SUONO DUNQUE SONO
GRANDE SUCCESSO PER IL CONCERTO INCLUSIVO DI IERI (SABATO 7 DICEMBRE) AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE
TEATRO SOLD OUT E TANTA EMOZIONE PER L’ESIBIZIONE DI QUESTA ORCHESTRA CHE HA VISTO SUL PALCO UN ORGANICO DI 80 ELEMENTI, CON E SENZA DISABILITÀ, GUIDATI DALLA BACCHETTA DEL GIOVANISSIMO M° LEONARDO GRIMAZ
La musica come sinonimo di inclusione senza barriere è stata al centro del grande evento musicale di ieri sera (sabato 7 dicembre) in un affollatissimo Teatro Nuovo Giovanni da Udine, sold out in ogni ordine di posto. “Suono dunque sono” è il titolo del concerto che ha visto sul palco gli 80 elementi che si sono riuniti per l’occasione in un’inedita formazione, l’Orchestra inclusiva composta dai musicisti di tre ben Orchestre: Ami-Ritmea di Udine, OFF–Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani e una delle prime Orchestre inclusive italiane, AllegroModerato di Milano. L’appassionante appuntamento musicale, offerto gratuitamente al pubblico di Udine e della regione, voleva essere da concreto stimolo per l’abbattimento delle barriere, per l’adozione di una visione non discriminante oltre che un modo diverso per affrontare la tematica della disabilità. Sul podio il giovane e talentuoso direttore friulano Leonardo Grimaz, classe 2004, alla guida di un’orchestra formata da musicisti con e senza disabilità, in un viaggio musicale che sfidava ogni pregiudizio, abbattendo gli stereotipi e celebra l’uguaglianza. Molto variegato il programma proposto, che ha spaziato da Shostakovich (Suite per orchestra jazz n. 2 Valzer) a Edvard Grieg (da Peer Gynt op. 46 Il mattino, La morte di Aase, Danza di Anitra, Nell’antro del re della montagna) fino a Musorgskij (dai Quadri di un’esposizione: Promenade n. 1, Balletto dei pulcini nei loro gusci, La grande porta di Kiev), E. Elgar (Pomp and Circumstance Marcia Op. 39 N. 1), Carlos Santana (Oye como va), Carl Orff (O Fortuna), M. A. Charpentier (Prelude, dal Te Deum). A suggello due celebri brani di tradizione natalizia, Adeste fideles, Joy to the world.
L’originalità del concertostava tutta nella sua natura pionieristica per la promozione dell’arte come mezzo di inclusione sociale: un grande punto di arrivo per le attività della Scuola Ritmea, giunta alla soglia dei sui primi 30 anni di attività (è nata, infatti, a Udine nel 1995), che dal 2017 ha dato vita all’interno dei suoi percorsi musicali al progetto AMI- Attività Musicale Inclusiva, dimostrando come l’inclusione sociale sia in grado di creare un contesto educativo di integrazione sociale assolutamente unico. Il progetto Ami di musica accessibile, è un’iniziativa che mira a creare un contesto musicale aperto a tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche o cognitive dei partecipanti. La scuola di musica Ritmea sta costruendo una comunità di docenti ed operatori di sostegno specializzati e qualificati nella gestione delle disabilità e delle neurodiversità: la prospettiva, che trova nell’evento in programma al Giovanni da Udine un suo primo momento di lancio ufficiale – è quella della creazione di un’Orchestra inclusiva stabile in Friuli Venezia Giulia, con sede a Udine.
Il concerto – che è stato aperto dall’intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone e dalla presentazione della responsabile della Scuola udinese Antonella Rigo – è stato realizzato con il sostegno della Regione, la collaborazione del Comune di Udine, della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni di Udine; con il contributo di Fondazione Friuli, Rotary Club Udine Distretto 2060 e la sponsorizzazione di Banca 360.
In copertina : Ami Ritmea – Giovanni da Udine – 7 dicembre – credits tag Massmedia Stefano Bergomas