Cerimonia di Inaugurazione
del XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste
Apre Vlasta, apuntes para un documental, omaggio all’istriana Vlasta Lah, prima regista argentina
Tra gli eventi più attesi, la lectio magistralis di Costa-Gavras, Premio Allende 2024
Il XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano prenderà il via domenica 13 ottobre 2024, con un doppio appuntamento: la prima parte di Shalom: il sentiero ebraico in America Latina, e poi la Cerimonia di Inaugurazione della manifestazione.
Domenica 13 ottobre, alle ore 20.00, nell’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste (Androna Elisa Baciocchi 4), si terrà la Cerimonia d’Inaugurazione del Festival. L‘ingresso è gratuito. I giornalisti devono inviare il nominativo proprio e di eventuali accompagnatori all’email press@cinelatinotrieste.org.
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione del programma a cura del Direttore artistico Rodrigo Díaz, sarà proiettato il cortometraggio argentino Vlasta, apuntes para un documental di Candela Vey; la regista sarà presente in sala e dialogherà con il pubblico al termine della proiezione. Quelle presentate a Trieste sono le prime immagini di un documentario in corso di realizzazione, che rende omaggio a Vlasta Lah, la prima regista donna ad aver realizzato un lungometraggio sonoro in Argentina, “a partire dalla sua corrispondenza personale e attraverso un’indagine investigativa, per recuperare il suo nome dall’oblio“. Nata a Pola, formatasi a Trieste nella prima gioventù, Vlasta studiò nel Centro Sperimentale di Cinematografia in Roma, prima di emigrare in Argentina. Quest’anteprima triestina è quasi un ritorno a casa, nel luogo da cui la sua storia appassionante è partita.
Nel pomeriggio, nel Museo della Comunità Ebraica “Carlo e Vera Wagner”, in via del Monte 7, saranno presentati due film di Shalom: il sentiero ebraico in America Latina, la sezione dedicata ai film a tematica ebraica. Alle ore 15.00, la co-produzione argentino-tedesca Una mujer di Jeanine Meerapfel, “un saggio cinematografico sull’identità. Una ricerca tra le ferite dell’esilio e una riflessione sul ruolo della memoria. Un ritratto inquietante ed intimo della madre della regista“, anticipa la sinossi. Alle ore 17.00, l’argentino La casa de Wannsee di Poli Martínez Kaplun presenta la ricerca delle proprie radici ebraiche da parte della regista, che racconta così un secolo e mezzo di storia e ricostruisce anche segreti inquietanti e a lungo nascosti.
Il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano porterà a Trieste 81 film, provenienti dall’America Latina, spesso risultato di co-produzioni con i Paesi europei. 51 anteprime italiane, di cui 24 anteprime europee e 15 anteprime mondiali.
Diverse le sedi della manifestazione. Il cuore sarà al Teatro Miela, che ospiterà le proiezioni dal 14 al 20 ottobre. Nella Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (Via Fabio Filzi 14), si terrà la conferenza Quando il cinema racconta la diversità tematica in America Latina (17 ottobre, ore 10.00). Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste (Androna Elisa Baciocchi 4) ospiterà il 17 ottobre la proiezione del film Missing di Costa-Gavras (ore 16.00) e a seguire la Lectio magistralis di Costa-Gavras, Premio Allende 2024 (il grande regista e Presidente della Cineteca Nazionale di Francia ritirerà il Premio durante la Cerimonia di Premiazioni del Festival, sabato 19 ottobre). Il Museo della Comunità Ebraica “Carlo e Vera Wagner”, in via del Monte 7, infine, sarà sede delle proiezioni di Shalom: il sentiero ebraico in America Latina (domenica 13 e domenica 20 ottobre).
Da quest’anno i biglietti del Festival sono anche in prevendita attraverso Vivaticket e possono essere acquistati anche dal sito ufficiale del Festival, www.cinelatinotrieste.org.