Il “The Graduate Institute” di Ginevra, una delle migliori scuole post-laurea al mondo nel campo delle relazioni internazionali e sviluppo economico, organizza un incontro dedicato ai confini del Friuli previsto per l’8 dicembre al Maison de la Paix nella città svizzera
La conferenza vedrà ricercatori locali e internazionali confrontarsi sul tema del progetto di ricerca già finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica “National Borders and Social Boundaries in Europe: The Case of Friuli” che ha coinvolto prestigiose realtà partner: Istituto di alti studi internazionali e sullo sviluppo di Ginevra, l’Università di Lubiana, l’Università degli Studi di Udine, e la Binghamton University dello stato di New York.
L’evento, inserito nelle celebrazioni del decimo anniversario della fondazione della sezione di antropologia e sociologia dell’istituto svizzero, sarà un’occasione per conoscere le ricerche effettuate sul campo del confine Nord-orientale italiano, soprattutto in relazione ai cambiamenti in atto nell’area transfrontaliera.
La serata sarà introdotta da Alessandro Monsutti, full professor di antropologia dell’istituto e uno dei massimi esperti di Afghanistan e mobilità migratoria.
A seguire il celebre politologo francese, ed ex direttore della ricerca presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica, Jean-François Bayart si focalizzerà sull’età delle frontiere.
Non solo contrasti e tensioni sociali segnano la storia europea lungo le linee di confine ma la definizione di frontiere rivela anche dinamiche di scambi, contaminazioni, che si articolano in queste aree di congiunzione tra realtà territoriali diverse.
Il caso particolare del Friuli viene esposto dal già citato Alessandro Monsutti inserendo la storia antropologica contemporanea della nostra regione nel quadro più ampio dei confini nazionali e sociali in Europa.
L’evento prevede anche la proiezione e la discussione del documentario “Dietro la Cortina – Praforte: un arcipelago di memorie” con l’autore Stefano Morandini offrendo così uno spaccato sulla vita di confine tra Italia ed ex-Jugoslavia.
Stefano Morandini è un antropologo visuale e ricercatore sul campo nel progetto del Graduate Institute di Ginevra, membro nel team di ricerca internazionale sui confini nazionali assieme ad Alessandro Monsutti.
La conferenza si chiude con la musica del rapper friulano Dj Tubet che si esibirà cantando alcune canzoni multilingue del suo recente album “Fin Cumò” e intrattenendo il pubblico con i suoi freestyle presentando così anche la lingua friulana in un contesto internazionale.
Anche i ricercatori renderanno plurilingue l’evento, esprimendosi ciascuno in una lingua diversa, restituendo così al pubblico anni di ricerca su una porzione di 470 chilometri quadrati di quel nostro confine orientale a cavallo tra la Benecija e la Slovenia.
A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, il confine del Friuli Venezia Giulia si fa meno grigio restituendo con le sue storie di frontiera un territorio che è stato: teatro di servitù e occupazioni militari vissute col timore dell’annessione alla Jugoslavia, luogo di sospetti verso slavi e comunisti, controllato da organizzazioni clandestine e scenario di un industrializzazione mancata.
Il programma dettagliato dell’evento:
•18:30-18:35: Alessandro Monsutti, mots de bienvenue (in francese)
•18:35- 19:05: Jean-François Bayart, L’Etat et les frontières (in francese)
•19:05-19:25: Alessandro Monsutti, National Borders and Social Boundaries in Europe: The
Case of Friuli (in Inglese)
•19:25-19:45: Stefano Morandini, presentazione dei primi esiti del progetto e proiezione di
Dietro la cortina – Praforte: un arcipelago di memorie, documentario (in friulano/italiano
sottotitolato in inglese)
•19:45-20:00: Discussione
•20:20-20:45: DJ Tubet, Confins, improvisazion musicâl (par furlan)