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Aggiornamento sull’inquinamento idrico nelle Valli del Natisone

DiRedazione

Nov 5, 2024

COMUNICATO STAMPA

dei cittadini della frazione di Ieronizza nel Comune di Savogna
dopo l’incontro in Municipio con il CAFC e il Comune


Savogna, 5 novembre 2024 – Questa sera, dalle ore 18:00 alle 19:20 circa, si è tenuto l’incontro a porte chiuse nel municipio del Comune di Savogna tra i cittadini di Ieronizza, firmatari della seconda lettera protocollata il 30 ottobre scorso, l’ing. Massimo Battiston, direttore generale del CAFC S.p.A., la sindaca di Savogna Tatiana Bragalini, e il vicesindaco Germano Cendou, con la partecipazione di alcuni consiglieri comunali.
Durante l’incontro, il responsabile del CAFC ha chiarito le cause del presunto inquinamento da idrocarburi. La fonte del problema, ora risolta, è stata individuata in un errore di manutenzione di una pompa dell’acquedotto situata in via Kennedy a Savogna, errore commesso da un ente terzo specializzato. Il CAFC ha comunicato pubblicamente solamente ieri che la pompa è stata immediatamente sostituita, interrompendo la causa che aveva originato il problema. Stando alle dichiarazioni del direttore generale, sembra che l’ente esterno abbia utilizzato una miscela solvente errata, la quale potrebbe essersi mischiata nell’acqua potabile. Dalla mappa dei tubi dell’acquedotto, si deduce che l’abitato di Ieronizza sia stato particolarmente colpito dall’inquinamento, con un odore persistente di idrocarburi percepibile nei rubinetti domestici.
Nonostante l’intervento, ad oggi, 5 novembre 2024, l’odore di idrocarburi è ancora presente in diverse località del Comune di Savogna, tra cui le frazioni di Ieronizza, Dus, Stermizza, Barza e Montemaggiore. Secondo le analisi preliminari condotte dal CAFC e confermate dall’Azienda sanitaria, l’acqua risulta potabile e con idrocarburi al di sotto della soglia massima consentita; sono però attesi i risultati delle analisi chimiche complete per avere un quadro definitivo.

Tuttavia, il CAFC non ha fornito alcuna tempistica precisa per la risoluzione completa del problema del cattivo odore nell’acqua, generando ulteriori preoccupazioni tra i residenti.
Il CAFC ha inoltre annunciato di essere in contatto con un’azienda specializzata della provincia di Brescia per valutare un intervento di pulizia delle tubature nelle abitazioni delle aree in cui l’odore persiste. Nel frattempo, sono stati distribuiti più di 3.500 sacchetti di acqua potabile alle frazioni di Savogna e Pulfero, e tale distribuzione proseguirà fino alla revoca dell’ordinanza comunale.
Inoltre, il CAFC ha informato i cittadini presenti che la richiesta di installare una casetta dell’acqua in centro a Savogna è stata rifiutata, ritenendo tale intervento eccessivo per una popolazione ridotta. Il direttore generale Battiston ha anche invitato tutti i residenti delle frazioni coinvolte a chiamare i numeri verdi del CAFC (800 713 711 e 800 903 939) per segnalare eventuali odori di idrocarburi nelle proprie abitazioni, al fine di mappare con maggiore precisione l’area interessata dal problema.
In chiusura dell’incontro, i cittadini di Ieronizza hanno consegnato una terza lettera protocollata sul momento, indirizzata sia al direttore Battiston sia alla sindaca Bragalini. La lettera, firmata anche da abitanti delle frazioni di Dus, Barza e Montemaggiore, richiama l’attenzione su una problematica che, a oltre tre settimane dal suo insorgere, coinvolge non solo Ieronizza ma anche altre frazioni limitrofe.
Come segno di preoccupazione della comunità per il protrarsi della situazione, una copia della lettera è stata consegnata simbolicamente anche da due bambini, portatori del messaggio che tutti i residenti, inclusi i più piccoli, desiderano poter avere accesso a un’acqua pulita e sicura.
La lettera firmata dai residenti e consegnata a fine incontro espone le seguenti richieste urgenti:

