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ALUNNI CODROIPESI CELEBRANO LA SFIDA NATALIZIA GORIZIANA DI BERTRANDO CONTRO I TIRANNI DEL FRIULI E DELLA MITTELEUROPA

DiRedazione

Gen 5, 2025
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Pergamena scolastica commemorativa dell’assedio di Gorizia del Natale 1340 ai piedi dell’urna udinese del mitico patriarca fustigatore dei prepotenti di Friuli e Alpe Adria.

“La notte di Natale del 1340, il patriarca di Aquileia Bertrando sfidò i tiranni della regione e di tutta la Mitteleuropa levando in aria la propria spada durante la Messa sotto le mura di Gorizia assediata perché capitale di potentissimi e rissosi principi che dominavano anche Codroipo… Quella notte, tra Danubio e Adriatico, superbi e arroganti dovettero tremare! Nacque così la singolarissima tradizione natalizia friulana della Messa dello Spadone ad Aquileia, Gorizia ed Udine… Un terribile ammonimento per i prepotenti di ogni età, nazione, condizione ed epoca! ‘No fâ rabiâ i bogns!'”. Questo il testo della locandina accostata all’urna del Beato Bertrando nel duomo di Udine durante la Messa di Mezzanotte 2024. “Iniziativa di cultura civica a cura del prof. Alberto Travain e del gruppo alunni Schola Bertrandi Sez. B 2023/26 della Scuola Secondaria di Primo Grado ‘Giuseppe Bianchi’ in accordo con il Sindaco dei Ragazzi / Sindic dai Zovins alunno Pietro Mangiacapra Codroipo/Codroip, Natale 2024” si chiariva, a suggello della pergamena. Interrogato il docente sul senso del tutto, ha spiegato come, nel corso dell’anno scolastico concluso, i gruppi ovvero le “nationes” frazionali della scolaresca di una classe media codroipese avessero votato se accreditare o meno Bertrando come eroe o tiranno della storia locale. Ebbene la maggioranza, cedendo alle “fake news” della Codroipo del Trecento, sobillata dai potenti Conti di Gorizia, l’aveva ricusato come tiranno sacrilego, reo di aver permesso ai Savorgnan udinesi di costruire un castello nel cimitero del paese. A quel punto, manipoli di studenti si erano costituiti in gruppi separati, le cosiddette “Scholae Bertrandi”, a promozione delle memorie bertrandiane della località, dove, tra l’altro, per la prima volta, il celebre patriarca schierò il suo nuovo esercito friulano organizzato in quintieri. Si sa che tale locandina sia stata affissa dai ragazzi alla porta di tutte le aule della scuola come richiamo alla riflessione su passato, presente e futuro. Un nuova chicca di cultura civica radicata nel mondo giovanile, che fa ben sperare per l’avvenire!

Di Redazione

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