Sala del Ridotto del Teatro Verdi, ore 18:30
ALIENDEE BEATBOX GROOVY TRIO
featuring ALESSANDRO SCALA & MECCO GUIDI
Aliendee (beatboxing, loop station),
Alessandro Scala (sax tenore), Mecco Guidi (tastiere)
Teatro Verdi, ore 21
BILLY COBHAM TIME MACHINE BAND
Billy Cobham (batteria),
Antonio Baldino (tromba), Andrea Andreoli (trombone), Björn Arkö (sax),
Rocco Zifarelli (chitarra), Joel Lyssarides (tastiere), Victor Cisternas (basso)
Sabato 16 novembre il Padova Jazz Festival giunge al suo culmine con il concerto del batterista Billy Cobham, per il quale non è eccessivo sfoderare l’aggettivo “mitico”. Il supercampione della fusion anni Settanta si esibirà al Teatro Verdi (ore 21) con la sua Time Machine Band, la cui line up internazionale è completata da Antonio Baldino (tromba), Andrea Andreoli (trombone), Björn Arkö (sax), Rocco Zifarelli (chitarra), Joel Lyssarides (tastiere) e Victor Cisternas (basso).
Nel pomeriggio si ascolteranno ulteriori magie ritmiche, con l’esibizione del funambolico beatboxer Aliendee alle ore 18:30 nella Sala del Ridotto del Teatro Verdi. Assieme ad Alessandro Scala (sax tenore) e Mecco Guidi (tastiere), Aliendee farà confluire improvvisazione e sonorità jazz nel turbinoso mondo del beatboxing.
Impossibile pensare alla grande stagione fusion degli anni Settanta senza il drumming di Billy Cobham, che di quel genere è stato uno dei padri fondatori oltre che il più emblematico batterista.
Prima ancora di mettersi a capo dei suoi gruppi, che hanno fatto storia, aveva gettato le basi del suo stile possente, ipercinetico, tumultuoso, figlio al contempo del jazz (con le sue sottigliezze e complessità), del rock (con la sua martellante irruenza), del funk (coi suoi groove arabescati).
Billy Cobham, nato a Panama nel 1944, si trasferisce con la famiglia a New York tre anni dopo. A otto anni già si esibisce dal vivo. Dopo una lunga permanenza come percussionista nell’U.S. Army Band, si congeda ed entra al servizio di Horace Silver. È il 1968, l’anno in cui la storia del jazz (e non solo) sta per cambiare. In rapida successione viene ingaggiato da Stanley Turrentine, Shirley Scott, George Benson, sino all’approdo che lo indirizza definitivamente: la band elettrica di Miles Davis, quella che va in studio e sforna Bitches Brew (e poi Live-Evil e A Tribute to Jack Johnson). Se ne va dal gruppo di Davis a braccetto di John McLaughlin, col quale dà vita alla Mahavishnu Orchestra, che debutta nel 1971. E mentre diventa il batterista ufficiale delle produzioni fusion targate CTI, è pronto anche a esordire come leader. Lo fa nel 1973 con un disco entrato nella leggenda: Spectrum. Nel giro di pochi anni Cobham si orienta verso produzioni più commerciali e la progressiva ‘dolcificazione’ della sua musica va di pari passo con l’allargarsi della notorietà.
A partire dagli anni Ottanta, è tornato con frequenza al ruolo di sideman di lusso, continuando comunque anche la sua attività solistica, che in anni recenti lo ha anche portato a ricostituire il progetto Spectrum.
«“Time Machine” è un settetto con la sezione ritmica di batteria, tastiere, chitarra e basso e tre strumenti a fiato: tromba, sax e trombone», chiarisce lo stesso Billy Cobham. «Questa combinazione riprende, ringiovanendola, quella della mia prima band, che comprendeva John Abercrombie, Michael Brecker, Glenn Ferris, Randy Brecker, Milcho Leviev e Alex Blake. Era il 1974. Quel gruppo eseguì gran parte della musica che si ascolta su Spectrum, Crosswinds, Total Eclipse, A Funky Thide of Sings e Life and Times. “Time Machine” eseguirà molte delle composizioni di quegli album ma da una nuova prospettiva, oltre a diverse mie composizioni più recenti, rivitalizzate dal format del settetto».
