con un discorso dal titolo “L’orologeria storica d’arredamento tra Stte-Ottocento in Carnia e nel Goriziano. La formazione degli orologiai, trasferimento di competenze dai centri più avanza”, e l’“Orologio pubblico a Gorizia, Monfalcone e Grado”. Il professore di storia economica dell’Università Bicocca di Milano Luca Mocarelli tratterà del “Tentativo asburgico di migliorare l’orologeria milanese: il viaggio di Adamoli e Landriani a Ginevra nel 1782”, mentre la responsabile delle attività culturali della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia, Cristina Bragaglia, presenterà una relazione sulla collezione orologiaria della fondazione goriziana. Lo storico dell’orologeria di vicenza, imprenditore della Pendoliera Soprana, Stefano Soprana, tratterà della “Lettura del tempo: le pendole venete del ‘700 e quelle austriache dell’800” mentre il docente esperto in storia d’arte sacra Giulio Tavan disquisirà dell’orologio pubblico di Tapogliano, Campolongo, Cervignano, Gradisca e Salcano. A chiudere i lavori, prima delle considerazioni finali, ci sarà l’intervento della direttrice e responsabile scientifica del Laboratorio di Ricerca Sasweb, docente al corso di comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni Uniud – Gorizia, Antonia Dattolo, con “La progettazione di soluzioni digitali per la divulgazione culturale e scientifica dell’Orologeria Pesarina nel contesto di quella europea. Il contributo dei giovani”. A intramezzare gli interventi verranno proiettati di video-documentari sulla storia dell’orologeria pesarina: l’orologio pesarino e l’orologio da torre di Pesariis. A chiususa del convegno, nel pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 16.00 sarà possibile partecipare alla visita guidata alle Collezioni Coronini Cronberg.
L’evento esprime la strategia dell’associazione pesarina, radicata nel mondo dell’orologeria, che da più di cinque anni opera nel campo della ricerca, della divulgazione e dell’attività educativa verso i giovani, nelle sue finalità di conoscere, far conoscere e attualizzare il patrimonio culturale dell’orologeria pesarina, nella convinzione che lo stesso possa continuare ad essere un fattore di sviluppo culturale e socio-economico del territorio.
L’incontro si muove inoltre Verso GO!2025 con il laboratorio di futuro, che si propone di tutelare la ricchezza e la diversità delle culture presenti in Europa, valorizzare le caratteristiche culturali comuni ai popoli europei e promuovere il contributo della cultura allo sviluppo a lungo termine dei territori.