Sei categorie legate a temi strategici della sostenibilità: il rispetto della biodiversità, la crisi idrica planetaria, l’empowerment nella consapevolezza delle giovani generazioni, le pubbliche amministrazioni e le loro azioni a vantaggio della comunità, la divulgazione dei valori legati allo sviluppo sostenibile attraverso gli eventi pubblici e i libri: attraverso sei ricognizioni che attraversano le questioni ambientali più urgenti del nostro tempo torna il Premio Vivere a spreco zero, giunto alla sua 13^ edizione, promossa dalla campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero. Lo storico contest presenta i suoi vincitori, individuati dalla Giuria presieduta da Andrea Segrè, fondatore della campagna e direttore scientifico di Waste Watcher International, composta da Antonio Cianciullo, Luca Falasconi Marco Fratoddi, Massimo Giannetti, Roberto Giovannini Elisabetta Guidobaldi, Cristina Nadotti, Francesca Romano, Stefano Rodi, Edoardo Vigna, Daniela Volpe. Il Premio è sostenuto da un pool di aziende sensibili ai contenuti dell’iniziativa – Natura Nuova, Conad, Italia Zuccheri Coprob, Camst, Unitec, Emil Banca – e festeggerà i suoi vincitori giovedì 25 settembre a Roma, nell’ambito dell’evento per la 6^ Giornata internazionale di consapevolezze delle perdite e sprechi alimentari (Spazio Europa, dalle ore 14.30).

Ambasciatore 2025 di Buone Pratiche è Filippo La Mantia, emblema di cucina sostenibile e conviviale: una firma italiana della cucina fra le più note e amate, innovativo e appassionato, impegnato in molte cause sociali. Filippo La Mantia presenzierà alla cerimonia di Premiazione, giovedì 25 settembre, e interverrà raccontando la sua filosofia culinaria unica, basata sulla semplicità, sul patrimonio culturale e su una cucina ispirata ai valori della sostenibilità, della stagionalità, del recupero degli alimenti in funzione della prevenzione degli sprechi.Info e programma sprecozero.it
Ed ecco quindi i vincitori 2025 dei piccoli “Oscar italiani” per lo sviluppo sostenibile: a cominciare da Agricola Terra Forte, esempio virtuoso di ripristino della biodiversità in 200 ettari a coltura biologica nella Tuscia viterbese, a Blera (un’ora di macchina da Roma). L’azienda biologica che si estende per circa 200 ettari tra seminativi, pascoli, uliveti e bosco vince nella categoria Biodiversità per il sistema virtuoso di buone pratiche agricole che ha ridotto l’impatto ambientale abbracciando in maniera attenta l’agricoltura biologica, attraverso produzioni misurate e di qualità, recuperando la fertilità dei terreni, donando benessere agli animali allevati al pascolo, recuperando e consolidando la biodiversità necessaria per conservare l’equilibrio in ogni ciclo produttivo. Blera fa parte della Tuscia viterbese a solo. Menzione speciale 2025 nella categoria biodiversità per la Cascina Oschiena, inserita nella zona di protezione speciale Risaie Vercellesi, dove il riso si coltiva sin dal XVI secolo sotto la conduzione dei Monaci Benedettini. Oggi l’impegno è voltoa mantenere integre e qualitativamente elevate le proprietà del cereale attraverso un’agricoltura sostenibile nell’ambito dei progetti ambientali europei. Il territorio della Cascina è inserito nella Zona di Protezione Speciale “Risaie Vercellesi” e ha garantito il ripopolamento della Pittima Reale, raro uccello migratore il cui ultimo sito di nidificazione censito in Italia è proprio Cascina Oschiena.
Nella categoria “acqua”, così strategica a conclusione dell’estate 2025 che ha evidenziato l’emergenza climatica in atto, vince il progetto Acqua campus del CER, Canale Emiliano Romagnolo: una struttura attrezzata per la ricerca irrigua di alto livello tramite l’uso di sensori, droni, satelliti e software specializzati che permettano di aumentare il water use efficiency fino al 50 %. Il CER non è solo una delle più importanti opere idrauliche italiane per la sua lunghezza che assicura l’approvvigionamento idrico delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, con superficie di 336.000 ettari di cui 158.000 oggi irrigabili con opere di distribuzione canalizzate. Ma soprattutto, con il progetto Acqua Campus, ha predisposto una struttura tecnica espositiva a valenza nazionale, aperta alle visite del pubblico e di operatori, in cui sono collocate le più importanti e innovative attrezzature irrigue per le colture più diffuse in Italia. Dai rotoloni alle ali gocciolanti, dai pivot ai fogger, dalle ali piovane ai mini sprinkler. Sezioni apposite sono dedicate a filtri, capannine meteorologiche e sensori di rilevamento di umidità del terreno, iniettori per la fertirrigazione. La categoria Scuole per la sensibilizzazione delle giovani generazioni premia il progetto Foodclic del Comune di Capannori (Lucca), ideato per la riduzione dello spreco alimentare nelle classi: attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento degli studenti si punta a favorire nei bambini e nelle bambine un rapporto meno astratto con il cibo e una sempre maggiore consapevolezza rispetto alla provenienza degli alimenti, ai ritmi delle stagioni e alla sensorialità alimentare, tale da stimolarne il consumo a tavola con attenzione alla prevenzione e riduzione degli sprechi. Menzione speciale 2025 al progetto Coccodè fan gli Orsetti del Micronido “Gli Orsetti” di Spotorno (SV): coinvolge educatrici, famiglie e Amministrazione Comunale. Promuove la sostenibilità e la lotta allo spreco con attività esperienziali. I bambini e le bambine del Micronido hanno adottato un pollaio a distanza e conosciuto il ciclo di vita delle galline.

