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“ACQUISTIAMO LOCALE”, CAMPAGNA DI CONFARTIGIANATO IN VISTA DEGLI ACQUISTI DI NATALE

DiRedazione

Dic 14, 2024

Il Veneto è terzo in Italia per volume degli acquisti natalizi, con 2,2 miliari di euro. Sei piccole imprese su dieci operano sul mercato di prossimità

La Marca Trevigiana vanta 392 prodotti e servizi tipici, con l’agroalimentare a fare la parte del leone con 244 prodotti alimentari e bevande. Frutto delle 5.944 imprese in provincia, il 30% del totale delle imprese artigiane, che danno lavoro a 21.544 addetti

Torna la campagna “Acquistiamo locale”, l’invito di Confartigianato a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei tanti, diversi territori italiani. Un settore che vede il Veneto al terzo posto in Italia per acquisti natalizi, con una previsione di spesa di 2,2 miliardi di euro tra prodotti agroalimentari e altri prodotti e servizi tipici delle festività. La Marca Trevigiana vanta 392 prodotti e servizi tipici, con l’agroalimentare a fare la parte del leone con 244 prodotti alimentari e bevande. Frutto delle 5.944 imprese in provincia, il 30% del totale delle imprese artigiane, che danno lavoro a 21.544 addetti.

«A spingere il consumatore a scegliere un prodotto artigiano per le festività», commenta Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «è la ricerca di prodotti di qualità, con l’utilizzo di materie prime che garantiscono durabilità, bellezza, unicità e soprattutto lavorazioni a regola d’arte. La campagna intende promuovere l’acquisto di prodotti artigianali come supporto non solo per le nostre imprese, ma per l’economia locale. Diventa da parte di tutti un’azione di sostegno al welfare, all’ecosistema economico e culturale del territorio».

Secondo le previsioni elaborate da Confartigianato, per le feste di Natale gli italiani spenderanno, a dicembre, 26,5 miliardi di euro, il 27,6% in più della media annuale. Sei piccole imprese su dieci operano sul mercato di prossimità mentre sono 12,1 milioni i consumatori che acquistano prodotti a chilometri zero, il 23,5% della popolazione di 14 anni ed oltre.

Quasi due terzi degli acquisti, pari a 17,5 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande e nei consumi natalizi del 2024 spiccheranno proprio quelli che puntano sulla tipicità, sull’identità territoriale, sulla qualità di beni e servizi. Sono 327 i prodotti agroalimentari di qualità, 529 i vini DOC e IGT e 5.640 i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT).

Le relazioni tra imprese nell’agroalimentare generano la filiera più grande d’Italia, con 130,9 miliardi di valore aggiunto e l’apporto di 204.789 imprese con 2.589.000 addetti. Nella filiera dominano le 200 mila imprese di micro e piccola dimensione, pari al 97,6% del totale. Il valore aggiunto della filiera in Veneto rappresenta il 10,6% del totale nazionale.

Secondo Confartigianato, a spingere l’acquisto di prodotti artigiani è la sempre più diffusa attenzione all’unicità e alla sostenibilità di prodotti “su misura”, personalizzati, durevoli e caratteristici del territorio.

«Ogni prodotto artigiano riflette l’abilità di fondere tradizione e modernità, rispettando il valore della cultura manifatturiera secolare», conclude Loris Balliana. «Gli artigiani offrono un servizio su misura, dalla consulenza, alla riparazione e la personalizzazione, in un rapporto di fiducia e affidabilità che oggi è ricercato dal consumatore. Confartigianato sta promuovendo da anni una politica di sostenibilità e circolarità ed è per questo che il mondo artigiano viene premiato dalle famiglie nella scelta degli acquisti perché ne riconoscono le buone pratiche che riducono gli sprechi e tutelano l’ambiente».

IL VALORE DI UN REGALO ARTIGIANALE

Scegliere un regalo prodotto da una impresa artigiana non è solo un atto di consumo, ma diventa un gesto che valorizza il lavoro, la creatività, l’ambiente e la comunità. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. L’essenza e l’impatto del lavoro artigiano è dato da tradizione e innovazione, con prodotti che hanno radici nella storia ma aperti al futuro, da sostenibilità, con l’impiego di risorse rinnovabili e processi circolari, da maestria e ricchezza del know-how, in laboratori in cui vi è trasmissione di competenze, apprendistato per i giovani e valorizzazione del talento, da relazioni e fiducia, basati sulla cura del cliente, affidabilità e coesione comunitaria e da identità e cultura, dove il prodotto rappresenta il genius loci e il patrimonio culturale del territorio.

I NUMERI CHIAVE DEL FOCUS SU ARTIGIANATO ALIMENTARE

17,5 miliardi di euro di spesa in prodotti alimentari e bevande delle famiglie a dicembre

70.567 imprese artigiane di alimentare, bevande e ristorazione, pari all’1,5% delle imprese totali dell’economia italiana e al 6,7% dell’artigianato nazionale

264mila addetti nelle imprese artigiane di alimentare, bevande e ristorazione, pari all’1,4% degli addetti totali dell’economia italiana e al 10,0% degli addetti dell’artigianato nazionale

+ 1,3% vendite al dettaglio di prodotti alimentari nei primi 9 nove mesi del 2024, meglio rispetto al + 0,6% del totale

+ 1,5% produzione di alimentare e bevande nei primi nove mesi del 2024, in controtendenza rispetto al calo del 3,4% della manifattura

56,5 miliardi euro di made in Italy di alimentare e bevande (ultimi 12 mesi ad agosto 2024): 9,5%delle esportazioni manifatturiere e 2,6% del PIL, massimo storico dal 1995

+ 8,7% export alimentare e bevande nei primi 8 mesi del 2024 su base annua vs – 0,7% made in Italy

1.065 milioni di euro di export di dolci da ricorrenza (ultimi 12 mesi ad agosto 2024), Italia 2a in UE dopo la Francia e la Germania e + 12,8% nei primi 8 mesi del 2024 su base annua (vs + 0,5% totale export di beni)

7,9 miliardi euro di made in Italy di vini di uve (ultimi 12 mesi a giugno 2024), pari all’1,3% delle esportazioni manifatturiere e allo 0,4% del PIL. Italia 2a in UE dopo la Francia, e con il 67,1% da tre regioni: Veneto con 36,3%, Piemonte con 15,6% e Toscana con 15,2%

327 prodotti agroalimentari di qualità registrati con marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita). + 1 prodotto in un anno

529 vini DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) registrati

5.640 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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