ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: NONOSTANTE LE NOVITÀ DEL DECRETO SICUREZZA LE IMPRESE MANIFATTURIERE POSSONO CONTINUARE AD ACCOGLIERE STUDENTI
Armando Sartori, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «L’alternanza nelle fabbriche e nei cantieri rimane pienamente consentita. Il divieto riguarda solo le mansioni che rinviano a lavorazioni considerate ad elevato rischio nel DVR aziendale»
L’Associazione ha proposta una modifica al decreto legge 159 del 31 ottobre 2025 che prevede una comunicazione semplificata quando si ospita in azienda uno studente
Le imprese manifatturiere possono continuare ad accogliere studenti in alternanza scuola-lavoro. Confartigianato Imprese Marca Trevigiana rassicura le imprese, messe in allarme dal decreto legge 159 del 31 ottobre 2025 “Misure urgenti per sicurezza sul lavoro”, che all’articolo 7 prevede, a partire da novembre, il divieto per gli studenti di ogni età di svolgere lavorazioni classificate ad alto rischio.
«L’alternanza scuola lavoro nelle fabbriche e nei cantieri rimane pienamente consentita», puntualizza il presidente Armando Sartori. «Il divieto riguarda esclusivamente le mansioni che rinviano a lavorazioni considerate ad elevato rischio nel DVR aziendale. Gli studenti che hanno scelto indirizzi per avere sbocchi occupazionali nelle imprese manifatturiere e del sistema casa del nostro territorio possono comunque partecipare ai percorsi formativi, svolgere attività di osservazione, affiancamento e ogni altra mansioni operativa ammesse in base alla valutazione del rischio che ogni azienda in base alle sue peculiari caratteristiche ha svolto».
La norma aveva suscitato un vero e proprio allarme nelle imprese, alle prese con una carenza di lavoratori formati, valutata in almeno metà delle posizioni ricercate. La preoccupazione era di non poter più ospitare e quindi investire sui giovani studenti anche maggiorenni del territorio iscritti nelle scuole professionali – IPSIA, IEFP, ma anche gli studenti dell’ITS come meccatronico, indirizzo legno arredo ed edilizia – nei percorsi di alternanza scuola-lavoro e negli stage ordinamentali per conseguire il titolo di studio.
L’alternanza prevede varie declinazioni: formazione scuola lavoro (ex PCTO) per gli studenti degli IPSIA; stage ordinamentali per quelli degli IEFP; tirocinio curriculare per quelli degli ITS .
Le imprese dovranno analizzare di volta in volta l’esposizione al rischio dello studente che intendono ospitare chiarendo nel proprio DVR le misure specifiche di prevenzione dei rischi e i dispositivi individuali da adottare, mantenendo in tal modo la possibilità di trasmettere competenze, cultura e passione per il lavoro e i valori dell’artigianato e dell’intraprendere in genere alle nuove generazioni.
«Come associazione ci auguriamo», rilancia il presidente Armando Sartori, «che in sede di conversione del decreto in legge entro fine anno, venga introdotto un correttivo, realizzando una proposta di legge da tempo depositata a livello nazionale da Confartigianato. La nostra proposta prevede che quando si ospita uno studente in alternanza scuola lavoro debba essere resa una comunicazione semplificata, simile a quanto avviene quando si assume. In questo modo, prima dell’ingresso di qualsiasi studente in qualsiasi contesto lavorativo, il datore può concentrarsi e farsi aiutare dai professionisti della sicurezza per fare tutte le verifiche al fine di garantire che il percorso orientativo-formativo avvenga in sicurezza. Il decreto va nella giusta direzione per evitare infortuni. Il correttivo che proponiamo consoliderà il trend in calo di denunce di infortuni di studenti: nei primi sei mesi del 2025 meno 13% rispetto al 2024). Servirà anche un diffuso e costruttivo confronto con le scuole professionali del territorio e chi rappresenta le imprese insieme agli enti dedicati al controllo di modo che la prima applicazione di queste novità avvenga nel migliore dei modi.