Nella categoria Pubbliche Amministrazioni vince il progetto La piana del cibo, una strategia alimentare unitaria e sostenibile nel cuore della Toscana: coinvolge i Comuni di Capannori, Lucca, Altopascio, Porcari e Villa Basilica che agiscono insieme per affrontare il tema del cibo, cercando di aumentare il benessere dei cittadini e favorire lo sviluppo sostenibile del territorio. La Strategia Alimentare unitaria prevede linee strategiche e azioni comuni da intraprendere per raggiungere il nostro obiettivo, un sistema alimentare sostenibile, salutare, buono e giusto. Il Piano del Cibo, inoltre, definisce un sistema di Governance collaborativa che include l’Agorà del Cibo, il Consiglio del Cibo, Tavoli tematici, Coordinatori dei Tavoli tematici e l’Assemblea dei sindaci del cibo.
Nella categoria Associazioni/Cooperative/Enti del Terzo Settore vince la Cooperativa Agricola La Collina per il modello di sviluppo sostenibile e inclusivo costruito in 50 anni, esempio virtuoso di cambiamento sociale e custode della biodiversità. La Cooperativa Agricola La Collina si è dimostrata capace di unire accoglienza sociale, rispetto della terra e valorizzazione delle persone. Fondata nel 1975, ha saputo coniugare agricoltura biologica e biodinamica con percorsi di integrazione e riscatto per persone in difficoltà, offrendo opportunità di lavoro e dignità. La sua visione si fonda su un’armonia profonda tra uomo, natura e comunità, promuovendo una società più giusta, solidale e rispettosa dell’ambiente.
E nasce nel 2025 la categoria speciale “Eventi spreco zero”: riconosce l’impegno degli organizzatori di proposte rivolte al pubblico che esprimono chiaramente, attraverso le proprie scelte, i valori dello sviluppo sostenibile. l’edizione 2025 va al Couscous Fest di San Vito Lo Capo, che diffonde concretamente valori universali come la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente, il rispetto dei diritti umani, la tolleranza, l’inclusione. Valori universali che da sempre appartengono alla terra di Sicilia, a San Vito Lo Capo e al cous cous, come sancito dall’Unesco che ha riconosciuto questo piatto Patrimonio immateriale dell’Umanità. Cous Cous Fest, insieme al Comune di San Vito Lo Capo, abbraccia e intraprende il percorso dell’ecosostenibilità, impegno che si concretizza con la realizzazione di azioni concrete per ridurre gli impatti ambientali, come: raccolta differenziata e riduzione della quantità di rifiuti, biciclette o veicoli a basse emissioni per gli spostamenti, piatti, posate e bicchieri compostabili o biodegradabili, acqua in tetrapak o in bottigliette di plastica riciclata, biglietti online per ridurre lo spreco di carta.

Infine, nella categoria Saggistica – Pagine di sostenibilità, che premia la valenza divulgativa delle opere letterarie, l’edizione 2025 va al successo internazionale degli statunitensi Naomi Oreskes e Erik Conway, Mercanti di dubbi (Edizioni Ambiente), un libro necessario nel nostro tempo, quando la scienza viene troppo spesso messa in discussione. Pagine che diventano un vero presidio per difendersi dalle dinamiche della disinformazione scientifica, dalla manipolazione e dal negazionismo climatico. Menzione speciale per un altro bestseller, Energia per l’astronave Terra. Chiamata finale (Zanichelli), di Vincenzo Balzani e Nicola Armaroli: il volume racconta al grande pubblico la realtà della più grande transizione energetica della Storia. Le tecnologie che ci servono a completarla sono già a nostra disposizione, ma il tempo stringe e la transizione energetica richiede decisioni e investimenti che non tutti, e non tutti i Paesi, sono disposti a fare. La crisi climatica, però, non aspetta …
In copertina : La Mantia e Segrè
