Si attua una nostra richiesta di parecchi mesi fa, dice il presidente Clementin
La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia attiva l’Unità di crisi per l’emergenza della Peste suina africana (Psa), dopo numerosi accertamenti del contagio in Italia, prima di tutto in Piemonte e Liguria e, poi, in Lazio. La Giunta ha approvato l’istituzione dell’organismo di prevenzione per coordinare le attività di monitoraggio della Psa e per segnalare, alla stessa Giunta, i provvedimenti da adottare. L’Unità di crisi sarà composta dai rappresentanti delle Direzioni coinvolte ed è previsto anche il coinvolgimento delle categorie interessate (agricole, venatorie, ambientalistiche) e delle parti sociali sensibili al problema.
«La Psa è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente i suini e i cinghiali. Seppure non trasmissibile all’uomo, potrebbe avere pesanti ripercussioni economiche sul settore zootecnico e l’industria agroalimentare (allevamenti e prosciuttifici in primis), con percentuali di letalità che possono arrivare al 90 per cento – ricorda il presidente della Cia Fvg Agricoltori Italiani, Franco Clementin -. È dal mese di marzo che, come organizzazione, richiediamo alla Regione un tavolo di crisi per affrontare la problematica che si innesca sull’oramai questione annosa dei cinghiali e delle altre specie dannose. Ben venga dunque, finalmente, l’istituzione del tavolo. Qui non si tratta di fare le Cassandre – chiosa Clementin -, ma di affrontare per tempo le problematiche strutturali. Così come per la siccità, si tratta di immaginare e progettare soluzioni strutturali di lungo periodo con una visione politica pluriennale».