“I cavalieri di Venezia”
Il romanzo storico di Antonella Favaro in prima regionale a Cividale del Friuli
Giovedì 26 settembre alle 18.30 nel Monastero di Santa Maria in Valle
Interviene Domenico Pecile
Giovedì 26 settembre 2019 nella Sala Refettorio del Monastero di Santa Maria in Valle (Via Monastero Maggiore n. 34) si terrà la presentazione del romanzo giallo I cavalieri di Venezia, di Antonella Favaro, Gaspari edizioni. Interverrà e presenterà il giornalista Domenico Pecile.
I cavalieri di Venezia è un giallo colto e avvincente, la cui trama si snoda tra la Terraferma veneta dei giorni nostri e la Serenissima del Cinquecento alternando un registro formale e rigorosamente storico a una narrazione ironica e lieve.
“Cividale accoglie con piacere questa presentazione ed è la sede perfetta per questa prima regionale – esordisce l’Assessore alla Cultura Angela Zappulla che continua – il legame con il romanzo di Antonella Favaro si crea grazie alla storia della nostra città, densa e variegata di avvenimenti e incontri di popoli e tradizioni differenti: Cividale è stata infatti interessata anche da un periodo di dominazione veneta, con il provveditorato qui istituito nel Cinquecento”.
Il romanzo si sviluppa come una vera e propria caccia al tesoro tra ville venete, musei e archivi: un’incalzante serie di eventi e scoperte via via sempre più incredibili e sconvolgenti, che condurrà il lettore alle origini della grandezza della Repubblica del Leone.
I temi sono di sicuro interesse e di attualità, in primis quello del venetismo in tutte le sue accezioni, compresa quella più estrema legata a istanze secessioniste. Altri ideali come la fedeltà assoluta verso Venezia, pur affondando le radici nell’alto Medioevo, vengono qui riscoperti e fatti propri dalla misteriosa setta dei cavalieri di San Marco, con i quali la protagonista del romanzo sarà costretta a confrontarsi. L’autrice, Antonella Favaro, vive a Udine dove insegna storia dell’arte, ma ha vissuto per anni a poca distanza di Venezia, in una villa del Quattrocento. La villa e i nobili proprietari che si sono succeduti nei secoli sono il denominatore comune delle sue ricerche, svolte principalmente negli archivi veneziani. Ha pubblicato diversi saggi a riguardo, tra cui La vera storia dell’Otello di Shakespeare (Gaspari, Udine 2014). L’ingresso alla serata è libero e gratuito.
Sinossi:
Una semplice telefonata in casa Marcheschi innesca dapprima la curiosità, poi un effetto domino fatto di ricerche e scoperte sensazionali. A ricevere la chiamata è Francesca, una giovane professoressa di storia dell’arte particolarmente brillante e perspicace. Il palazzo ottocentesco della prima terraferma veneziana dove vive la donna è una presenza muta ed eloquente allo stesso tempo e avrà un ruolo centrale nella vicenda narrata.
Ben presto infatti Francesca scopre che un antico proprietario del palazzo aveva custodito e successivamente nascosto un misterioso Oggetto, chiamato Objectum. Con l’aiuto del cugino Andrea e dell’affascinante ricercatore David, la ragazza inizia quindi una singolare caccia al tesoro, rallentata dalla burocrazia e osteggiata da un’organizzazione segreta e potente che intende impossessarsi dell’Oggetto per fini illeciti e sovversivi. Senza volerlo, Francesca mette in pericolo la propria vita.
Durante la lunga e appassionante ricerca tra archivi, chiese, cimiteri e musei, la ragazza scopre che la sua dimora non risale all’Ottocento, come credeva, ma a un’epoca ben più remota.
È quindi in un passato molto lontano che deve scavare per trovare l’Oggetto che sta cercando e carpirne i segreti.
La vicenda di Francesca, infatti, capitolo dopo capitolo, si intreccia con quella del primo proprietario della sua storica dimora, il patrizio veneziano Cristoforo Moro, un personaggio di spicco nella vita politica della Serenissima a lungo impegnato nella difesa della Repubblica di Venezia e del suo più importante possedimento verso l’Oriente, l’isola di Cipro. Un uomo che con le sue gesta avrebbe poi ispirato Shakespeare nella tragedia Il Moro di Venezia.