Pioniere del beatboxing, Aliendee (al secolo Davide Giuseppe Di Paola, torinese di nascita, di base a Roma, classe 1981) ne è tra i principali esponenti a livello internazionale. Perfezionista nello sviluppo della tecnica imitativa degli strumenti, legato all’estetica jazz per quanto riguarda le sonorità e la pratica dell’improvvisazione, Aliendee ha iniziato a ‘suonare senza strumento’ nel 2001, allenandosi in questa particolare disciplina sorta all’interno della cultura hip hop per far fronte alla necessità di avere sempre musica a portata di mano quando si tratta di ballare in strada (breakdance) o quando si improvvisano rime (rap). Così, in assenza di strumenti e anche di mezzi per riprodurre musica pre-registrata, il beatboxer utilizza la voce e il proprio corpo per creare ritmi e suoni, in particolar modo imitando il beat delle percussioni e il fraseggio degli strumenti melodici.
Alessandro Scala, sassofonista ravennate, classe 1968, inizia gli studi di clarinetto, e poi di sax, sin dall’infanzia. La sua enorme dedizione alla musica senza preclusioni di stile lo ha portato a collaborare con nomi di rilievo in vari ambiti, dal jazz, alla bossa nova, il funk, il blues: Bob Moses, Marilyn Mazur, Bruno Tommaso, Jimmy Owens, Marco Tamburini, Mario Biondi, Rosalia de Souza… Particolarmente duratura è la sua collaborazione con l’hammondista lounge Sam Paglia. Come leader, Scala ospita nelle sue formazioni solisti di notevole livello: Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Mauro Ottolini, Roberto Gatto…
Mecco Guidi è un tastierista versatile, a proprio agio in contesti jazzistici, soul e blues. Tra le sue collaborazioni spiccano quelle con Christian Capiozzo (un loro brano è stato utilizzato nella nota serie televisiva Sex and the City), Cesare Cremonini e in duo con Raphael Gualazzi. Ottime anche le compagnie jazzistiche: Enrico Rava, Robert Bonisolo, Jesse Davis, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini.
Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Veneto e con il sostegno del Ministero della Cultura.
Informazioni:
Associazione Culturale Miles
Via Montecchia 22 A, 35030 Selvazzano (PD)
Tel.: 347 7580904
e-mail: info@padovajazz.com
web: www.padovajazz.com
Direzione artistica: Gabriella Piccolo Casiraghi
Consulenza artistica e Ufficio stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217 e-mail: dancecchini@hotmail.com
BIGLIETTI
Teatro Verdi
16/11: Billy Cobham
Biglietto intero da 18 a 30 euro; ridotto da 15 a 25. Posti numerati
Ridotto del Teatro Verdi
16/11: Aliendee
Biglietto intero 12 euro; ridotto 10. Posti non numerati.
Studenti (di ogni istituto, su presentazione di badge che lo attesti): per ogni serata (tranne al Teatro Verdi) biglietto ridotto speciale di 5 euro, acquistabile online (+ diritto di prevendita) o in biglietteria la sera stessa del concerto fino a esaurimento posti. Per ogni serata è destinato il 10% della capienza agli studenti.
Teatro Verdi: ridotto speciale studenti 10 euro (solo posti in galleria), acquistabile solamente presso la biglietteria del Teatro Verdi fino a esaurimento posti.
Disabili: 1 omaggio + 1 ridotto per accompagnatore
Bambini fino ai 10 anni: 5 euro
Riduzioni per under 18, over 65, studenti under 26, Soci Touring Club Italiano
PREVENDITE
Concerto Teatro Verdi:
Online su www.teatrostabileveneto.it
Presso la biglietteria del Teatro Verdi
Concerto Ridotto del Teatro Verdi:
Online su www.padovajazz.com
Diritti di prevendita di 1,22 euro non inclusi nei prezzi segnalati (applicati solo sulle prevendite online).