L’amministrazione al lavoro su un progetto di valorizzazione e fruizione della frazione, teatro di battaglie nel Primo conflitto mondiale lungo il corso della Piave. Oltre alla riqualificazione dell’ex Caserma anche percorsi per scoprire i fortini e i luoghi dei combattimenti.
La frazione di Cortellazzo come luogo simbolo delle vicende della Grande guerra a Jesolo. Un progetto su cui l’amministrazione comunale, in dialogo con il comitato di Cortellazzo sta lavorando da qualche tempo, in vista dell’avvio dei lavori di riqualificazione dell’ex Caserma che ospiterà nei suoi locali anche un museo dedicato proprio al Primo conflitto mondiale. (In foto un fortino in prossimità del porticciolo di Cortellazzo, sulla riva del fiume Piave.)
Una scelta, quella di realizzare un progetto più ampio di conoscenza del territorio e dei fatti storici legati alla Guerra non causale, sostenuto anche dalla presenza di diverse testimonianze sopravvissute ai combattimenti avvenuti in questa parte di Jesolo. Immersi nella pineta di Cortellazzo si possono ancora oggi trovare diversi fortini o casematte utilizzate dall’esercito del Regno d’Italia, in particolare dopo la disfatta di Caporetto e l’attestazione della linea del fronte sul fiume Piave a difesa del litorale.
L’idea su cui sta lavorando l’amministrazione è dunque quella di sviluppare, a completamento del museo dedicato alla Grande Guerra anche una serie di percorsi che portino a visitare i fortini e a conoscere, tramite pannelli informativi e applicazioni digitali gli avvenimenti che hanno segnato la storia di Cortellazzo.
“Questa iniziativa parte da lontano e ha lo scopo di valorizzare la frazione di Cortellazzo sviluppando quello che è stato uno degli elementi che ne hanno contraddistinto la sua storia: il coinvolgimento nella Grande Guerra – commenta l’assessore alla Cultura della città di Jesolo, Giovanni Battista Scaroni –. Già in occasione del centenario del Primo conflitto mondiale l’amministrazione Zoggia aveva sviluppato una app per smartphone nell’ambito del progetto “Acque di battaglia” che permetteva tramite QR Code inseriti in appositi pannelli di ottenere immagini in realtà aumentata e informazioni storiche della Guerra. Noi puntiamo ad ampliare questo sistema, visti i progressi fatti dalla tecnologia in questi anni, integrando alla esperienza virtuale anche la possibilità di “toccare con mano” le testimonianze che abbiamo sul territorio, renderle fruibili al pubblico e incrementare così la conoscenza di Jesolo”.