L’ASSOCIAZIONE CULTURALE GORIZIANA QUIALTROVE
presenta nel nuovo spazio di arte contemporanea
THE CIRCLE di via Rastello 91 il programma di iniziative
ARTE PER LA CITTÀ
che coinvolge l’Accademia di Belle Arti di Venezia e gli artisti di fama internazionale Serse Roma e Loris Cecchini
presenti alla conferenza stampa di presentazione il vicepresidente di QuiAltrove Fabio Bonetta, il vicepresidente dell’Accademia di Bella Arti di Venezia Stefano Marotta, Serse Roma e – in video collegamento da Milano- Loris Cecchini.Partecipano l’Assessore alla Cultura del Comune di Gorizia Fabrizio Oreti, in rappresentanza della Direzione Cultura della Regione FVG Giulia Degano, il Presidente Commissione Cultura della Regione FVG Diego Bernardis
GORIZIA – L’associazione culturale goriziana QuiAltrove ETS, che ha recentemente aperto alla città, sotto i portici di via Rastello, il nuovo spazio di arte contemporanea The Circle, esito di una riqualificazione dello storico locale Drogheria Frantz nell’ambito del Bando Borghi PNRR, ha illustrato oggi durante una conferenza stampa – con il vicepresidente di QuiAltrove Fabio Bonetta, il vicepresidente dell’Accademia di Bella Arti di Venezia Stefano Marotta, l’artista Serse Roma, l’Assessore alla Cultura del Comune di Gorizia Fabrizio Oreti, Giulia Degano in rappresentanza della Direzione Cultura della Regione FVG e il Presidente Commissione Cultura della Regione FVG Diego Bernardis – l’attività ideata per valorizzare il ruolo della cultura e dell’arte contemporanea per lo sviluppo di Borgo Castello e della città di Gorizia, attraverso l’allestimento di mostre, attività culturali, workshop e percorsi di co-progettazione con i cittadini.
L’apertura ufficiale dello spazio ha coinciso nelle scorse settimane con l’inaugurazione della mostra Duetto pensata e realizzata nella logica del rapporto creativo tra un artista affermato quale è Serse Roma – che più di tutti è riuscito nelle sue opere a dare forma e visibilità all’acqua, condizione fluida per eccellenza – ed uno emergente come Eric Gerini: esposizione che resterà allestita fino al prossimo luglio a celebrare il prezioso legame e la trasmissione di conoscenze tra artisti di diversa esperienza.
QuiAltrove dà adesso corso ad una nuova, importante collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, sancita da una specifica convenzione sottoscritta dalle due realtà, per la realizzazione di un’Open Academy rivolta a giovani artisti del territorio e di provenienza nazionale e internazionale. Il progetto, inserito nel percorso del Bando Borghi, prevede la realizzazione di tre percorsi di alta formazione, da sviluppare nel corso di tre annualità, gestiti dai professori e artisti dell’Accademia di Venezia e coordinati dal direttore prof. Riccardo Caldura e dal vice direttore Stefano Marotta, a partire da quello di quest’anno denominato Arte per la Città. L’obiettivo primario è quello di utilizzare l’arte, e segnatamente l’arte contemporanea, quale motore di sviluppo di un recupero e qualificazione dell’ambito urbano di riferimento del progetto, il Borgo Castello di Gorizia, promuovendo percorsi formativi di alto valore per giovani artisti in interazione con la comunità sociale di riferimento grazie alla realizzazione di laboratori e mostre diffuse. L’iniziativa mira a consolidare la trasformazione progressiva del modo di intendere la riqualificazione della zona storica della città che è stata designata, con Nova Gorica, Capitale della Cultura Europea 2025, occasione storica di innovazione ed attrazione.
Il vicepresidente Fabio Bonetta spiega come «il valore della proposta Open Academy che QuiAltrove realizzerà in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia risiede nella sua capacità di utilizzare l’arte contemporanea come motore di sviluppo per il recupero e la qualificazione di Borgo Castello a Gorizia. Attraverso percorsi formativi di alto valore, dedicato ai giovani artisti, il progetto promuoverà l’integrazione della comunità mediante la realizzazione di laboratori e mostre diffuse. Offrendo strumenti per diventare protagonisti del cambiamento e della rivitalizzazione cittadina, questo progetto non solo consoliderà la filiera culturale e creativa locale, ma attrarrà anche nuovi talenti, stimolando ambiti pregiati di sviluppo per la città».
Proprio in connessione con Go!2025, l’associazione promotrice QuiAltrove intende supportare il percorso avviato con l’Accademia di Venezia attraverso ulteriori iniziative qualificanti. Il percorso artistico denominato Duetto, darà vita ad altre due iniziative espositive caratterizzate da abbinamenti tra diverse generazioni di artisti per la trasmissione della conoscenza e l’incentivazione dei percorsi artistici. Tra i prossimi eventi programmati, uno vedrà come probabile protagonista l’artista Manuela Sedmak.
