Sono stati scelti i 5 racconti vincitori della IV Edizione del Concorso Letterario “Racconti intorno al Vino” ideato dall’Associazione Nazionale Città del Vino e curato dai suoi Ambasciatori per onorare la memoria dell’amico Nino D’Antonio, anch’egli ambasciatore,docente universitario di letteratura, scrittore, saggista e giornalista che ci ha lasciati nel 2021. Per l’edizione 2024 il tema scelto è VINI e CONFINI dove il confine può essere legato ai rapporti umani, ai confini terrestri e marittimi, ma anche a confini che non ci sono più.
I 5 vincitori del Concorso Letterario sono
(in ordine alfabetico):
Gabriella Bigatti con “Vino e miseria”
Maria Colangelo con “Una cantina, i suoi profumi: storia di una famiglia”
Jean Gasperi con “Vino e Spiriti”
Stefania Panza “La vigna terrificante (ovvero una strana storia)”
Nicolina Ros “Il vigneto oltre il nuovo confine”
I racconti che sono stati presentati al concorso erano tutti molto avvincenti e appassionanti, il tema del vino unito al tema del confine non inteso solamente con confine marittimo e terrestre e trattato su più livelli, ha creato diverse difficoltà ai giudici per arrivare ad un risultato finale. Sul vino è stato detto e scritto di tutto ma questi racconti che abbiamo ricevuto dimostrano che il tema non è ancora esaurito e che ci sono ancora tante altre belle storie di persone, di tradizioni e di ricordi da buttar giù e da raccontare.
I vincitori riceveranno un premio in denaro di €400 messi a disposizione dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis nell’ambito del partenariato del Progetto DuinoBook, Terra! giunto all undicesima edizione, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (la rassegna letteraria “contenitore” di iniziative culturali che anima Duino Aurisina, nel cuore del Carso, città del vino triestina di confine).
La casa editrice Jolly Roger invece ha curato la stampa e la distribuzione nazionale del libro che è nato dalla pubblicazione dei racconti selezionati che sarà acquistabile sia online che nelle migliori librerie italiane.
“Sono molto soddisfatto di questa IV edizione del concorso letterario “Racconti intorno al vino” e voglio ringraziare tutti gli autori che hanno inviato le opere per il loro impegno e per l’ottima qualità dei loro racconti. Faccio le mie congratulazioni agli autori selezionati e li aspetto per complimentarmi personalmente sabato 26 ottobre in Piemonte per ritirare il premio in occasione della serata di gala che si terrà nell’ambito della Convention d’Autunno delle Città del Vino” insieme al Presidente degli Ambasciatori delle Città del Vino, Carlo Rossi e al Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, Massimo Romita – il commento del presidente di Città del Vino, Angelo Radica.
Anche per la quarta straordinaria edizione del concorso letterario “RACCONTI INTORNO AL VINO” in memoria di Nino D’Antonio, dedicato alle storie di vini della nostra Italia, il Gruppo Ermada Flavio Vidonis di Duino Aurisina ha voluto convintamente offrire il proprio sostegno inserito in un progetto più ampio quale l’XI edizione di Duino Book, dedicato al tema della Terra! La IV Edizione del Concorso Letterario “Racconti intorno al Vino” ha arricchito ulteriormente il nostro festival di eventi diffuso su tutto il territorio nazionale per la promozione della lettura che si sviluppa attraverso il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Siamo particolarmente onorati e nel contempo orgogliosi di unire le nostre genti anche attraverso la cultura del vino ed iniziative di questo spessore, toccando un tema, il confine, che spesso può essere solo mentale. Un ringraziamento speciale a tutti i partecipanti per aver onorato una terra meravigliosa. – Ha dichiarato Massimo Romita Presidente Gruppo Ermada Flavio Vidonis che sarà presente con la delegazione del FVG.
“Confini”
Il passaggio dell’uomo da nomade a sedentario comporta un nuovo rapporto con il territorio. Non si tratta più di spostarsi continuamente alla ricerca di risorse e di frutti spontanei, bensì di sfruttare direttamente un’area, coltivarla oppure sfruttarla per l’allevamento, lasciarci il segno della propria presenza. Si rende quindi necessario delimitare la propria zona di appartenenza, utilizzare degli elementi naturali (un fiume, un rilievo, un lago, ecc.) ovvero tracciare una delimitazione grazie alla quale individuare un perimetro al cui interno una comunità risiede stabilmente, esercita le proprie attività e consolida la sua presenza attraverso la costruzione di case e di supporti per le proprie attività (stalle, recinti, granai, magazzini, ecc.). Il mito di Romolo e Remo rappresenta da un lato la maniera sacrale con la quale veniva individuato il sito sul quale tracciare il perimetro del nucleo originario di un nuovo insediamento umano, dall’altro l’inviolabilità che assumeva il confine così tracciato, che andava difeso anche in maniera cruenta. Non potevamo che non suggerire all’Associazione Nazionale Città del Vino, che abbraccia tutte le Regioni della nostra nazione, il tema dedicato ai Confini, in ossequio a Gorizia che ha ospitato quest’anno un meraviglioso Concorso Enologico Internazionale, dove i giurati hanno potuto vivere di persona, il confine che non c’è più.
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