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Confcooperative Belluno e Treviso pubblica il primo Bilancio di Sostenibilità

DiRedazione

Ago 20, 2025

Una scelta di trasparenza e di coerenza, che corona un anno speciale per l’associazione che celebra gli ottant’anni di attività.

Disponibile dal 18 agosto, il primo documento di rendicontazione non finanziaria che delinea, con concretezza e trasparenza, le attività dell’Associazione e del Centro Servizi nel 2024, con un focus sulle principali dimensioni d’impatto sotto il profilo della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Emerge in particolare l’investimento nell’aggiornamento professionale e nella promozione del sistema cooperativo.

Belluno – Treviso, agosto 2025. Confcooperative Belluno e Treviso* e Ser.Coop.De, il centro servizi amministrativi dedicato esclusivamente alle coop, presentano il primo Bilancio di Sostenibilità, un documento fondamentale che segna un passo significativo verso la gestione sempre più trasparente e responsabile delle risorse.

In un anno particolarmente significativo per la cooperazione internazionale, che celebra appunto l’International Year of Cooperatives, e per l’Unione Interprovinciale, che festeggia gli ottant’anni di attività, il Bilancio di Sostenibilità fotografa un comparto, quello dell’economia cooperativa bellunese e trevigiana, che guarda al futuro con ottimismo.

Il documento è il frutto di un impegno costante e di un lavoro collaborativo tra le varie realtà che compongono l’associazione. È stato sviluppato con l’obiettivo di fornire alle cooperative aderenti e agli stakeholders una panoramica chiara e dettagliata delle azioni intraprese nel campo della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

I dati

Il documento analizza l’attività dell’associazione secondo una varietà di parametri non esclusivamente economici, aggiungendo alla tradizionale analisi del bilancio la storia dell’associazione e la sua mission, i servizi offerti agli associati, i criteri di selezione dei fornitori, la responsabilità sociale, l’attività di promozione del territorio e l’impegno per l’ambiente.

Nel corso del 2024 lo staff di Confcooperative Belluno e Treviso ha garantito alle 133 imprese associate e ai loro 33.600 soci oltre 2500 ore di consulenza complessive, ripartite fra gestione delle risorse umane, contabilità e controllo di gestione, compliance aziendale e assistenza nelle partiche agricole; sono stati oltre 33.000 i cedolini paga elaborati e oltre 200 le istanze presentate alle pubbliche amministrazioni per conto delle coop.

Fiore all’occhiello dell’associazione rimane il team in forze nelle due sedi, bellunese e trevigiana: i contratti a tempo indeterminato son applicati nell’88% dei casi e l’occupazione femminile tocca punte dell’82%. Un impegno costante in qualità del lavoro che viene premiato da un tasso di stabilità della forza lavoro pari al 92%, da una costante crescita dell’organico (+42% nell’ultimo triennio) e da un turnover positivo del 58%.

Investimento sulle risorse umane

Il Bilancio dimostra chiaramente che le persone sono il cuore pulsante dell’associazione, sottolineando come una parte significativa del lavoro svolto sia stata dedicata all’investimento nelle risorse umane, attraverso programmi di formazione e sviluppo professionale, destinati sia al personale interno che ai soci delle imprese aderenti.

Lo staff interno ha potuto contare su un programma dedicato di aggiornamento pari ad oltre 900 ore annue complessive e l’Accademia di Cooperazione “Valerio Cescon”, cornice di tutte le attività formative di Confcooperative Belluno e Treviso, ha garantito a più di 400 fra amministratori, soci e personale delle cooperative del territorio, un calendario annuale articolato di percorsi, incontri tematici e laboratori, studiati appositamente per le esigenze del mondo cooperativo.

Valorizzazione del sistema cooperativo

Con la pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità, l’Unione Interprovinciale bellunese e trevigiana posiziona un altro tassello fondamentale nel puzzle del proprio impegno di valorizzazione del sistema economico e valoriale cooperativo, offrendo una panoramica esaustiva delle collaborazioni attivate nel corso del 2024 e delle iniziative realizzate: dalla partecipazione ai festival e alle fiere sul territorio (Combinazioni e Rinascimenti, Agrimont, Ho.Re.Ca e Mig) alla realizzazione di eventi promozionali come Scoop!, GECO – Giornata dell’Economia Cooperativa, School of Coop e Servizio Civile in Cooperativa.

Il documento, pubblicato da oggi sul sito www.bellunotreviso.confcooperative.it, rappresenta anche una dichiarazione di coerenza di Confcooperative Belluno e Treviso, che dal 2023 offre alle imprese cooperative un servizio di redazione del Bilancio di Sostenibilità secondo i principali standard riconosciuti, per supportare le cooperative associate nella valorizzazione dell’impatto dell’attività d’impresa nella comunità, dell’impegno per la tutela ambientale e dei ritorni per il sistema economico territoriale.

Bilancio di Sostenibilità 2025 – versione sfogliabile

Ufficio stampa Confcooperative Belluno e Treviso
Koiné Comunicazione | Ilaria Tonetto e Alessandra Gobbo
comunicazione.bltv@confcooperative.it
Mob. 348 8243386 | Mob. 348 54 57 814

*Confcooperative Belluno e Treviso: l’Associazione rappresenta 133 imprese cooperative con 33.629 soci e 8.984 addetti e un fatturato di 1 miliardo e 766 milioni di euro nel 2023. Il settore agroalimentare, nello specifico, riunisce 32 cooperative a Treviso e 7 a Belluno e da solo genera un fatturato che sfiora il miliardo e 400 milioni di euro: mentre a Belluno il settore prevalente è quello lattiero-caseario, nella provincia di Treviso le cooperative svolgono molteplici attività e tra queste prevale quella del comparto vitivinicolo. I prodotti delle cooperative bellunesi e trevigiane sono presenti sui più importanti mercati mondiali e partecipano con quote significative all’export del Veneto.

Il settore sociale rappresenta 66 cooperative, di cui 11 a Belluno e 55 a Treviso, tocca i 244 milioni di fatturato e dà lavoro al oltre 10 mila persone. Le tipologie sono: cooperative di tipo A – servizi sociosanitari, ricreativi, educativi e ludico culturali (34 in tutto), di tipo B – inserimento lavorativo di persone svantaggiate (16) e plurime (16); ci sono infine tre consorzi.

Di Redazione

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