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Caro-energia: cooperazione di utenti e comunità energetiche possono fare la differenza

DiRedazione

Mar 19, 2022

Costituito il Comitato regionale di Confcooperative Consumo e Utenza. Settore con 40 imprese e 27 mila soci

Confcooperative Fvg lancia il progetto delle comunità energetiche per contribuire a dare soluzione al problema del caro-energia che condiziona pesantemente le imprese e le famiglie. Il tema è stato al centro dell’Assemblea delle cooperative di consumo e di utenza che ha nominato il proprio Coordinamento regionale. Ne faranno parte: Cesare Giavi (CoopCasarsa), Gianni Saccavini (Cooperativa di consumo di Premariacco) ed Ennio Pittino (Secab). Il settore ha la sua importanza nell’economia del territorio con 40 cooperative attive che coinvolgono quasi 27mila soci.

Il nuovo coordinamento costituisce il nucleo della futura Federazione che rappresenterà due dei settori “storici” della cooperazione regionale: il consumo e l’utenza, appunto.

All’incontro costitutivo era presente il presidente nazionale della Federazione, Roberto Savini che ha sottolineato: «In questi ultimi due anni, la cooperazione di consumo e utenza si è ripresa una propria centralità come presidio e custode del territorio e delle sue comunità, contribuendo a garantire servizi essenziali durante la pandemia. Parliamo della prima forma di cooperazione nata in Europa e che ora può giocare un ruolo fondamentale nella transizione ecologica aggiungendo alla stessa la dimensione sociale della coesione e della sostenibilità». Pensieri condivisi anche da Dorino Favot, presidente di Anci Fvg, presente insieme ai rappresentanti di diversi Comuni da tutta la Regione.

«Le tensioni sui prezzi dell’energia, la necessità della diversificazione delle fonti di approvvigionamento nel rispetto dell’ambiente, sono sfide che possono essere accolte dalle comunità energetiche, capaci di coinvolgere attori pubblici e privati, con le cooperative (storiche o di nuova costituzione) nel ruolo di animatrici dell’economia di prossimità e di generatrici di valore condiviso. In questo senso, la presenza degli Enti locali è fondamentale per creare partnership con le cooperative nella creazione delle comunità energetiche», ha aggiunto il presidente di Confcooperative Fvg, Daniele Castagnaviz.

Un nuovo protagonismo cooperativo, dunque, al quale non manca il sostegno europeo visto che i nuovi piani energetici dell’Unione stimano che, da qui al 2050, due consumatori su cinque diventeranno anche produttori di energia (produmer) coinvolgendo nell’autoconsumo e nelle comunità energetiche rinnovabili 264 milioni di utenti.

Di Redazione

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