I riconoscimenti sono stati consegnati in occasione della Mostra del Cinema di Venezia
Dangerous gaming, Libera come una farfalla, Il sogno di Lucas, Una tempesta…benevola, Il tempo scorre…
Sono questi i 5 migliori soggetti cinematografici scritti dagli alunni che hanno partecipato al progetto “School Experience – Cinema Days San Stino 2024” e che sono stati premiati ieri sera al Lido di Venezia, nello spazio regionale della Veneto Film Commission nel contesto dell’81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Temi forti, importanti, personali anche. Come l’aiuto reciproco, il sostegno nell’affrontare le difficoltà, l’autolesionismo, la tecnologia. Argomenti che gli studenti e le studentesse delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del territorio hanno saputo affrontare come degli adulti, con grande profondità e maturità.
Il progetto “School Experience – Cinema Days San Stino 2024” è stato promosso dagli assessorati alla Cultura e Istruzione del Comune di San Stino di Livenza, con il patrocinio della Regione Veneto. Il laboratorio di scrittura cinematografica ha coinvolto le classi terze dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini”, ovvero le scuole secondarie “Toniolo” di San Stino di Livenza e “Fogazzaro” di La Salute di Livenza. Ha visto come docenti il critico cinematografico Fabio Melelli e lo sceneggiatore Tommaso Avati. Al termine del laboratorio, gli studenti coinvolti si sono cimentati nella stesura di un soggetto cinematografico. I migliori sono stati premiati in occasione dell’evento alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ecco, dunque, i riconoscimenti consegnati:
- Miglior soggetto cinematografico a Biagio Benvenuto, Alesso Boccuzzi, Alice Carminati, Alessia De Bortoli, Marta Marsonetto e Irene Ruzza, con il soggetto “Dangerous gaming” (La Salute di Livenza);
- Premio Sociale ad Anna Franzon, Marta Gabatel, Gloria Moro e Angelica Petrachi con il soggetto “Libera come una farfalla” (San Stino di Livenza);
- Premio Inclusione a Vanessa Mahmudi e Annachiara Tonon con il soggetto “Il sogno di Lucas” (San Stino di Livenza);
- Premio Solidarietà a Giampietro Bardella, Teodor Linga, Cristian Orlando, Alessandro Pramparo, Luna Rosada e Tommaso Vio, con il soggetto “Una tempesta…benevola” (La Salute di Livenza);
- Premio Fantasy a Emil Baldasseroni, Edoardo Bizzarrini e Alberto Moretto, con il soggetto “Il tempo scorre…” (San Stino di Livenza);
Grazie al supporto di Arteven, ai ragazzi premiati è stato consegnato come riconoscimento anche un abbonamento omaggio a teatro, valido per la stagione 2024-2025 del teatro Pascutto. L’abbonamento dà diritto anche a una riduzione del prezzo del biglietto o abbonamento agli accompagnatori (genitori, parenti, ecc.). A premiare i ragazzi sono stati il sindaco di San Stino di Livenza, Gianluca De Stefani; gli assessori alla Cultura, Andrea Simonella, e all’Istruzione, Silvia Prataviera; la presidente della Sesta Commissione del Consiglio regionale del Veneto, Francesca Scatto; le assistenti sociali del Comune di San Stino di Livenza, Irene Lisotto e Valentina Pavan.
Le dichiarazioni
Francesca Scatto, presidente della Sesta Commissione del Consiglio regionale del Veneto:
“Questo è un bellissimo progetto che deve andare avanti, magari il Comune di San Stino di Livenza può farsi capofila per altri Comuni. Qualcuno ha detto: insegnate la bellezza ai ragazzi, perché con la bellezza vivranno sempre con dei propositi da portare avanti e difficilmente si lasceranno sconfiggere. E i ragazzi oggi hanno dimostrato proprio questo. Penso sia la prima volta che alla Mostra del Cinema ci sia un evento di questo tipo, quindi un grazie ai docenti e all’Amministrazione per aver dato questa grandissima opportunità agli studenti. Credo sia un ricordo che rimarrà per sempre in loro. Ai giovani dico: coinvolgete il più possibile i vostri amici, non lasciatevi mai buttare giù. In tutti gli elaborati che abbiamo letto ho colto la forza di andare avanti, di superare le difficoltà, di riuscire a rialzarsi dopo ogni caduta. Sono le cose della vita, e ognuno di voi ha la forza dentro di sé per superare le difficoltà, lo avete dimostrato con questi elaborati. Tutti hanno deciso di affrontare dei problemi, sulla carta, importanti, trovando delle soluzioni. Storie di risoluzioni, non di problemi”.
Gianluca De Stefani, sindaco di San Stino di Livenza:
“Ringrazio la Regione del Veneto e la Veneto Film Commission per aver messo a disposizione gli spazi della Regione per la premiazione degli elaborati degli studenti delle nostre scuole. Ringrazio per la collaborazione gli assessori Simonella e Prataviera per la cultura e l’istruzione, oltre agli uffici, le insegnanti e la dirigente scolastica per aver accolto subito con positività questo progetto. Un progetto che ha visto i ragazzi realizzare degli elaborati toccando dei temi sociali che quotidianamente ci troviamo anche noi sindaci a discutere nei vari tavoli del sociale e della sanità. Veramente dei bellissimi lavori che ci hanno toccato e fatto capire ancora di più l’importanza di portare avanti progetti di questo tipo”.
Andrea Simonella, assessore alla cultura:
“Gli studenti sono stati bravissimi e devo dire, occupandomi professionalmente di corsi di formazione, che ho notato veramente una qualità talvolta superiore rispetto agli adulti. Forse perché vengono meno quelle sovrastrutture che limitano gli adulti, e devo dire che qualcuno probabilmente ha messo del personale negli elaborati, riuscendo ad attingere dal quotidiano. Come dice il regista francese Claude Lelouch, che è era qui proprio oggi: “Una storia personale è sempre una storia universale”. È stata quindi una grandissima emozione portare in questo spazio e in questo contesto gli studenti, per un evento che non è solo legato alla comunità del nostro territorio – a cui va in primis il nostro interesse e impegno -, ma che in qualche modo si intende come un progetto estendibile con un abbattimento dei confini. Il nostro è, infatti, un appello alla creatività e crediamo che sia essenziale oggi giorno, perché è un giusto propellente per l’intelletto dei nostri ragazzi”.
Silvia Prataviera, assessore all’istruzione:
“Accanto agli obiettivi culturali di questo progetto ce n’erano anche di educativi: il laboratorio e il relativo concorso hanno voluto essere un momento di formazione per i ragazzi, perché attraverso le prime lezioni introduttive tenute da Fabio Melelli e Tommaso Avati gli studenti hanno avuto la possibilità di fare un excursus della storia del cinema italiano e di approfondire le linee guida per la stesura di un soggetto cinematografico. Da lì passiamo poi a un altro obbiettivo: rafforzare il lavoro di squadra tra i ragazzi all’interno della classe. Infatti gli alunni, insieme, hanno dato origine al soggetto cinematografico, creando da zero la trama. Credo che aver promosso questo progetto abbia permesso di fare entrare il linguaggio cinematografico all’interno delle scuole. Il cinema in questo caso può rappresentare un metodo per superare la classica lezione frontale tra insegnante e studenti, perché tutti si sono messi in gioco, ideando qualcosa di nuovo. Il rapporto stretto con l’istituto scolastico è stato fondamentale, come l’aiuto che i docenti hanno dato nel supportare gli studenti nel loro lavoro di scrittura”.