ACCOLTE CON ENTUSIASMO DA 600 RAGAZZI DELLE SCUOLE SUPERIORI DI PORDENONE E SAN VITO AL TAGLIAMENTO E DAI LORO INSEGNANTI
SUCCESSO PIENO PER IL NUOVO PERCORSO DEL PROGETTO UGUALI DIVERSI
Avvocate in classe per insegnare l’arte della mediazione e, anche attraverso simulazioni e giochi di ruolo, l’utilità di uno strumento che porta a una conciliazione, in ogni possibile situazione della vita reale: era una delle novità della terza edizione di Uguali Diversi, il progetto promosso dall’associazione Thesis di Pordenone in collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e curato da Emanuela Furlan, con il sostegno fondamentale di Banca 360 e Fondazione Friuli.

Il percorso “L’arte di dire (e di ascoltare)” che ha coinvolto le associate dell’UNAM di Pordenone (Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione), ha portato nelle scuole superiori strumenti concreti per migliorare la comunicazione e gestire i conflitti in modo costruttivo con lo scopo di favorire le relazioni interpersonali nella loro comunità di riferimento.
“L’obiettivo era fornire ai ragazzi strumenti pratici per affrontare le divergenze in maniera collaborativa e consapevole”, spiega l’avvocata Cristina Corba, responsabile della sezione UNAM di Pordenone. “Attraverso i laboratori interattivi, gli studenti hanno sperimentato l’importanza dell’ascolto e del dialogo nella risoluzione dei conflitti, acquisendo competenze utili non solo a scuola, ma anche nella vita quotidiana”.
Il progetto ha coinvolto 600 studenti con laboratori che si sono svolti nelle scuole di Pordenone e San Vito al Tagliamento, con indirizzi differenti, dal classico allo scientifico, alle scienze umane e gli istituti tecnici.
Le attività hanno spaziato dall’analisi del linguaggio alla gestione delle controversie, con un approccio pratico che ha saputo coinvolgere i ragazzi ed entusiasmare studenti e docenti, tanto che da molti insegnanti è arrivata la proposta di organizzare un percorso dedicato a loro, a testimonianza del forte impatto del progetto.
“L’UNAM, da anni impegnata nella promozione della mediazione come alternativa ai procedimenti avversariali – prosegue Corba – considera la scuola un luogo chiave per diffondere questa cultura. Dal 2020, grazie a un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, l’associazione sviluppa progetti educativi per la cittadinanza attiva e la legalità”. L’incontro con il progetto Uguali Diversi è stata quindi l’opportunità per un importante lavoro di rete condiviso.
Nel laboratorio Parliamone – Imparare a comunicare per gestire i conflitti, gli studenti hanno esplorato le dinamiche del conflitto, gli effetti di una comunicazione errata e le strategie per una gestione efficace. Con simulazioni e giochi di ruolo, hanno compreso il valore della mediazione come strumento di conciliazione”
In classe, sono state numerose le avvocate e mediatrici dell’Organismo Mediazione Forense di Pordenone che hanno portato la loro esperienza e specifica formazione: Cristina Corba, Marzia Lollo, Francesca Ioan, Sonia Faion, Daniela Vaccher, Manuela Zanussi, Antonia Tomè, Grazia Pirozzi, Lidia Diomede, Isella Follador, Silvia Saitta, Elisa Baviera, Michela Brusadin, Rosanna Rovere, Morena Cristofori, Olivia Basso, Livia Brovedani e Anna Tommasini.
In copertina da sx: Sonia Faion, Cristina Corba, Manuela Zanussi, Elisa Baviera, Michela Brusadin