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Cividale del Friuli – mostra per il GIORNO DEL RICORDO – “RADICI, DALLE FOIBE ALL’ESODO – dal 10 FEBBRAIO 2023

DiRedazione

Feb 9, 2023

Da Cividale del Friuli “una umana testimonianza” per il Giorno del Ricordo

Nino & Michele Gortan – Radici – dalle foibe all’esodo”

In mostra dall’11 febbraio al 12 marzo

Una narrazione generata dalla ricerca introspettiva nel passato che porta al riconoscimento di valori arcaici acquisiti in famiglia, con gli amici, nella collettività, vissuti e riproposti attraverso la rilettura di segni e particolari grafici di un tempo che sembrava lontano, ma che abbiamo riscoperto nella drammatica e cruda quotidianità. E’ questa la narrazione con cui il Comune di Cividale del Friuli vuole commemorare il Giorno del Ricordo tramite “Radici, dalle foibe all’esodo, una umana testimonianza. Opere di Nino e Michele Gortan” che verrà allestita nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti dall’11 febbraio al 12 marzo 2023.

Riscoprire attraverso l’arte l’“umana testimonianza” conservata nell’intimità dell’anima per preservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra: la mostra propone una testimonianza diretta di quelle vicende attraverso la condivisione di un patrimonio culturale, storico ed artistico lasciatoci da Nino Gortan, profugo istriano, riletto e riproposto da Michele Gortan.

“Le opere gridano l’abbandono della propria terra, dei propri famigliari ed amici con la consapevolezza del non ritorno da una terra che aveva ospitato la mia famiglia dal 1778 circa – spiega Michele Gortan – Veniamo definiti, da chi conosce la storia di queste terre negli ultimi 250 anni, “Carnici passati per l’Istria”: non occorre aggiungere altro”.

“E’ doveroso rileggere il passato; farlo attraverso la drammatica testimonianza della rappresentazione artistica di Nino e Michele rappresenta un progetto culturale di profondo significato” – dichiarano il vice sindaco Roberto Novelli e la consigliera delegata alla Cultura Angela Zappulla che hanno seguito in prima persona il percorso che porterà all’apertura della mostra.

Fortemente voluta infatti dalla Giunta cividalese, la mostra desidera rendere omaggio al patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, ad un pezzo di storia spiegata in modo intimo e con una grande sensibilità dalle opere d’arte di un padre e di un figlio, nell’omaggio di Michele a Nino, genitore, avo, maestro. Lo stesso amore per la vita che Papa Giovanni Paolo II nel 1984 rilevò benedicendo i mosaici dei Patroni della terra giuliano-dalmata che gli vennero presentati dall’autore dei pannelli Nino Gortan e da Rino Pastorutti, direttore della Scuola mosaicisti di Spilimbergo che realizzò i mosaici.

Le immagini e le parole di “Radici, dalle foibe all’esodo” non lasceranno lo spettatore sul bordo del buio precipizio, ma parleranno dell’esodo attraverso un rispettoso ed umano messaggio conducendolo alla speranza verso un futuro di pace grazie soprattutto alla tematica delle donne, dotate di straordinaria dignità, coraggio ed amore per la Vita, protagoniste di varie opere esposte.

La maternità è il tema trattato da Nino nell’arco di tutta la sua, troppo corta, esistenza terrena: il rapporto unico e speciale fra madre e figlio/a emerge attraverso opere figurative che si evolvono e si sintetizzano, dalla grafica alla pittura, per giungere alla rappresentazione plastica. Attraverso alcune opere di Nino, il figlio Michele ripercorre a ritroso la vita con il racconto di sfocati fotogrammi in bianco e nero della memoria, resi vivi ed accesi dal rosso della passione e del sangue. Le opere di Michele Gortan parlano, infatti, della tremenda scoperta del giungere alla vigilia del domani e di trovarsi al punto di partenza, ovvero ripartire dalle atrocità delle fosse comuni (foibe) e decidere di affrontare l’esodo. La mostra avrà a corollario anche una piccola sezione di bozzetti sul tema delle foibe e della maternità realizzati da alcuni artisti del Centro Friulano Arti Plastiche.

