La Città di San Donà ha dichiarato ufficialmente lo stato di carenza idrica. Una situazione dovuta al perdurare della scarsità delle precipitazioni, alla ridotta consistenza del manto nevoso e alle modeste riserve idriche accumulate nei serbatoi montani, come emerso da una serie di valutazioni che hanno portato la Regione Veneto a emettere l’ordinanza sulla “carenza di disponibilità idrica in tutto il territorio regionale”. A ruota sono poi intervenuti anche il Consiglio di bacino Laguna di Venezia e Veritas che hanno ritenuto di sensibilizzare enti locali e cittadinanza su un maggior contenimento idrico.
Una carenza idrica che si avverte anche a San Donà e che ha spinto l’amministrazione comunale a emanare un avviso pubblico volto a tutelare sia i consumi d’acqua, sia a indirizzarne qualitativamente il suo utilizzo.
In tal senso l’invito rivolto a tutti i cittadini è di limitare temporaneamente l’irrigazione e l’annaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di aree interne e piazzali, il lavaggio delle auto, il riempimento di piscine, fontane e vasche da giardino e tutti quegli usi che non siano quello alimentare domestico o per l’igiene personale, ovvero a limitarne l‘uso laddove ritenuto non indispensabile.
“Essendocene poca dobbiamo limitare al massimo gli sprechi d’acqua. Quelle che abbiamo indicato sono una serie di misure di buon senso che rispondono alle esigenze dettate dall’attuale stato di crisi idrica – spiega l’assessore all’ambiente Lorena Marin – e che vanno oltre la pratica del risparmio idrico che normalmente dovrebbe e potrebbe essere adottata da ciascuna famiglia quotidianamente per salvaguardare una risorsa sempre più preziosa e che troppo spesso diamo per scontata. Naturalmente le nostre sono delle raccomandazioni che, se osservate da tutti, limitano il rischio di trovarci coi rubinetti a secco in piena estate”.
“A margine delle misure per affrontare la carenza idrica attuale – continua l’assessore Marin – ci sono anche tutta un’altra serie di suggerimenti che contribuiscono a ridurre gli sprechi d’acqua. Sprechi che, se singolarmente presi sembrano contare poco, ma che invece hanno una grande incidenza. Per esempio, un rubinetto che perde al ritmo di una goccia al secondo equivale a consumare inutilmente circa 17 litri d’acqua al giorno. Oppure utilizzare la lavatrice solo quando è a pieno carico, dato che per ogni lavaggio si consumano dagli 80 ai 120 litri quando con un solo lavaggio in meno a settimana si possono risparmiare 5000 litri d’acqua potabile all’anno. Sono tutte indicazioni che abbiamo inserito nell’avviso pubblico e che invitiamo a seguire”.
Oltre a riparare i rubinetti e sciacquoni che perdono, è consigliato anche di adottare i riduttori di flusso, di preferire la doccia alla vasca da bagno, di chiudere il rubinetto e non lasciare scorrere l’acqua continuamente ma solo nei momenti di effettivo utilizzo e di lavare la verdura lasciandola a mollo in una bacinella per poi riutilizzarla per annaffiare le piante del giardino, giardino che è preferibile annaffiare nelle ore serali e notturne per ridurre il volume d’acqua che si perde per evaporazione.