GUIDA D’ECCEZIONE SARÀ LO SCRITTORE ALBERTO GARLINI, CURATORE DI PORDENONELEGGE, INSIEME ALLA GUIDA NATURALISTICA FABIO PAOLINI: IN VISITA AI LUOGHI CARI AL POETA CON LETTURE E RIEVOCAZIONI, POESIE E ANEDDOTI, MOMENTI DI PIACEVOLE CONDIVISIONE PER VIVERE INSIEME UN’ESPERIENZA SPECIALE. PRENOTAZIONI APERTE, FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI!
UDINE – L’eco dei versi e dei ricordi di vita, il sorriso e le malinconie del poeta, lo sguardo affettuoso di chi “sa” i luoghi e i paesaggi, umani e geografici: si preannuncia come una appassionata immersione nei luoghi natii del grande poeta friulano Pierluigi Cappello il prossimo viaggio del ciclo Pordenonelegge il territorio, una intera giornata per approfondire la conoscenza di aree centrali o periferiche, di centri urbani o di comprensori appartati, che custodiscono un’identità e un fascino tutto da svelare e tutto da scoprire. Sabato 27 maggio si riparte verso la Chiusaforte che ha dato i natali a Pierluigi Cappello, e che grazie a lui ha trovato negli ultimi decenni un’eco nazionale, ma che resta territorio da scoprire e approfondire con cura, grazie anche alla guida di ciceroni capaci di raccontarla. In questo caso ad accogliere il pubblico saranno lo scrittore Alberto Garlini, curatore di pordenonelegge, conoscitore profondo di Pierluigi Cappello poeta e uomo, e la guida naturalistica Fabio Paolini, nativo di Chiusaforte, autore del volumetto “Sulle tracce del poeta”, che proprio a Chiusaforte ritrova il pensiero e le tracce di Pierluigi Cappello. Il viaggio salperà alle 8.30 da Pordenone per approdare intorno alle 10 a Chiusaforte, dove in mattinata si passeggerà nei luoghi di Cappello, ascoltando le letture itineranti di Maria Deganutti, accompagnata da Francesca Marcon. Il pranzo farà sostare in una delle location più caratteristiche, la Stazione di Chiusaforte, e prima del rientro una tappa speciale è programmata alla Casa delle Farfalle di Bordano, per una magia sgargiante di voli e colori. Prenotazioni fino ad esaurimento posti disponibili entro il 18 maggio, attraverso registrazione al sito www.pordenonelegge.it (alla voce mypnlegge).
Chiusaforte è dolcemente adagiato lungo le rive del fiume Fella, di fronte allo sbocco della Val Raccolana, e deve il suo nome ad un antico fortilizio veneziano demolito dagli austriaci nel 1833. Anticamente era conosciuto col nome di Clusa o Sclusa ed ebbe fin dall’antichità funzione strategica di controllo sulla strada: ora un’autostrada taglia il suo territorio, che a nord risale lungo il Canal del Ferro. Ma Chiusaforte è soprattutto il paese di Pierluigi Cappello, che qui ha vissuto molte delle esperienze fondanti della sua vita. Cappello ha amato la sua terra e ne ha espresso, in versi e in prosa, lo splendore antico e povero, venato di improvvise malinconie, e di una intatta forza etica. Con la materia viva di una attiva nostalgia, il poeta ha creato una vera e propria epica popolare, che attraverso le voci degli ultimi si redime in canto di finissima poesia. Le figure del padre e della madre, di Silvio il costruttore di gerle, o gli avvenimenti storici come il terremoto, così come delle tante anime dimenticate che abitavano quel borgo, hanno intessuto la trama di una delle più belle opere poetiche degli anni Duemila. Versi che si scoprono, nella loro forma più pura e immediata, proprio nei luoghi dell’infanzia, qual è appunto Chiusaforte, e in quel particolare umore architettonico, naturale e umano che inonda chi si trova a visitarla. Con la guida di Alberto Garlini e Fabio Paolini, il viaggio di Pordenonelegge il territorio si addentrerà in visita ai luoghi cari a Pierluigi Cappello, fra letture e rievocazioni, poesie e aneddoti.
Alberto Garlini è nato a Parma nel 1969, ma vive a Porcia in provincia di Pordenone. Curatore di pordenonelegge, ha pubblicato Una timida santità (Sironi, 2002), Fútbol bailado (Sironi, 2004), Tutto il mondo ha voglia di ballare (Mondadori, 2007), La legge dell’odio (Einaudi, 2012), Piani di vita (Marsilio 2015), Il fratello unico (Mondadori 2017) e Il canto dell’ippopotamo (Mondadori, 2019), dedicato alla sua amicizia col poeta Pierluigi Cappello, Il fico di Betania (Aboca 2019) e Il sole senza ombra (Mondadori 2021). Suoi romanzi sono tradotti in Francia, Olanda e Grecia.
Fabio Paolini è nato a Chiusaforte e vi è sempre vissuto. Consolidato attore di teatro, è stato tra i primi lettori in pubblico delle poesie di Pierluigi. Ha avviato e gestito per conto della Cooperativa La Chiusa la Stazione di Chiusaforte.
Fonte : Vuesse&c