Nella conferenza organizzata da Città dell’Olio, LILT e FIFpresentato un piano di azioni per promuovere la consapevolezza delle proprietà salutistiche dell’olio EVO tra le giovani generazioni
Città dell’Olio, LILT e FIF insieme ad Olio Capitale per diffondere la consapevolezza che l’olio EVO di qualità in una dieta equilibrata è un elisir di lunga vita che contribuisce nella prevenzione di diverse malattie. In occasione della 16esima edizione del Salone degli extravergini tipici e di qualità a Trieste, allo Città dell’Olio al Trieste si è tenuta una conferenza stampa nella quale Città dell’Olio, LILT, FIF hanno annunciato le iniziative che li vedranno fianco a fianco nel 2024, anno in cui le Città dell’Olio festeggiano i 30 anni di attività. Un patto per promuovere la consapevolezza delle proprietà salutistiche dell’olio EVO, alleato intramontabile e imbattibile della salute, sottolineandone le proprietà benefiche, promuovendone un consumo giornaliero corretto, soprattutto tra le giovani generazioni.
“In Italia è sempre più diffusa la consapevolezza che la salute dipenda da uno stile di vita sano ed una dieta equilibrata e non è un caso che l’olio extra vergine di oliva, alimento principe della Dieta Mediterranea, sia stato definito il primo “nutraceutico” naturale nella storia dell’uomo. Le Città dell’Olio stanno promuovendo la nascita di vere e proprie “Comunità dell’Olio” basate su valori come la cura e la solidarietà. Siamo convinti che il benessere di queste Comunità passi anche e soprattutto dalla cultura del cibo attraverso il quale promuoviamo il benessere e la salute” ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio.
“Nella nostra pluridecennale esperienza – ha commentato Bruna Scaggiante, Coordinatrice regionale delle LILT FVG e membro della Consulta nazionale femminile LILT, portando i saluti del presidente nazionale Francesco Schitull – “abbiamo documentato che l’olio EVO ha un ruolo determinante per la salute, non esiste un altro alimento con una tale concentrazione di aspetti benefici, anche per la prevenzione tumorale. Il protocolli di intesa siglati con FIF e ANCO sono particolarmente importanti e mettono in pratica un legame fattivo di forze e alleanze che potranno fare la differenza”.
“Riusciamo a mettere insieme competenze e collegamenti” – ha aggiunto Decio Ripandelli, Presidente della Fondazione Italiana Fegato Onlus – “che ci consentiranno anche di andare un po’ oltre gli obiettivi che ci siamo preposti. La FIF. un ente di ricerca traslazionare, si occupa di questo tema perché la prevenzione è fondamentale per la salute generale e soprattutto per la salute dei giovani. Quest’attività si inserisce perfettamente nelle funzioni statutarie della FIF, che oltre alla ricerca e la formazione sulle patologie del fegato e delle vie biliari, dedica anche la propria attenzione alle attività di prevenzione volte a evitare l’insorgere di tali patologie, molte delle quali possono essere direttamente collegabili ad abitudini di vita non sana, soprattutto dal punto di vista alimentare”
“Un buon olio EVO può incidere notevolmente sulla qualità della salute” – ha confermato Claudio Tiribelli, Direttore scientifico della FIF – “ad esempio per la riduzione della quantità di grasso nel fegato, come dimostrato da recenti ricerche. Le abitudini di vita non sana si stanno diffondendo soprattutto tra i giovanissimi, al punto di poter parlare di una vera e propria ‘epidemia’ di sovrappeso e obesità, situazioni che poi finiranno col portare a danni permanenti quando questi giovani diventeranno adulti, con le conseguenti spiacevoli problematiche per i pazienti, nonché ad aggravi sui costi a carico del sistema sanitario nazionale.In particolare, FIF sta svolgendo importanti ricerche per incrementare la definizione di nuovi biomarcatori idonei a una diagnosi non invasiva del grado di danno epatico e di sua possibile progressione. Un tale progetto ci permetterà una migliore prevenzione di tali patologie.
In copertina : Tiribelli, Scaggiante, Ripandelli e Sonnessa