Terzo appuntamento di “Narratori d’Europa”, il ciclo di incontri sugli autori e sui romanzi promosso dall’IRSE, Istituto Regionale di Studi Europei, di scena nell’Auditorium Lino Zanussi della Casa dello Studente di Pordenone. Un’edizione dedicata a una domanda che i tempi sembrano suggerire con forza: “Beautiful world, where are you? Dove sei, mondo bello?”
Giovedì 16 febbraio alle 15.30 “Isola” (Iperborea 2018), dell’autrice danese Siri Ranva Hjelm Jacobsen, sarà al centro della presentazione critica – con approfondimenti multimediali e letture – a cura di Stefania Savocco, docente di Lettere nei Licei. Un romanzo che parte dall’urgenza di riappropriarsi delle sue origini, con un viaggio verso Suðuroy: da dove nonno Fritz, pescatore dell’Artico, era partìto alla ricerca di un destino migliore, e nonna Marita, sognatrice irrequieta, era fuggìta verso la modernità. “Isola” è un racconto sulle ripercussioni intime dell’emigrazione, sul ruolo degli affetti e dei legami di sangue nell’identità di una persona, sul bisogno di radici o almeno di un’Itaca dell’anima, un posto che si possa chiamare casa.
A seguire Boomers e Generazione Z a Confronto: intervista doppia a partire da alcuni temi del romanzo: radici, tradizioni, spaesamenti, migrazioni. A cura di Piero Dal Poz, giovane speaker di Radio Ca’ Foscari ed ex redazione Messaggero Veneto Scuola Pordenone, che metterà a confronto un* Boomer over 50 e un* giovane Z under 20.
L’accesso è libero, in presenza alla Casa dello Studente ma anche in diretta streaming. Prenotazioni sul sito https://bit.ly/IRSE_NarratoriEuropa15
Siri Ranva Hjelm Jacobsen (1980, Danimarca) Cresciuta in una famiglia originaria delle isole Faroe, dopo gli studi umanistici si dedica alla scrittura e collabora con diversi quotidiani e riviste. Dopo il suo primo romanzo, Isola (Iperborea, 2018), vincitore del Premio MARetica 2019, torna con Lettere tra due mari (Iperborea, 2021), nel quale dà voce alle nostre acque, protagoniste dei cambiamenti climatici in corso sulla Terra, per raccontare la nascita e il declino dell’umanità.