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Voce del NordEst

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Bolla il pesciolino coloroso

DiSimone Piaquadio

Nov 8, 2025

C’era una volta, un pesciolino rosso, ma… proprio rosso, rosso, rosso! Si chiamava Bolla e probabilmente, era il pesciolino piú rosso e piú bello di tutto il mondo… o almeno così diceva la sua padrona: la signora Talassa; una simpatica nonnina, che lo aveva adottato quando era poco piú che un giovane avannotto. Per questo lui si sentiva speciale. Per questo lui era felice. Questo pesciolino, viveva tutto solo in una boccia di vetro, sul tavolo da cucina della sua padrona. Anche lei viveva tutta sola nella sua piccola casa, con il solo Bolla a farle compagnia.

Eh, lo so, questa vi sembrerà una storia banale. Direte voi, che tantissime persone, hanno in casa, una boccia con un pesce rosso e non c’è nulla di speciale in questa cosa. Be’, serve forse avere una storia speciale, per poterla raccontare? Io credo proprio di no! Quindi dicevo… che Bolla viveva tutto solo in una boccia, con la sua anziana padrona. La signora Talassa, passava molto tempo a parlare insieme al pesciolino, e lo faceva sentire davvero speciale, semplicemente dicendogli cose del tipo: – mio piccolo pesciolino, sei proprio il pesce più rosso e coloroso del mondo-. E poi ancora: – mio piccolo pesciolino, non esiste al mondo pesce altrettanto bello di te! Ricorda sempre, che tu sei davvero un pesce speciale… probabilmente un pesce unico al mondo-.

Forse miei piccoli lettori, non sapete che nel mondo pescioso, è cosa fondamentale e motivo di grande orgoglio, possedere delle squame coloratissime. Addirittura, annualmente, in ogni acquario che si rispetti, si svolgono le pescíadi; tornei di bellezza pesciosa, in cui si elegge il pesce piú coloroso dell’anno. Ma bolla, aveva sempre vissuto da solo nella boccia, e di tutto ciò non era nemmeno a conoscenza. Sapeva solo che per Talassa lui era sempre stato un pesciolino speciale.

Purtroppo la signora Talassa, era proprio anziana… ma anziana, anziana, anziana… Così, era capitato, che una mattina, non si era piú svegliata e Bolla era rimasto completamente solo. La solitudine era però durata poco. Alcuni giorni dopo, era arrivato un ragazzo, il suo nuovo proprietario, che lo aveva portato via con se, mettendolo a vivere in un nuovo e grandissimo acquario. Questo era decisamente un posto, molto diverso dalla boccia in cui era sempre vissuto… ma sopratutto molto piú affollato. Li dentro infatti, vivevano decine di pesci rossi. Esattamente rossi, rossi, rossi e colorosi come lui! Anzi, a dire il vero lui era il meno rosso e coloroso di tutti gli altri pesci. Bolla era rimasto disorientato. Talassa lo aveva allora ingannato! Non era mai stato un pesciolino speciale. Era sempre stato un pesciolino rosso, come tanti altri. Tutto questo pensava, mentre piangendo, era scappato a nascondersi, dentro ad una grotta, sul fondo dell’acquario. Eh si miei piccoli lettori, credetemi… anche i pesci piangono! Non ditemi che non avete mai visto un pesce rosso con gli occhi bagnati!

Il piccolo Bolla si sentiva davvero solo e triste, per la prima volta in vita sua. Infatti gli altri pesci dell’acquario lo evitavano, perché lui era un pesciolino rosso un po’ strano! Un pesce che perdeva il suo tempo a piangere, invece di preoccuparsi di lustrare le sue squame e coltivare relazioni con il capo pesce rosso anziano; colui che aveva il potere di eleggere l’annuale vincitore delle pescíadi, che sarebbero iniziate di li a poco. Nessun pesce voleva rovinare la propria immagine, mostrandosi in compagnia di un pesciolino strano e poco in vista come Bolla. Così passava le sue giornate tristemente da solo, per poi andare a rifugiarsi nella grotta a piangere.

Per un po’ di tempo le cose per bolla erano andate in quel modo, fin quando, una notte, c’era stato un avvenimento importante, che avrebbe sconvolto il mondo pescese per sempre. Volete sapere cosa? Pazienza miei piccoli lettori… pazienza e saprete.

