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3° Corsia A4 – Riccardi: la reazione scomposta della Serracchiani conferma la realtà dei fatti

DiRedazione

Lug 11, 2019
Palmanova 21 Luglio 2018 Lavori Autovie © Bressanutti - Petrussi

La verità esposta dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ovvero la realtà dei fatti sulla terza corsia della A4 Venezia-Trieste e sulla concessione di Autovie Venete che passerà alla newco Autostrade Alto Adriatico, viene ora ulteriormente certificata dalla scomposta quanto imprecisa reazione dell’ex presidente della Regione, Deborah Serracchiani“.

Ad affermarlo è il vicegovernatore Fvg, Riccardo Riccardi, evidenziando che “nel 2013 l’ex presidente ha trovato il piatto pronto e si è indebitamente assunta meriti non suoi“.

Poche settimane dopo la sua elezione – spiega Riccardi – l’ex presidente inaugurava il primo lotto della terza corsia e la Villesse-Gorizia, vantandosi di aver fatto tutto lei. Quell’opera fu figlia di intuizione straordinaria e del coraggio che la precedente Giunta regionale di centrodestra ebbe nel chiedere e pretendere dallo Stato procedure straordinarie per risolvere un problema fermo da tanti anni che, altrimenti, avrebbe consentito all’Italia di fermarsi a Mestre. Era la conseguenza dell’esperienza maturata con il passante di Mestre, un’evoluzione anche degli strumenti della ricostruzione“.

Evidentemente stizzita per la chiarezza con la quale Fedriga oggi racconta la scalata di questi mesi di lavoro – prosegue il vicegovernatore – l’ex presidente dimentica che le coperture erano garantite da un piano finanziario approvato dal Governo Berlusconi che lei ha utilizzato senza aggiungere alcunché. Tra l’altro – precisa Riccardi – disponendo di una bancabilità già deliberata dalla Cassa Depositi e Prestiti e di un’interlocuzione ben avviata con la Bei“.

Oltre all’autostrada – incalza ancora il vicegovernatore Fvg – prima che arrivasse l’ex presidente della Regione erano già predisposti più di 200 milioni di euro di investimenti fuori dalla A4 per varianti, circonvallazioni e rotatorie che hanno reso il Friuli Venezia Giulia un cantiere aperto per anni, consentendo di muovere lavoro e consegnando le principali arterie del territorio in una condizione di maggiore fluidità e sicurezza“.

L’ex presidente Fvg – aggiunge Riccardi – dimentica anche di ricordare di aver consegnato all’attuale Giunta regionale un procedimento in assoluto stand-by, per non dire di blocco totale, con la Comunità europea relativamente al rinnovo della concessione“.

Non fosse intervenuto Fedriga – conferma il vicegovernatore – il tragico risultato sarebbe stato quello di mandare a gara europea la concessione, sottraendo al Friuli Venezia Giulia un patrimonio di oltre 500 milioni di euro e più di 700 posti di lavoro, senza contare le opere in cantiere per centinaia di milioni di euro“.

Sono stati mesi di lavoro duro – sottolinea Riccardi – per ricucire e riordinare i tasselli nel rapporto di concessione tra lo Stato, la Regione e le regole comunitarie. Un ginepraio che l’ex presidente Fvg per anni ci aveva raccontato di avere risolto quando, invece, senza il nostro intervento sarebbe probabilmente finito tutto nelle mani di qualche player internazionale“.

Adesso – conclude il vicegovernatore – possiamo invece vedere la luce che auspichiamo sia chiara e luminosa per consentire alla newco Autostrade Alto Adriatico di proseguire il lavoro fatto e garantire un futuro importante alla nostra regione“.

ARC/COM/fc

Di Redazione

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