Lignano Sabbiadoro, 31 ago – “Questa è una giornata di grande festa perché il connubio tra alpini e Friuli Venezia Giulia è solido, profondo, duraturo: voi ci rappresentate al meglio e nei momenti cruciali e di difficoltà vi siete sacrificati anche a costo della vita e di questo tutti i cittadini di questa regione vi saranno per sempre grati“.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, intervenendo in occasione del secondo giorno dell’evento celebrativo per il 70° anniversario di costituzione della Brigata alpina Julia che ha preso avvio stamane nel parco di Lignano Sabbiadoro con la cerimonia dell’alzabandiera, a cui è seguita la deposizione di una corona al monumento ai caduti, alla presenza delle maggiori autorità militari e civili, di un picchetto e della Fanfara della Julia.
Nel corso del ricevimento nella sala consiliare del Comune per la consegna di riconoscimenti alla brigata, al comandante della Brigata e ai comandanti degli otto reparti che dipendono dalla brigata alpina Julia, Bini ha richiamato l’intervento del sindaco Luca Fanotto nel quale il primo cittadino della località balneare aveva reso omaggio alle Penne nere ringraziandoli per essere da sempre “un bagaglio fondamentale di valori e punto riferimento per la società“.
“Viviamo in un momento storico indubbiamente non semplice – ha fatto notare l’assessore regionale – in cui spesso valori, identità e senso civico vengono dimenticati quando non calpestati: ecco perché eventi come questi sono importanti e ci aiutano a ricordare la storia del nostro Paese e quanti sacrifici umani è costata un’Italia libera e unita. Non dimentichiamolo e abbracciamo i nostri alpini“.
Presenti all’evento per festeggiare il settantesimo della Brigata Alpina “Julia”, erede della gloriosa omonima divisione delle prime formazioni alpine create nel lontano 1873, il comandante della “Julia” generale Alberto Vezzoli, il presidente della sezione Ana di Udine Dante Soravito de Franceschi, il capogruppo Alpini di Lignano Sabbiadoro Ermanno Benvenuto, le delegazioni slovene e ungheresi e numerose autorità militari e civili – tra cui il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.
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