Dalla Conferenza dei sindaci del Litorale Veneto l’istituzione di tre commessioni per lavorare a un nuovo Regolamento d’uso del Demanio Marittimo, per la sicurezza e per il lavoro
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che in adunanza plenaria ha stabilito la proroga per le concessioni balneari solo fino al dicembre 2023, i sindaci dei comuni della costa riuniti nella Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto si sono incontrati questa sera a Chioggia per discutere della delicata questione.
L’incontro dei primi cittadini ha visto anche la presenza dell’assessore regionale al demanio Francesco Calzavara, l’eurodeputata Rosanna Conte, oltre che i rappresentanti degli stabilimenti.
«Oggi più che mai, noi Sindaci del Litorale Veneto dobbiamo far fronte comune per ribadire ai nostri imprenditori che li sosterremo e non li lasceremo soli nella delicata partita sul rinnovo delle concessioni balneari, come per le questioni legate alla sicurezza e al lavoro – ha esordito la sindaca di Cavallino-Treporti, avv. Roberta Nesto, presidente della Conferenza, e coordinatrice del G20 Spiagge –.
Cercare una visione forte e unitaria su questi temi e dare risposte concrete ed efficaci alle nostre comunità è un’assoluta priorità. Per questo, l’obiettivo su cui ragionare ora, è la nomina da parte della Conferenza dei Sindaci, di una commissione».
Un punto di partenza per quanto riguarda la questione demaniale, intanto, può già arrivare dalla regione, attraverso la legge regionale 33 del 2002.
«Sicuramente c’è poco tempo per lavorare – ha commentato l’assessore regionale al demanio Francesco Calzavara –, bisogna correre e chiarirsi le idee: sono qui per capire con i sindaci come la Regione Veneto possa aiutarli per dare risposte alle comunità ed eventualmente creare un pluralismo di modalità di gara che tenga conto delle specificità dei vari territori».
Amministrazioni e Regione cercano quindi di fare quadrato per trovare soluzioni utili a mettere l’economia del turismo nelle condizioni di continuare ad essere competitiva e garantire occupazione e riconoscimento per il grande lavoro fatto fino a oggi.
«La direzione che possiamo prendere nell’immediato va verso l’istituzione di un nuovo Regolamento d’uso del demanio marittimo unico per tutta la Costa Veneta. Sarebbe l’unico strumento in mano ai Comuni per tutelare le varie situazioni concessorie esistenti sul litorale.
In più – conclude Nesto –, di fondamentale importanza sarebbe il completamento della legge 33 da parte della regione Veneto.
Il tutto per trovarci nel pieno rispetto della sentenza del Consiglio di Stato, ma facendoci trovare pronti per le nuove gare con decorrenza dal 1° gennaio 2024».