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ARLeF: con Nûfcent Furlan il Coro polifonico di Ruda rende omaggio alla villotta friulana.

DiRedazione

Dic 9, 2020

Il Cd, con testi in friulano, italiano e inglese, è pubblicato da Nota

Il 17.mo Cd del Coro Polifonico di Ruda esce a 75 anni dalla sua nascita ed è interamente dedicato alla villotta friulana. Un tema musicale originale e popolare che tanta parte ha avuto nello sviluppo del canto corale del Friuli VG. Nûfcent furlan. Musichis su temis popolârs di un Friûl che nol è plui, questo il titolo, è un “viaggio nella memoria” in 21 tracce, registrato dal vivo. Il bel lavoro è stato presentato in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, Eros Cisilino, presidente dell’ARLeF, l’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti; Pier Paolo Gratton, responsabile delle relazioni esterne del Coro e il musicologo Alessio Screm.

«Nûfcent furlan è l’ennesimo pregevole lavoro del Coro Polifonico di Ruda e testimonia l’impegno del sodalizio nella promozione della lingua e della cultura friulana – ha detto il presidente dell’ARLeF, Cisilino –. Perciò l’Agenzia ha sostenuto con convinzione e passione il progetto, occupandosi della traduzione e adattamento dei testi antichi e moderni del libretto, nel rispetto della grafia ufficiale della lingua friulana e della variante locale. A quelli in marilenghe si affiancano poi i testi in italiano e inglese con il chiaro intento di dare una dimensione europea e internazionale alla conoscenza delle villotte, un patrimonio culturale peculiare del Friuli che ha le sue origini popolari nel XV secolo».

«Con la pubblicazione del Cd Nûfcent furlan, il Coro polifonico di Ruda è riuscito a colmare il vuoto di rappresentazioni in presenza, eventi e attività a cui tutti i gruppi corali sono stati costretti a causa della pandemia – ha aggiunto l’assessore regionale Roberti -. Grazie alla promozione e diffusione di un genere di cultura e musica così particolare quale è quello della villotta, inoltre, sarà possibile consolidare l’identità, che passa per la riscoperta e conoscenza della sua lingua e della sua storia, e incuriosire anche le più giovani generazioni che potranno approfondire temi essenziali del Novecento friulano e rinsaldare le proprie radici. L’auspicio – ha concluso Roberti – è che regalando questo Cd per Natale si rafforzi, attraverso la conoscenza dell’importante patrimonio della musica popolare, un senso forte di popolo».

Il Cd presentato oggi, il quale significativamente mostra in copertina il celebre quadro di Zigaina “Assemblea di braccianti sul Cormor”, è il frutto di un progetto nato nel 2002 e che il Coro Polifonico di Ruda ha voluto pubblicare in questi mesi di confinamento, per testimoniare il desiderio di tutto il mondo corale di riprendere a cantare e di rilanciarsi dopo un lungo periodo di involontario silenzio. A commento e guida della pubblicazione discograficaè intervenuto l’esperto di musica friulana Alessio Screm, che ha presentato estratti audio e immagini intorno ai mondi antichi e moderni della villotta, anonima e d’autore.

«Rovistando tra le carte del Coro – ha raccontato Gratton – ci siamo imbattuti in questo master che era rimasto sovrastato dalle tante iniziative del Polifonico negli anni a seguire con la direzione di Fabiana Noro. Si tratta quindi di un lavoro “datato”, ma che mantiene intatte le prerogative e le qualità del Coro anche se, oggi, quei protagonisti non cantano più».

Il progetto nasceva dall’esigenza di proporre la musica friulana in modo diverso: per questo era stato contattato lo scrittore Alberto Garlini, che aveva steso una “storia” di emigrazione, amori, passioni e guerre, mentre al maestro Daniele Zanettovich era stato assegnato l’incarico della direzione. Cinque furono i concerti tenutisi in regione – con Sebastiano Zorza alla fisarmonica, Giorgio Fritsch alle percussioni, Eddi Bortolussi voce recitante e un gruppo femminile costituito per l’occasione – con notevole successo di critica e pubblico. Ora quel lavoro può essere riascoltato, non per un semplice recupero della memoria, ma per guardare avanti e per constatare che, comunque, le radici del Coro sono sempre ben salde nel patrimonio musicale locale.

Con l’uscita di questo cofanetto, disponibile a partire dal 15 dicembre in tutto il Friuli, il Polifonico completa un trittico d’omaggio (Cd del Cinquantennale e Ricuardi un timp) alla lingua e alla cultura friulane.

Di Redazione

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