Nino Gortan (Pinguente d’Istria 1931- San Daniele del Friuli, Udine 2001) si stabilisce a San Daniele del Friuli nel 1950. Opera come pittore ed incisore, ma si distingue soprattutto come scultore. Sue opere si trovano a Montereale Valcellina, Gorizia (altorilievo in bronzo presso l’Istituto per il Commercio), Udine (altorilievi in bronzo presso l’Ospedale Civile – monumento commemorativo ai Martiri delle foibe ed all’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati presso il Cimitero Comunale), Atene (portali in bronzo per il santuario di S. Irene), San Daniele del Friuli (porte Bronzee e le “4 Virtù”, sculture in bronzo, per il Duomo). Per il governo del Camerun ha scolpito la statua di un eroe nazionale. Nel 1984 realizza diciassette cartoni per la serie dei Santi Patroni Dalmati e Giuliani, esemplari di modelli bizantini, tradotti in mosaico dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo per la chiesa di San Marco evangelista in Agro Laurentino a Roma.

Michele Gortan (San Daniele del Friuli Udine 1964) è architetto, artista e Cultore della Materia (ICAR 19 – Restauro) presso l’Università IUAV di Venezia; esercita la libera professione con studio in San Daniele del Friuli e svolge la propria attività in Italia ed all’estero. E’ Ufficiale della Riserva Selezionata dell’Esercito Italiano e, per conto del Ministero della Difesa, è stato impiegato in ambito CIMIC in qualità di “Function Specialist” in Italia ed all’estero. Ha ricoperto la carica di Presidente del Centro Friulano Arti Plastiche dal 2013 a marzo 2022. Dal 2014 ha iniziato un percorso personale e professionale sulla promozione dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che mirano entro il 2030 ad “eliminare la povertà, promuovere la prosperità economica ed il benessere delle persone” congiuntamente alla protezione dell’Ambiente attraverso l’arte e l’architettura sostenibile. E’ l’ideatore e curatore di “Agenda 2030 ART”. Dal 2014 ha promosso, coinvolgendo vari attori, Workshop, Seminari e Cluster/Laboratori sul tema della “Rigenerazione dello spazio pubblico” e sul ruolo dell’Arte pubblica, effimera, temporanea, street-art, progetti e politiche di rigenerazione urbana sostenibile in Italia ed Europa. Partecipa a numerose rassegne fra le quali la XIII Biennale Intergraf Alpe Adria, Villa Manin di Passariano nel 2012. Fra le mostre personali da ricordare: Villa Masetti, San Daniele del Friuli, agosto 2001 e 2002; Castello di Udine, ottobre 2002; Ospedale S.Maria dei Battuti, San Vito al Tagliamento, dicembre 2007; “Tormenti”, Palazzo Elti a Gemona del Friuli, agosto 2011. Ha realizzato: il monumento a ricordo delle vittime del terremoto del 1976 e dell’opera di soccorso, opera in bronzo statuario con un’altezza di 6,20 ml. (il primo bozzetto è attribuito a Nino Gortan, ripreso, reinterpretato e realizzato dal figlio Michele – Nino Gortan Invenit, Michele Gortan Sculpsit) collocato nel Comune di Gemona del Friuli, città simbolo della ricostruzione post – terremoto (inaugurato il 30 aprile 2011 in occasione del 35° anno dal sisma del 6 maggio 1976, alla presenza dell’onorevole Giuseppe Zamberletti all’Epoca Commissario Straordinario) ed il “Monumento” dedicato all’8° Reggimento alpini nel settembre 2018 presso la Caserma Feruglio di Venzone.

La mostra sarà aperta venerdì 10 febbraio 2023 alle ore 18 e visitabile fino al 12 marzo nelle giornate di sabato e domenica (orario 10-13 e 15-18). Ingresso libero e gratuito. Informazioni: Informacittà 0432710460.

In copertina : UNA DELLE OPERE IN MOSTRA DI NINO GORTAN

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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