Al XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste,
la Cerimonia di Premiazione, nel Teatro Miela
Costa-Gavras riceverà il Premio Allende 2024. Il ringraziamento della Fondazione Allende
Il giorno di Frida Kahlo: i cinque film del focus a lei dedicato, Il mondo di Frida
Domani, sabato 19 ottobre, il XXXIX Festival del Cinema Ibero-Latino Americano vivrà la sua Cerimonia di Premiazione nella Sala Grande del Teatro Miela, alle ore 20.00. Il momento più atteso dal pubblico e dai registi, che quest’anno offre un ulteriore motivo d’interesse: Costa-Gavras riceverà il Premio Allende dalle mani dell’Ambasciatore del Cile Ennio Vivaldi. Il regista di L’amerikano, Missing e tanti altri film di denuncia sociale e politica ha manifestato la propria emozione quando gli è stato proposto il Sono profondamente commosso e onorato di ricevere un premio più che memorabile, che ci fa ricordare un uomo semplice ed esemplare. Poiché si tratta, oggi come ieri, di preservare un mondo civilizzato dove ci sia spazio per gli oppositori politici. Sappiamo fin troppo bene che il dogmatismo divide crudelmente quando l’unica cosa di cui abbiamo bisogno sono contraddizioni viventi. Salvador Allende fu e resta un eroe del nostro tempo” ha detto.
Il Premio Allende, nato per onorare i valori della cultura, dell’arte, della politica, intende mettere in risalto la sensibilità di artisti e umanisti nei confronti della condizione sociale esistente in America Latina e l’impegno, testimoniato dalle loro opere e dalle loro azioni, profuso nel riscattare la memoria e la storia dei popoli latinoamericani. È seguito con profonda attenzione dalla Fondazione Salvador Allende, che, da Santiago del Cile, promuove e tutela il legato politico, storico e culturale del Presidente ucciso dal golpe di Augusto Pinochet, l’11 settembre 1973. “Per noi è un onore che lei riceva questo riconoscimento così meritato alla sua lunga traiettoria e per aver dato molte volte visibilità agli invisibili, facendo conoscere attraverso il suo meraviglioso lavoro le ingiustizie e vessazioni ai nostri popoli“, ha scritto la direttrice esecutiva della Fondazione Salvador Allende Marcela Ahumada a Costa-Gavras (il testo integrale è al fondo del comunicato stampa, in italiano).
In attesa delle emozioni della Cerimonia di Premiazione, il programma della Sala Grande inizia alle ore 11.00: a grande richiesta, una nuova proiezione di Vlasta, apuntes para un documental di Candela Vey, il cortometraggio che ha aperto questa edizione del Festival, domenica 13 ottobre, e che è dedicato a Vlasta Lah, la prima regista donna ad aver realizzato un lungometraggio sonoro in Argentina; alle ore 12.00 sarà proiettato nuovamente il cortometraggio boliviano Astral Medusas di Fabrizio Catalano: due Meduse emergono dal passato e affrontano il dolore della separazione, fino ad accettare l’appartenenza a un armonioso destino di cambiamento permanente. Alle ore 15.00, inizia il pomeriggio dedicato agli Eventi Speciali. Alle ore 15.00, il brasiliano Uma gôndola para Nova Veneza di Joana Nin, che mostra come, attraverso il regalo di una gondola, i rapporti tra l’Italia e i figli degli emigrati in una cittadina brasiliana si mantengano vivi e ricchi di emozioni. Subito dopo, il produttore Adenilson Muri incontrerà il pubblico. Alle ore 16.15, il Festival ricorda Franco Basaglia, nel centenario della nascita, con un film su Nise da Silveira, la “madre” della psichiatria democratica in Brasile, Nise – o coração da locura di Roberto Berliner. La protagonista è Glória Pires, nota in Italia per aver interpretato alcune delle telenovelas più amate negli anni Ottanta e Novanta (Dancin’ Days, Fiore selvaggio, Agua Viva, Vite rubate): uscita dal carcere, Nise torna a lavorare in un ospedale psichiatrico di Rio de Janeiro e continua a rifiutarsi di applicare elettroshock e lobotomia, iniziando “una rivoluzione piena d’amore, ispirazione, arte e follia“.
