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Con tre capolavori brevi di Visconti prosegue al Cinema Sociale la rassegna dedicata a Gianni Da Campo, Gemona del Friuli – 26 novembre 2025

DiRedazione

Nov 24, 2025
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CON ROMY SCHNEIDER E SILVANA MANGANO NEI CAPOLAVORI

BREVI DI LUCHINO VISCONTI AMMIRATI DA GIANNI DA CAMPO

PROSEGUE A GEMONA LA RASSEGNA “L’ETÀ DELL’AMORE”

Mercoledì 26 novembre, ore 20.30, Cinema Sociale. Ingresso libero.

Ad anticipare gli omaggi il prossimo anno a Luchino Visconti per gli anniversari della nascita (1906) e della morte (1976), la mostra “L’età dell’amore” allestita al Castello di Gemona e la rassegna parallela al Cinema Sociale dedicate al cineasta e collezionista veneziano Gianni Da Campo si confermano nella capacità di indicare i territori, gli autori e gli interpreti più affascinanti nella storia del cinema italiano.

Silvana Mangano

Da Campo, che ha conferito il suo archivio alla Cineteca del Friuli, era particolarmente sensibile ai più fiammeggianti personaggi femminili dello schermo e alle loro più magnetiche interpreti. Il curatore Sergio M. Grmek Germani ha ritenuto perciò di costruire alcuni momenti della rassegna a partire da queste suggestioni e per l’appuntamento di mercoledì 26 novembre al Cinema Sociale (ore 20.30), ha riunito in un’inedita antologia i tre cortometraggi, o meglio “racconti brevi”, che sono tra i massimi capolavori di Luchino Visconti e che, per la prima volta offerti in un unico spettacolo, permettono di cogliere tutta la fascinazione dei personaggi femminili nel cinema di Visconti ammirata da Da Campo.

Anticipati dall’introduzione in sala di Sergio Germani, saranno proiettati “Il lavoro” (episodio di Boccaccio ’70, Italia 1962)con Romy Schneider (in foto di copertina) e Tomas Milian,“La strega bruciata viva”(episodio di Le streghe, Italia/Francia 1967)con Silvana Mangano, Annie Girardot, Massimo Girotti e Clara Calamai, e il documentario“Appunti su un fatto di cronaca” (Italia 1951). Si tratta di tre splendide rappresentazioni di femminilità fragili che, agli occhi di Da Campo, sottolineano in Visconti una forza di messinscena proprio nel rappresentare figure di donna. Da Campo non può non riconoscersi in queste “proiezioni”, nel momento stesso in cui di Visconti rifiuta invece Morte a Venezia,contrapponendogli il suo Il sapore del grano. L’“Appunto” che conclude la serata è la ricostruzione di un atroce fatto di cronaca, lo stupro e l’uccisione della dodicenne Antonella Bracci, con il commento di Vasco Pratolini letto da Giorgio De Lullo, e rappresenta «la più dura immagine di quel degrado sociale che il neorealismo sognò di sconfiggere» (Sergio Germani).

Completerà questo programma l’appuntamento successivo, mercoledì 3 dicembre, sempre alle 20.30, con un raro film americano, Prima colpa (Caged, USA 1950) di John Cromwell, tra i film di universi carcerari femminili più amati da Gianni Da Campo e per il quale una grande attrice da riscoprire, Eleanor Parker, ottenne il premio per l’interpretazione alla Mostra di Venezia e la nomination all’Oscar.

Di Redazione

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