Segnali positivi dall’indagine congiunturale di Confcooperative. Castagnaviz: «Timidi segnali di ripresa, ma nuovi confinamenti sarebbero letali per molte imprese»
L’ultima indagine congiunturale dell’Ufficio studi di Confcooperative segnala una crescita consistente della fiducia delle imprese cooperative associate. Le risultanze dell’indagine periodica delineano uno scenario di ripresa, sostenuto sia dall’avanzamento della campagna vaccinale sia dalle opportunità legate ai fondi del Recovery Plan.
Il livello della fiducia, infatti, fa segnare il +30,9 a giugno 2021 (come saldo tra la percentuale di cooperative che indicano un clima di fiducia rispetto a quante esprimono sfiducia circa il futuro): era a -21,2 a febbraio 2021, e si attestava a -62,2 a giugno 2020. I pessimisti, che erano il 67,7 per cento del totale degli intervistati a giugno 2020, a giugno 2021 non superavano il 7,6 per cento.
«È troppo presto per parlare di ripresa vera e propria – commenta Daniele Castagnaviz, presidente di Confcooperative Fvg – ma si vedono i primi timidi segnali di un miglioramento. Le attività economiche, tuttavia, rischierebbero in diversi casi di non reggere nuovi eventuali provvedimenti di confinamento».
«La nostra indagine congiunturale indica che, per i prossimi mesi, è atteso uno scenario prudente di recupero degli ordini e della domanda. Il 27,5 per cento dei cooperatori, infatti, si attende una risalita della domanda – aggiunge Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg –. È chiaro, però, che permane un elevato rischio di peggioramento dello scenario qualora la quarta ondata Covid diventasse incontrollabile e la campagna vaccinale non venisse portata a conclusione in tempi brevi. Da parte nostra, confermiamo il sostegno del movimento cooperativo agli sforzi di Governo e Regione affinché la campagna vaccinale proceda efficacemente: rinnoviamo l’appello a tutti e tutte affinché si vaccinino quanto prima. L’unico modo per non chiudere più è raggiungere presto l’immunità di gregge».