Al termine della Cerimonia di Premiazione, alle ore 22.30 verrà proiettato l’ultimo film del focus Il mondo di Frida, che rende omaggio a personalità, idee e valori che costituivano, per l’appunto, il mondo di Frida Kahlo, la più nota artista messicana e una delle icone della cultura del Novecento, nel settantesimo anniversario della sua scomparsa. Si intitola Frida, naturaleza viva di Paul Leduc ed è una produzione messicana del 1983, interpretata dalla grande attrice messicana Ofelia Medina e da Juan José Gurrola: nel suo letto di morte, Frida ricorda parti significative della sua vita, e una serie di personaggi, tra cui il marito Diego Rivera, Trotzky e Siqueiros.
La Sala Birri offre per tutta la giornata una sorta di maratona su Il mondo di Frida Kahlo: quattro film raccontano il Messico colorato, inquieto e rivoluzionario in cui visse la grande pittrice. Dalle ore 11.00, i due film messicani dedicati a suo marito Diego Rivera: Diego Rivera, nacimiento de un pintor di Rosa Adela López Zuckermann e Un retrato de Diego di Gabriel Figueroa Flores e Diego Rivera López, quest’ultimo, realizzato e prodotto da un nipote del grande muralista, Diego Rivera López. Alle ore 15.00 il canadese Tina en México di Brenda Longfellow racconta l’avventura messicana della fotografa Tina Modotti, italiana di nascita e poi rivoluzionaria, bohemienne, libera e inafferrabile. Chiude le proiezioni della Sala Birri, alle ore 16.30, Trotsky y México, dos revoluciones del siglo XX di Adolfo García Videla, che illustra la storia del rivoluzionario ucraino, espulso dal PCUS e costretto a fuggire in Messico dove fu ucciso da un agente stalinista; la sua parabola permette di scoprire il Messico di Lázaro Cárdenas, con i suoi valori di giustizia e uguaglianza.
Da quest’anno i biglietti del Festival sono in prevendita attraverso Vivaticket e possono essere acquistati anche dal sito ufficiale del Festival, www.cinelatinotrieste.org, sul quale sono presenti anche tutti gli aggiornamenti e tutte le informazioni.
La lettera della Fondazione Salvador Allende a Costa-Gavras
Signor Costa-Gavras,
Carissimo amico,
con innegabile emozione abbiamo appreso che nell’ambito del prossimo Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste le sarà consegnato il Premio Salvador Allende.
Per noi è un onore che lei riceva questo meritato riconoscimento alla sua lunga traiettoria, per aver dato molte volte visibilità agli invisibili, facendo conoscere attraverso i suoi meravigliosi film le ingiustizie e le vessazioni subite dai nostri popoli. Con il suo talento ci ha aiutato a far conoscere al mondo le atrocità della dittatura, vissuta in seguito al rovesciamento del governo democratico guidato dal Presidente Salvador Allende. Nei nostri occhi sono ancora impressi i suoi film L’amerikano (1973) e Missing (1982), che hanno rappresentato un grido di libertà e di denuncia delle sistematiche violazioni dei diritti umani vissute in quegli anni oscuri.
Questo riconoscimento che le viene conferito oggi sottolinea la funzione insostituibile della cultura e del cinema per la vita dei popoli in democrazia. Oggi, quando incombono pericoli per la convivenza sociale e mentre le democrazie si indeboliscono, abbiamo bisogno del coraggio di Costa-Gavras per far conoscere le ingiustizie e i totalitarismi, che causano solo dolore ai popoli del mondo.
Oggi, Salvador Allende torna a essere presente a Trieste e credo che, nel consegnare nelle sue mani il premio che porta il suo nome, tutti noi, che ci sentiamo parte della sua eredità, sentiamo che lei lo merita per il suo lavoro e per il suo impegno in favore della democrazia e dei diritti umani.
Per finire, vorrei solo ricordare quello che disse Salvador Allende dopo aver assunto la presidenza della Repubblica, il 5 novembre 1970: “Il rispetto per gli altri, la tolleranza verso l’altro è uno dei beni culturali più significativi su cui contiamo”.
Grazie Costa-Gavras, per tutto l’affetto e la solidarietà vero questa terra del sud del mondo. Il popolo del Cile e Salvador Allende la ringraziano.
In copertina : Frida, Naturaleza viva