Ricordate dov’eravamo rimasti? Avevamo lasciato il piccolo Bolla, piangente, nella grotta dell’acquario. Ecco, proprio li, in quel posto buio, il nostro pesciolino era stato sconvolto dall’evento speciale che avrebbe cambiato il mondo pescioso. D’un tratto, l’acquario, i pesci e tutta l’ambientazione che lo circondava erano spariti e lui si ritrovava a nuotare nel vuoto totale, in un acqua limpida e cristallina. Poi il volto rugoso e sorridente della sua vecchina, la signora Talassa, aveva preso il posto dello spazio vuoto, circondando il piccolo Bolla. Ancora piú incredulo si era fatto, quando aveva sentito la voce della vecchina parlargli con tono dolce, dicendo: – mio piccolo pesciolino rosso, rosso, rosso e coloroso… Riprenditi dallo stupore pesciolino, perchè io sono Talassa, la dea greca primordiale delle acque e tu sei uno dei miei figli prediletti; non devi aver timore di me. Ti ho sempre detto che eri speciale e lo sei davvero, come daltronde lo sono tutti i pesci del mondo. Ognuno infatti, a suo modo, è unico e speciale! Ma nessuno se ne rende conto per davvero, perchè nessuno si proccupa di impiegare il proprio tempo per prendersi cura di ciò che davvero lo rende unico: il proprio essere. Ecco, io ho scelto te piccolo Bolla per insegnare questa lezione ai pesci del mondo. Questa notte desidera intensamente di essere unico, di essere speciale, di essere…. Bolla! Quel tuo desiderio verrà esaudito! Ora dormi mio piccolo pesciolino, dormi e fai sogni speciali. Così bolla si era immediatamente addormentato, sognando di essere in un grande lago, pieno di tanti pesci colorati. Ognuno era di un colore diverso. Chi giallo, chi bianco, chi nero, chi maculato… assolutamente non c’era un solo pesce uguale all’altro. Era uno spettacolo di colori meravigliosi. All’improvviso un grande pesce, aveva attirato l’attenzione di Bolla. Aveva delle luccicanti squame color oro, ma proprio oro, oro, oro…! il piccolo Bolla, non poteva immaginare nulla di più bello e ne era profondamente affascinato. Poi tutto era diventato fumoso, e Bolla si era destato dal sogno, con gli occhi ancora pieni di quelle immagini. In quel momento aveva desiderato che il suo sogno si realizzasse. Si, ne era certo! In fondo al cuore aveva espresso il desiderio, che ogni pesce potesse vivere una vita speciale. Era allora uscito dalla grotta, guardandosi intorno, sperando che Talassa avesse realizzato il suo sogno. Ma così non era stato. I pesci dell’acquario erano ancora rossi, esattamente tutti rossi ed uguali uno all’altro. Talassa lo aveva di nuovo illuso, ma questa volta non era arrabbiato con lei, anzi… Le era grato, perchè il sogno gli aveva insegnato che non serviva essere ciò che non si è per essere accettati… per essere felici. Talassa lo aveva sempre amato e trattato come un pesce speciale per quello che era. Non gli interessava piú nulla di essere rosso e coloroso come e piú degli altri pesci. Non aveva nulla da invidiare, ne da dimostrare a nessuno. Pazienza se i pesci dell’acquario lo giudicavano strano e lo escludevano dai loro gruppi; lui non era ciò che gli altri dicevano. Lui era Bolla, un pesciolino rosso speciale! Speciale perchè aveva capito chi era e poteva essere finalmente se stesso. Nuotava per quel grande acquario serenamente, quando all’improvviso, passando vicino ad una conchiglia lucida, aveva visto riflesso, il bellissimo pesce dorato del suo sogno. Stupito era rimasto a guardarlo. Gli ci era voluto del tempo, per capire finalmente, che quel pesce era lui stesso riflesso. Non poteva crederci. Si era guardato ed era vero: le sue squame non erano piú rosse, ma dorate e luccicanti! Solo a quel punto si era accorto che tutti i pesci dell’acquario erano riuniti intorno a lui e lo guardavano increduli. Tutti volevano toccarlo, volevano vederlo da vicino, Volevano sapere come aveva fatto a cambiare colore durante la notte. Alcuni invidiosi però, cominciavano ad agitare le acque, insinuando che quel colore era finto, un trucco meschino per vincere le pescíadi. In breve tempo, l’idea era girata tra i pesci, ed un gran putiferio era scoppiato. Bolla era disorientato e spaventato e non sapeva che pesci pigliare. Ma proprio quando gli animi stavano diventando bollenti, era sopraggiunto il capo pesce anziano, che con un ordine perentorio, aveva immediatamente riportato la calma nell’acquario. Poi aveva preso da parte Bolla e lo aveva portato con se nella caverna, tra i mormorii ed i borbottii degli altri pesci. Erano rimasti nella grotta molto a lungo poi, all’improvviso, il capo pesce anziano era uscito e nuovamente nell’acquario era calato il silenzio. Questa volta però, non era un silenzio dettato dal rispetto per l’autorità, ma un silenzio di stupore. Il capo pesce anziano non era più rosso come quando era entrato nella grotta, ma era diventato completamente bianco… ma proprio bianco, bianco, bianco e luminoso! Aveva poi nuotato fino al centro del branco e con tono solenne aveva annunciato: questo piccolo pesciolino, ha dimostrato a me ed a tutti noi, come eravamo concentrati dal metterci in vista, dal mostrarci. Cercando di apparire come e meglio degli altri, ci credevamo migliori. Apparenza! Non eravamo invece nemmeno capaci, di vedere la bellezza di questo pesce. Bellezza che derivava dal suo essere puro, capace di riflettere ed agire secondo la sua natura. Per questo, dichiaro ufficialmente, che da oggi siano abolite le pescíadi! Che siano invece istituite le “Coloriadi”, dove ogni pesce sarà speciale. Dove ogni pesce dovrà scoprire il suo colore univoco!

Nei mesi e negli anni a seguire, l’acquario si sarebbe trasformato in un mondo pescioso multicolore, senza gelosie, senza rivalità, perchè nessuno poteva perdere, in una gara dove veniva premiata la propria esclusività.

Ecco quindi miei piccoli pesciolini, come un piccolo pesce rosso qualsiasi, sia stato capace di cambiare il mondo pescese per sempre.

Io non lo so se questa storia è proprio vera, vera, vera, oppure è un po’ inventata. Ma in fondo cosa importa? Perché era una storia bella e speciale e valeva la pena di raccontarvela. E poi, voi avete un altra spiegazione, del perché i pesciolini rossi, nascono rossi, rossi, rossi e poi cambiano colore da grandi? Io non saprei, e quindi preferisco credere alla versione dei menastrelli ed alla storia di Bolla, il pesciolino piú coloroso del mondo.

Buona notte pesciolini

By likegod

Di Simone Piaquadio

Simone è uno scrittore in viaggio tra parole e riflessioni. Ama raccontare storie di cambiamento e ricerca di sé, con uno sguardo profondo e autentico- Qui condivide pensieri, frammenti di racconti con chi, come lui, ama perdersi e ritrovarsi tra le righe.