Uno spazio tutto particolare sarà riservato al poliedrico artista milanese, da anni residente a Berlino, Loris Cecchini, che ha accolto l’invito di QuiAltrove di interpretare con la sua arte la Capitale della Cultura: sarà, infatti, protagonista nel 2025, in occasione dell’inaugurazione di Nova Gorizia e Gorizia Capitale d’Europa, di un peculiare progetto attraverso una sua mostra personale e un’istallazione urbana esterna allo spazio espositivo pensata per festeggiare la Capitale. Affascinato dalla particolarità transfrontaliera di questo territorio, dove Gorizia e Nova Gorizia sono, assieme, metafora dell’idea di ponte e di collegamento tra culture, comunità, storie e persone, Cecchini ha pensato ad una mostra centrata sull’idea della cooperazione, della relazione, della creazione di ponti tra le diverse dimensioni del vivere. «La mostra che ho pensato prevede l’esposizione di alcune mie opere che ruotano intorno a concetti di energia e trasformazione, connessione e distribuzione, in una relazione dinamica con lo spazio interno ed esterno alla galleria: in particolare vorrei mostrare una parte del mio lavoro che si articola tramite un’idea di scultura espansa, particellare, che diviene metafora visuale di un progetto più ampio presente in città e che si pone in relazione diretta di interazione strutturale (suggerita dall’estetica stessa del mio lavoro) tra la Gorizia italiana e la Nova Gorica slovena, città divise, ma unite nella cooperazione», spiega l’artista. «Penso ad un flusso visuale dinamico che sembra attraversare la barriera – il confine – dello spazio architettonico per farsi metafora concreta di una vettorialità espansa ed in continua trasformazione».
«Nella visione di QuiAltrove l’arte contemporanea è un elemento fondamentale per la riqualificazione di Borgo Castello poiché introduce nuove idee, prospettive ed espressioni creative che trasformano lo spazio urbano in un luogo più stimolante e attrattivo», spiega Fabiana Vidoz, responsabile progetto The Circle_Concept Zone. «Essa tuttavia non valorizza soltanto l’estetica del Borgo, ma come abbiamo potuto constatare dall’apertura dello spazio espositivo, The Circle di via Rastello incoraggia la partecipazione culturale e l’interazione sociale. Persone appassionate, artisti del territorio, semplici cittadini guardano con interesse a questa esperienza con l’idea che si possa esplorare insieme contenuti innovativi ed espressioni artistiche diversificate, per creare qualcosa che a Gorizia ancora non c’è: uno spazio capace di aggregare persone e relazioni, stimolando un dialogo critico e coinvolgente con il pubblico e rendendo l’arte un potente strumento di riflessione, interazione e cambiamento sociale».
Proprio la partecipazione sociale è al centro della raccolta di idee online che è stata messa a disposizione di tutti i cittadini fino alla giornata di ieri per fornire le proprie idee su come l’arte può contribuire alla riqualificazione del Borgo e all’evoluzione della società. Secondo QuiAltrove, infatti, l’arte contemporanea non solo offre agli artisti un mezzo di espressione – tra installazioni, pittura, fotografia, scultura, arte digitale, installazioni sonore, progetti site specific – per esprimere idee e sentimenti, ma può anche stimolare il pensiero critico, promuovere il dialogo e la comprensione interculturale e intergenerazionale e generare innovazione sociale.
Nel pomeriggio odierno sono previsti due incontri pubblici di restituzione e illustrazione degli esiti della raccolta di idee. Alle 15.00 in programma il panel L’arte della collaborazione per approfondire i risultati del percorso di co-progettazione e le idee che i cittadini e le categorie produttive hanno proposto per la rigenerazione di Borgo Castello. Alle 17.00, invece, in programma l’incontro Sogno o son desto? Per illustrare alcuni dei progetti più significativi emersi in queste prime settimane di lavoro comune con i cittadini.
Dai primi risultati di questa raccolta di idee, che ha potuto contare su quasi un centinaio di risposte, si possono evidenziare proposte che possono essere di immediata realizzazione e altre che necessitano di un periodo medio-lungo. Nel merito, tra le principali richieste quelle di avviare momenti informali di incontro e scambio con gli artisti partner dell’Associazione, ma anche poter partecipare a laboratori artistici con i principali ospiti della galleria. Interessanti anche gli stimoli giunti sul piano dello scambio intergenerazionale, con richiesta di progetti di memoria storica, per i cittadini più anziani che li portino a partecipare a progetti artistici di documentazione della storia locale con le loro esperienze personali attraverso fotografie, scritti, o creazioni artistiche che raccontano storie del passato della comunità. Altrettanto importanti i dialoghi intergenerazionali e interculturali da promuovere tramite l’arte. Tra le proposte da poter sviluppare a più lungo termine quelle che rientrano nel tema dell’animazione culturale, come la possibilità di vedere in Borgo Castello installazioni di grandi artisti contemporanei o offrire ai giovanissimi occasioni per esprimersi in autonomia incrociando diversi ambiti ed espressioni artistiche e linguistiche.
Significativa la richiesta di percorsi formativi che intercetta le azioni già programmate dall’Associazione QuiAltrove in partnership con Accademia di Belle Arti di Venezia.