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COPROGRAMMARE E NON COMPETERE AL MASSIMO RIBASSO: QUESTA LA LINEA DI FEDERSOLIDARIETÀ BELLUNO E TREVISO NELL’AFFRONTARE IL FUTURO DEI SERVIZI ALLA PERSONA

DiRedazione

Ott 19, 2024

L’assemblea di metà mandato dell’associazione guidata da Luca Sartorato si confronta sui temi caldi dell’attualità, primo fra tutti il nodo dal reperimento e della formazione di profili professionali adeguati all’assistenza, in un Nordest che invecchia.

Ospite il presidente nazionale di Federsolidarietà Stefano Granata, che ha puntato l’attenzione sulla crisi del welfare state e sulla necessità, per la cooperazione, di uscire delle logiche degli appalti pubblici per entrare in una dinamica di coprogrammazione pubblico-privata che valorizzi la specificità dell’imprenditoria cooperativa.

Il rapporto con la pubblica amministrazione accende il dibattito all’Assemblea di metà mandato di Federsolidarietà Belluno e Treviso, che si è tenuta oggi, 18 ottobre, all’Auditorium Sant’Artemio di Treviso.

Luca Sartorato

A due anni e mezzo dalla nomina del presidente Luca Sartorato, i delegati delle quasi settanta cooperative bellunesi e trevigiane aderenti a Confcooperative, in rappresentanza di un comparto (67 cooperative sociali*, di cui 11 a Belluno e 56 a Treviso) che sfiora i 250 milioni di fatturato e dà lavoro al oltre 16 mila persone, hanno fatto il punto sugli obiettivi raggiunti e hanno condiviso le linee guida del prossimo biennio.

Se facciamo il bilancio degli obiettivi raggiunti – dichiara il presidente di Federsolidarietà Belluno e Treviso Luca Sartorato –devo sottolineare con piacere che abbiamo ottenuto un livello di partecipazione allargata e diffusa senza precedenti: abbiamo finalmente saputo mettere al centro del nostro lavoro i territori e abbiamo dato il via ad alcune interessanti esperienze di reti cooperative, che stanno sviluppando progettualità condivise e innovative”.

Nell’operatività delle cooperative sociali resta, però, primario il rapporto con la pubblica amministrazione e con il servizio sanitario, come sottolinea Sartorato: “Le nostre imprese si mettono a disposizione del servizio pubblico: il nostro ruolo è affiancare e non competere, ma abbiamo la necessità, sempre più pressante, di reperire le figure professionaliadeguate, anche all’estero,e più ancora di formarle nel modo più appropriato alle esigenze del territorio e per farlo servono finanziamenti e investimenti di portata straordinaria.”

Romano Astolfo e Stefano Granata

Ha puntato l’attenzione sulla crisi del welfare state anche Stefano Granata, presidente di Confcooperative Federsolidarietà e ospite della mattina trevigiana, che ha insistito su come “La cooperazione sociale quando si limita a operare come semplice esecutore delle amministrazioni pubbliche, seguendo la logica dei bandi e delle gare d’appalto, rischia di perdere la propria originalità e capacità innovativa. È essenziale superare questo schema e utilizzare in modo più strategico e proattivo gli strumenti disponibili, tra cui la coprogrammazione: una modalità che consente una collaborazione reale nella definizione delle risposte ai bisogni del territorio. Tuttavia, per essere efficaci, le cooperative devono dimostrare capacità di cofinanziamento e investire risorse, non solo umane ma anche economiche, per costruire soluzioni concrete.”

 Informazioni: www.bellunotreviso.confcooperative.it

*Le tipologie sono: cooperative di tipo A – servizi sociosanitari, ricreativi, educativi e ludico culturali (33 in tutto), di tipo B – inserimento lavorativo di persone svantaggiate (17) e plurime (14); ci sono infine tre consorzi.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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