FRANCO BRUSSA PRESIDENTE AICCRE FVG (ASSOCIAZIONE DEI COMUNI E DELLE REGIONI D’EUROPA)
Ricordare oggi il senso e il significato del 9 maggio Festa dell’Europa, non può essere un semplice riandare a quella che passa come la dichiarazione Schuman dell’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman che, proponendo la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, avrebbe contribuito ad innalzare i livelli di vita delle nazioni che vi aderirono e sarebbe diventatata il primo passo verso un’ Europa Unita, ma uno stimolo a leggere la realtà d’oggi.
Lo afferma il Presidente di AICCRE FVG, Franco Brussa, che sottolinea come oggi la percezione dei cittadini a sentirsi europei vive ancora momenti di forte contraddizione.
Se da un lato, infatti, a suo parere, le giovani generazioni vivono in maniera naturale questo sentirsi europei, c’è ancora chi, per ragioni ideologiche o politiche, vede l’Europa anziché come una grande opportunità, come un limite alla propria sovranità e libertà.
Un concetto questo che Brussa bolla come anacronistico e irrazionale, essendo sotto gli occhi di tutti i benefici di appartenere all’Unione Europea.
Credo allora – egli conclude – che bisogna lavorare, a partire da chi ha responsabilità politiche ed istituzionali per far diventare sempre più concreto il “sentirsi” europei e, in riferimento ai fatti tragici che rigurdano la guerra in Ucraina, l’auspicio è che l’Europa faccia sentire in maniera ancora più forte e decisa il suo peso e la sua voce nei tavoli internazionali, affinchè il più presto possibili le armi tacciano e quel popolo, che a tutti gli effetti è Europa, possa tornare a vivere in pace.