  1. Ripristino della potabilità e sicurezza dell’acqua: I cittadini esigono il ripristino della
    potabilità dell’acqua in modo sicuro e immediato, sottolineando il diritto a un servizio
    primario essenziale.
  2. Chiarezza e trasparenza nella comunicazione: Viene richiesta un’assunzione di
    responsabilità per i ritardi e la carente comunicazione, che hanno causato forte ansia e
    disagi nella comunità.
  3. Pubblicazione delle prime analisi del CAFC: Si richiede la pubblicazione dei risultati
    delle analisi preliminari per confermare ufficialmente l’inquinamento da idrocarburi
    segnalato dai cittadini.
  4. Informazioni dettagliate sulla causa dell’inquinamento e piani preventivi: La
    comunità desidera un resoconto dettagliato dell’errore di manutenzione e chiede un
    piano chiaro per evitare situazioni simili in futuro.
  5. Risarcimento per danni e spese sostenute: I cittadini richiedono un indennizzo per i
    disagi e i costi aggiuntivi affrontati durante la crisi idrica, come previsto dagli articoli
    1223, 2043 e 2055 del Codice Civile.
  6. Compensazione per installazioni di purificazione private: Si propone il rimborso per
    l’acquisto di sistemi di purificazione domestici, data la persistenza dell’odore di
    idrocarburi che continua a destare sospetti sulla sicurezza dell’acqua.
  7. Contenimento degli inquinanti e protezione ambientale: La comunità richiede che le
    acque utilizzate per la pulizia delle tubature vengano trattate in sicurezza, per proteggere
    l’ecosistema del torrente Alberone e prevenire ulteriori danni ambientali.
  8. Chiarimenti su incongruenze nelle analisi CAFC: Si segnala che le analisi CAFC del
    22 ottobre, dichiarando “odore accettabile”, contrastano con l’odore persistente di
    gasolio. I cittadini chiedono una spiegazione.
  9. Campionamenti indipendenti nelle abitazioni private: La comunità sollecita
    l’intervento di enti esterni per prelevare campioni nelle abitazioni, come inizialmente
    promesso dalla Sindaca, data la preoccupazione diffusa.
  10. Installazione di una casetta dell’acqua: Proposta l’installazione di una casetta
    dell’acqua come misura preventiva in caso di future emergenze, per garantire accesso a
    un’acqua sicura.
  11. Comunicazione cartacea: Si lamenta l’assenza di aggiornamenti cartacei, eccezion
    fatta per il cartello di non potabilità sulla fontana di Ieronizza, lasciando disinformati i
    cittadini senza accesso a Internet o social media.
  12. Garanzie di sicurezza per usi quotidiani dell’acqua: Si richiedono maggiori
    rassicurazioni per la sicurezza dell’acqua per usi personali e sanitari.
  13. Responsabilità per danni alle tubature private: Si informa che eventuali danni interni
    dovuti all’acqua contaminata rientrano sotto la responsabilità del CAFC, come stabilito
    dall’articolo 2043 C.C.
  14. Pulizia dei container per la distribuzione di acqua: I cittadini richiedono che i
    container di plastica utilizzati dal CAFC per distribuire l’acqua vengano puliti
    regolarmente, poiché in alcuni casi sono stati riscontrati problemi di igiene.

Queste richieste riflettono la volontà dei cittadini di Ieronizza e delle frazioni vicine di ottenere risposte concrete e soluzioni definitive per la sicurezza e la salute della comunità, ormai in stato di emergenza da oltre tre settimane, e ancora senza una tempistica certa per il completo ripristino dell’acqua priva di odori.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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