CERVIGNANO DEL FRIULI – Dicembre è ufficialmente il mese che porta al Natale e a Cervignano questo significa una cosa sola: il ritorno del Presepe del Duomo. Il Gruppo Presepisti, una squadra affiatata e mossa da una profonda fede cristiana, ha completato anche quest’anno la sua missione, trasformando la rappresentazione della Nascita di Gesù in un realistico capolavoro di ingegno e creatività. La vera novità di questa edizione è il rinnovamento della prima delle quattro stazioni presepiali. I volontari hanno optato per un presepe popolare che raffigura un’ambientazione rurale di circa cinquant’anni fa. Il cuore della scena è la stalla, volutamente rappresentata non solo come ricovero per le bestie, ma come il vero centro della quotidianità rurale, un luogo in cui si svolgeva la vita dei nostri avi. I visitatori sono invitati a immergersi in questo passato recente, scoprendo scene di vita effettivamente accadute. L’installazione, come da tradizione, è arricchita da un impeccabile meccanismo tecnico: il ciclo giorno/notte che dura sei minuti, permettendo di ascoltare i suoni della natura e di osservare le attività umane, molte delle quali animate da precisi movimenti meccanici. L’apertura sarà la notte di Natale e si chiuderà il 25 gennaio 2026 con i seguenti orari 9 – 12 e 14 – 18 sarà spento durante le funzioni religiose.

Il lavoro dei volontari, tuttavia, non si esaurisce nelle mura del Duomo. Il loro impegno si traduce in un vero e proprio circuito espositivo che abbraccia diverse località. Nella chiesa madre di San Michele è allestita la riproduzione di un piccolo paese rurale. A Strassoldo l’attenzione si sposta sulla terra palestinese con la riproduzione di un rudere. Il Gruppo è presente anche a Città Fiera all’interno della rassegna “100 Presepi” con statuine da 30 centimetri raffiguranti antichi mestieri; un’opera che i visitatori potranno sostenere con il voto sulla pagina Facebook “Città Fiera”. Ad Ampezzo, nel Duomo, viene rievocato il pellegrinaggio di Giuseppe e Maria in Giudea. Infine, la rassegna tocca Terzo di Aquileia con una rappresentazione sacra ricca di dettagli che evidenzia l’enorme dedizione dietro ogni singola realizzazione. Un programma vasto che conferma il Gruppo Presepisti di Cervignano come custode di una delle tradizioni natalizie più sentite del Friuli.
Livio Nonis
