Progetto Life REDUNE sul Litorale Veneto, per ristabilire e mantenere l’integrità ecologica di 5 habitat dunali sulla costa.
Dell’importante progetto del Programma Europeo LIFE 2014-2020 ne ha fatto il punto la Conferenza dei sindaci del Litorale Veneto assieme a Mauro Giovanni Viti, della Direzione Turismo di Regione Veneto
Bibione, 5 agosto 2020 – «Gli ecosistemi dunali sono ambienti molto difficili per gli organismi, al limite della sopravvivenza. Le cause sono dovute al vento forte e salmastro, al forte irraggiamento solare, alle temperature elevate, a un terreno molto povero di nutrienti e che non trattiene l’acqua. Solo piante e animali altamente specializzati possono vivere in questi ambienti e oggi, a causa del forte disturbo, sono minacciati di estinzione.
Un’intensa pressione antropica, associata ad una generale mancanza di coscienza ecologica può infatti compromettere non solo il valore naturalistico e la funzionalità ecologica, ma anche gli elementi distintivi del paesaggio che costituiscono uno dei fattori di attrazione dei flussi turistici».
È questo il contesto sul quale nasce il progetto LIFE Redune, finanziato dal Programma Europeo LIFE 2014-2020.
L’obiettivo è di ristabilire e mantenere l’integrità ecologica di 5 habitat dunali e delle popolazioni di Stipa veneta in 4 siti Natura 2000 presenti lungo la costa adriatica, attraverso l’uso di un approccio ecosistemico che considera tutte le componenti coinvolte (attività umane, habitat, specie e processi fisici).
Il coordinamento è affidato all’Università Cà Foscari di Venezia, in collaborazione con EPC srl, SELC, Regione del Veneto e l’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel settore primario.
La sintesi di questo importante progetto è stata illustrata da Mauro Giovanni Viti, della Direzione Turismo di Regione Veneto, ai componenti della Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto nel corso dell’incontro che si è tenuto ieripomeriggio (martedì 4 agosto) in videoconferenza.
I comuni principalmente coinvolti sono San Michele al Tagliamento – Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo e Cavallino-Treporti.
«La gestione del sistema dunoso è una gestione in capo agli enti locali – spiega Viti – e quindi va fatta in maniera uniforme lungo tutto il litorale Veneto.
È un progetto molto semplice nella sostanza, che prevede la messa a dimora di piante autoctone, tipiche del sistema dunoso.
Alla fine di questo percorso, che costerà circa 600 mila euro, la regione Veneto consegnerà questo sistema dunoso ai Comuni, affinché lo gestiscano, secondo quando stabilito con delibera del 2017 sulle misure di conservazione.
Vogliamo però che sia un processo condiviso con gli enti locali, e quindi l’intenzione è quella di scrivere collegialmente delle linee giuda che, riprendendo quelle del documento sulle misure di conservazione, vadano a formalizzare il tutto attraverso un atto della Giunta Regionale. A tale documento, quindi, i comuni faranno riferimento poi per gestire il sistema dunale».
«Il progetto Life ha ottenuto il via libera dall’Europa, cosa non scontata, riconoscendo al nostro progetto un alto valore sia ambientale che tecnico – Commenta Pasqualino Codognotto, presidente della Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto e sindaco di San Michele al Tagliamento – Bibione –. I 600 mila euro assegnati serviranno anche ad imprimere una forte coscienza sociale verso i temi della tutela dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e della valorizzazione del sistema dunoso. Un valore aggiunto anche per il turismo».
Il prossimo step che coinvolgerà i primi cittadini della Conferenza dei sindaci del Litorale, sarà dunque l’incontro che li vedrà riuniti assieme a Regione Veneto per stendere le linee guida sulla gestione di tali sistemi.