I Graffi alla Natura di Massimo Clemente trovano casa
Installazione di immagini e momenti creativi nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti
Inaugurazione sabato 7 settembre 2019 alle ore 18.00
Savalon Project nasce dall’idea del designer Massimo Clemente, cividalese di nascita e residenza.
Ricordi giovanili delle vacanze sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro dove, con semplici oggetti, tracciava dei segni sulla sabbia, uniti alle esperienze di viaggio in oriente e medioriente, hanno dato inizio ai suoi “graffi alla natura”, una forma d’arte temporanea che non segue schemi predefiniti, ma scaturisce da gesti di pura libertà, legati al momento in cui vengono tracciati.
“Questa esposizione è nata spontaneamente da un desiderio di Clemente di condividere con la sua città una vena artistica che ha scoperto in questi anni e che ha già raccolto molti apprezzamenti – dichiara l’assessore alla cultura di Cividale Angela Zappulla spiegando che si tratta di “ un’arte che per essere espressa ha bisogno di un luogo di mare, ma che sarà raccontata e condivisa da Clemente anche in uno spazio espositivo chiuso tramite un particolare allestimento. L’amministrazione comunale, tramite l’assessorato alla cultura, è lieta pertanto di accogliere questo suo desiderio e di dargli spazio presso la Chiesa di Santa Maria dei Battuti”.
“Opere uniche e irripetibili – spiega infatti Clemente – destinate a scomparire in tempi relativamente brevi dopo aver regalato a chi le ammira emozioni e sensazioni personali: un rastrello modificabile, la sabbia (savalon in lingua friulana, da qui il nome del progetto) e l’acqua del mare come unici elementi da trasformare semplicemente con la creatività”. I ”graffi alla natura” creano sensazioni oniriche positive, contrapposte a una dominante realtà negativa; “sono la metafora dell’opera dell’uomo che, con la sua azione, – continua Clemente – modifica l’ambiente illudendosi di dominarlo. La natura, però, inesorabilmente ritrova il suo equilibrio rimettendo in armonia gli elementi graffiati”. Temporary art: grazie alle nuove tecnologie social può essere fotografata e ripresa da tutti, diventando fruibile e permanente nell’elemento virtuale del web. “Questa la novità di un pensiero artistico che, seppur effimero nella materialità, resta visibile per sempre nell’immaterialità della rete”. Ma anche “Sharing art, modernissima nella sua semplicità, che segue l’onda emozionale del non possesso a vantaggio della fruizione e che riporta al rispetto della natura. Quando sono dentro al graffio sento l’armonia dello scambio con la natura”.
La mostra sarà aperta al pubblico come segue: 8 settembre – 6 ottobre; da lunedì a giovedì 18.30-21, venerdì 16-22, sabato e domenica 10-13 e 16-22.