La bufala dei cambiamenti climatici causati dalle attività umane. Berlato (ECR) smonta il catastrofismo ambientalista.
Strasburgo 21.01.2025 – “Negare i cambiamenti climatici significherebbe negare l’evidenza, per il solo fatto che i cambiamenti climatici sono sempre esistiti ed esisteranno sempre, sono una caratteristica costante del nostro pianeta e sono legati prevalentemente alla variabile intensità dell’attività solare. Affermare che la causa principale dei cambiamenti climatici sia da imputare alle attività umane e, in particolare modo, alle emissioni di Co2 legate a queste attività, è una teoria priva di qualsiasi fondamento scientifico. Certo, le attività umane che producono sostanze inquinanti vanno contrastate, ma definire come sostanza inquinante l’anidride carbonica, di cui si nutrono le piante con la conseguente produzione di ossigeno, è davvero paradossale” questo è quanto ha riferito in aula l’Onorevole Sergio Berlato nel corso del dibattito sull’asserito aumento record delle temperature nel corso dell’anno 2024.
L’europarlamentare ha quindi posto una serie di osservazioni rispetto all’EU ETS (European Union Emissions Trading System) ovvero al sistema di commercio europeo avente come obiettivo l’abbattimento delle emissioni di Co2 in atmosfera attraverso un sistema di compravendita di quote.
Un “grande affare”, così lo ha definitivo Berlato, “derivante della compravendita dei diritti alle emissioni di Co2 che dal 2013 ha raccolto oltre 175 miliardi di euro”.
Per l’europarlamentare vicentino anche la regola del “chi inquina paga “andrebbe rimodulata. “Vogliamo veramente combattere coloro che davvero inquinano l’ambiente a scapito anche della salute delle persone oppure lasciamo che costoro agiscano indisturbati, soprattutto se hanno i soldi per poterselo permettere – chiede l’Onorevole Berlato – Va evidenziato che i profeti di sventura, tra i quali spiccano coloro che sono pervasi dall’ideologia animal-ambientalista, usano il catastrofismo come metodo per spaventare le persone ed imporre loro ingiustificate limitazioni delle loro libertà individuali, provocando contestualmente una preoccupante perdita di competitività dell’economia europea nei confronti di altre economie di altre nazioni del mondo. Il nostro obiettivo – conclude Berlato – è tutelare la salute delle persone e salvaguardare l’ambiente, non certo inseguire le interessate profezie dei profeti di sventura”.