Gli sharing, alle 18: il 20 settembre alla Sala Bergamas; il 21 settembre al Teatro di Cormons
ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale propone due nuove restituzioni del progetto ARTEFICI.ResidenzeCreativeFVG. Al termine della sessione di lavoro infatti gli artisti ospitati in residenza offrono al pubblico uno sharing ad ingresso libero per poter condividere con gli spettatori questo step del processo creativo, e vivere ancora più in profondità il rapporto con il territorio. Il primo sarà a Gradisca; il secondo a Cormons.
Il collettivo artistico Caraboa Teatro sta lavorando in residenza a Gradisca su ‘Iris e le altre’ (liberamente tratto dal libro di Andrea Santangelo ‘Eccentrici di guerra): la storia di quattro donne, quattro combattenti, quattro modi di affrontare la guerra e la lotta per la libertà. Lo studio finora avviato sarà condiviso con il pubblico mercoledì 20 settembre, alle 18, alla Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo. L’idea di portare sul palcoscenico, queste quattro storie diventa necessaria e attuale oggi, quando di donne, di femminismo, di guerra, di pace e di resistenza sentiamo più che mai il bisogno. È un monologo a quattro voci dove le protagoniste raccontano la propria storia in prima persona, in un intreccio di suoni e parole. Drammaturgia e regia di Gioia Battistacon Caterina Paolinelli, con la partitura vocale Elsa Martin e con il contributo speciale di Anna Kamsha, una giovane attrice ucraina del teatro di Kiev; istallazioni luminose di Veronica Penzo.
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Il secondo sharing sarà proposto, giovedì 21 settembre, alle 18, al Teatro Comunale di Cormons. Vedremo ‘Selective Breeding’ con la compagnia IVONA di Pablo Girolami i cui danzatori sono Guilherme Leal, Lou Thabart, Katarzyna Zakrzewska, Kiran Bonnema, Sara Ariotti, Isidora Markovic. Ma per chi volesse sarà possibile fare riscaldamento con la compagnia partire dalle 17.
I protagonisti di Selective Breeding sono uno scienziato, un macellaio, due pulcini e un salmone, gli stessi protagonisti che hanno abitato più di 3.5 miliardi di anni di evoluzione sulla Terra fino ad oggi, imprescindibili per la sua sopravvivenza e per la tutela dell’equilibrio tra uomo e natura. Perché il il superstite non è necessariamente l’individuo più forte, bensì quello che sarà maggiormente in grado di adattarsi all’ambiente circostante