“Il Cammino di Sant’Antonio recentemente inaugurato e che oggi abbiamo potuto percorrere è la
testimonianza di quanto siano profonde le radici religiose nella nostra terra; in particolare a Gemona del Friuli dove si trova il più antico santuario del culto mariano, da secoli meta di pellegrinaggio dei fedeli. La Regione ha investito in modo importante sulla rete dei cammini, nella consapevolezza che rappresenta una risorsa sotto il profilo turistico per il territorio e per l’intero Friuli Venezia Giulia. Un turismo, quello religioso, che è un’opportunità da cogliere. Tutto questo, unitamente all’impegno dei volontari delle pro loco, che oggi festeggiano la loro giornata nazionale, e alla bellezza dei luoghi che il Cammino attraversa fino a giungere in questa prima tappa all’affascinante e mistico Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme, è uno dei più efficaci biglietti da visita che il nostro territorio può portare fuori e dentro i confini della nostra Regione”.
Con queste parole l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha portato il saluto della Regione all’avvio dell’evento
‘A piedi lungo il cammino di Sant’Antonio’, svoltosi a Gemona del Friuli e organizzato dalla Pro Loco.
Manifestazione che, oltre a completare i festeggiamenti della ricorrenza istituita per offrire un riconoscimento al ruolo
fondante del volontariato nella valorizzazione e nella promozione del territorio e delle sue peculiarità, ma anche nel mantenimento e nella trasmissione delle tradizioni e delle radici, ha consentito di esemplificare ai partecipanti le possibilità dei Cammini per la conoscenza delle ricchezze paesaggistiche, ambientali, storiche, culturali, artistiche, del Friuli Venezia Giulia, che si trovano anche lungo il percorso del Cammino di Sant’Antonio, da Gemona a Padova.
Un mondo spesso ancora inesplorato anche da parte del turismo lento, ha commentato l’assessore Zilli nel concludere, che con il suo fascino non potrà non contribuire a far mantenere alla nostra terra il ruolo riconosciuto dalle organizzazioni internazionali di Regione tra le più accoglienti del mondo.
“Un risultato prestigioso – ha concluso Zilli – che è stato raggiunto anche grazie all’opera silenziosa ma inarrestabile
delle pro loco, motivate dalla passione per il territorio, per le rispettive realtà, dall’amore per le peculiarità che costellano il Friuli Venezia Giulia, dal mare, alla montagna, alle campagne, alle aree pedemontane”.
Il tratto di Cammino odierno, 23,13 km di sviluppo e un dislivello di 213 metri, ha infatti toccato ambienti
naturalistici inseriti nell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, quali le Sorgive di Bars e il fiume Tagliamento, fino a San
Tommaso di Majano, dove si trova l’Hospitale.
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