Potenziamento della rete “Terre Natie”, restauro e accordo con gli Uffizi
CASA NATALE DI TIZIANO VECELLIO, NEL CENTENARIO DEL MONUMENTO NAZIONALE CADORINO SI DELINEANO GLI SCENARI FUTURI: POTENZIAMENTO DELLA RETE “TERRE NATIE”, RESTAURO CONSERVATIVO E ACCORDO PLURIENNALE CON GLI UFFIZI
Nella giornata di studi “La casa natia di Tiziano. Ieri, oggi e domani”, che si è svolta oggi sabato 17 dicembre nel Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore e per la prima volta ha riunito esperti e studiosi appartenenti ad ambiti diversi, si è affrontato anche il tema del futuro della sede espositiva.
Accanto all’approfondimento del grande valore architettonico, turistico e simbolico dell’edificio, non è mancata l’analisi delle prospettive di sviluppo: da un lato si perseguiranno progetti già avviati che consentono alla sede museale cadorina di inserirsi in reti culturali prestigiose, dall’altro si confida nei fondi del Pnrr per un intervento di restauro che favorisca l’accessibilità.
Sabato 17 dicembre dalle 10.00 alle 18.00 al Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore (Belluno) si è svolto il convegno “La casa natia di Tiziano. Ieri, oggi e domani”, promosso dalla Magnifica Comunità di Cadore nell’esatta ricorrenza del centenario della dichiarazione di monumento nazionale, che avvenne conRegio decreto n.1725 del 17 dicembre 1922: una giornata di approfondimento a 360 gradi, che rappresenta il punto di arrivo di una molteplicità di iniziative organizzate per celebrare l’importante ricorrenza, molto partecipata dal pubblico e dedicata ad uno dei primi monumenti nazionali individuati nella provincia di Belluno, per approfondirne la conoscenza e le potenzialità.
L’antico edificio in contrada Arsenale a Pieve di Cadore, risalente al XV secolo (la conformazione attuale, tuttavia, è il risultato di interventi successivi e di un restauro di inizio Novecento), rimane un punto fermo nell’immaginario collettivo e nel paesaggio architettonico cadorino, tanto da diventare un luogo imprescindibile di visita per i turisti delle Dolomiti e per i cultori della storia e dell’arte, che merita di poter essere conosciuto da tutti attraverso un’esperienza di visita appagante.
Guardando dunque al futuro, da un lato la Magnifica Comunità di Cadore intende sviluppare alcuni percorsi già avviati, dall’altro attende – si spera in una risposta per fine anno – di sapere se sarà tra gli assegnatari dei fondi del bando inserito nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dall’Unione europea – Next generation Eu, a cui ha partecipato con il progetto “Per una nuova accessibilità fisica e cognitiva della Casa natale di Tiziano Vecellio”, per provvedere ad un restauro conservativo complessivo dell’edificio che ne migliori le condizioni storico-conservative, associato alla realizzazione di alcune opere funzionali che lo rendano più efficiente e fruibile da parte di un pubblico più vasto, come prevedono le attuali indicazioni legislative, culturali e sociali.
I solchi già tracciati e sui quali la Magnifica Comunità di Cadore è già al lavoro c’è anzitutto il potenziamento della rete Terre Natie per definire assieme una programmazione di valorizzazione e promozione condivisa tra Tiziano, Giorgione e Canova. Il recente accordo di collaborazione promosso e sottoscritto tra Fondazione Canova Onlus, il Comune di Castelfranco Veneto, la Magnifica Comunità di Cadore e la Regione Veneto intende mettere in rete queste tre strutture museali per ideare e realizzare azioni e interventi che favoriscano in forma congiunta la conoscenza dei tre poli, dei rispettivi patrimoni storici e culturali e dei luoghi in cui essi si trovano.
Vi è poi la volontà di definire un accordo di collaborazione con la Galleria degli Uffizi di Firenze, con la quale è in essere un proficuo rapporto dal 2019, per il prestito pluriennale di opere non esposte nella Galleria e attinenti a Tiziano e al Cadore. I grandi eventi – come appunto le mostre dossier costruite attorno alle opere ottenute in prestito dal museo fiorentino – potranno essere ospitate in un piano predisposto ad hoc a Palazzo Jacobi Solero, acquistato dalla Magnifica Comunità di Cadore con la volontà di farne una sede museale.
Se attraverso i progetti in corso si mira a definire l’identità ed aumentare la riconoscibilità della Casa natale di Tiziano Vecellio (è in progetto anche la realizzazione di un nuovo logo e di una guida aggiornata), con i fondi che potrebbero derivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dall’Unione europea – Next generation Eu, invece si è pensato ad un intervento complessivo che possa migliorare la situazione conservativa dell’edificio (l’ultimo restauro risale agli anni Trenta del secolo scorso, opera di grande valore simbolico e culturale, che è tuttavia figlia di quei tempi, quando non vi erano gli strumenti e i prodotti attuali né la consuetudine alle operazioni di analisi e di restauro odierne), incrementare la fruizione con interventi che consentano l’accesso alle persone diversamente abili (la stretta e ripida scala di accesso all’abitazione è infatti un deterrente per chi abbia anche solo delle minime difficoltà motorie) e incentivarne la valorizzazione, essendo un importante fulcro culturale, con interventi che migliorino sia l’assetto dell’allestimento fisso (Casa di Tiziano) sia quello per le mostre temporanee (vani al piano terra) e attività che riguardano la digitalizzazione, la divulgazione e la catalogazione.
“Si conclude nel migliore dei modi – commenta Renzo Bortolot, presidente della Magnifica Comunità di Cadore – la serie di iniziative che quest’anno la Magnifica Comunità ha voluto dedicare al primo monumento nazionale del Cadore. Un convegno che ha avuto l’obiettivo di riportare l’attenzione, in primis degli stessi cadorini, sulla Casa natale di Tiziano: una delle eccellenze del nostro territorio che può e deve essere maggiormente valorizzata per le sue potenzialità nello sviluppo di un turismo culturale e nella quale vogliamo investire con un progetto che ne migliorerà l’accessibilità, anche in vista delle ormai prossime paraolimpiadi”.
Il convegno è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione Comelico Dolomiti Centro Studi Transfrontaliero, la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e la rete delle Terre natie, con il sostegno e la collaborazione della Regione del Veneto, di Cortina Banca, del Consorzio Bim Piave, del Comune di Pieve di Cadore, della Fondazione Cariverona e del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della morte di Antonio Canova.
Per informazioni: magnificacomunitadicadore.it